In Italia è in pieno svolgimento un’offensiva mediatica di propaganda anti Ucraina, assistiamo infatti in questi giorni a diversi articoli e reportage che escono quasi in contemporanea con il minimo comun denominatore di attaccare l’Ucraina ed il suo Governo.

Oggi è il momento del “Fattone Quotidiano” che propone un articolo di Fabio Marcelli pieno di inesattezze ed intriso di odio. Il tutto parte dalla proposta di Tosi (Sindaco di Verona) di voler concedere la cittadinanza onoraria al Presidente Ucraino Petro Poroshenko in segno di gratitudine per il lavoro svolto dalle forze di sicurezza ucraine durante la delicata operazione che di recupero delle opere artistiche trafugate a Verona alcuni mesi fa.

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Inizia con questa frase “Non si può certo dire che l’attuale presidente ucraino Petro Poroshenko sia un campione della pace, della libertà, della democrazia o dei diritti umani.

Preoccupante la scarsa conoscenza del Paese di cui scrive questo giornalista, dovrebbe infatti sapere che da quando vi è il Presidente Poroshenko è stato tutto un fiorire di iniziative volte alla pluralità dell’informazione e di maggiore attenzione alle tematiche dei diritti umani.

Forse a Fabio Marcelli è persino sfuggito che quest’anno per la prima volta si è tenuto a Kiev senza alcun incidente il Gay Pride, manifestazione che invece porta all’arresto immediato nel paese che lui supporta e propone come modello di libertà (Russia)

Prosegue poi con “Al contrario. Venuto al potere spodestando il precedente presidente Janukovich, Poroshenko, al pari del suo predecessore, fa parte del ceto di oligarchi arricchiti che è prosperato su tutto il territorio delle ex Repubbliche sovietiche nel corso degli ultimi 25 anni grazie allo sfruttamento di enormi risorse minerarie, agricole e naturali a beneficio di questa nuova casta.

Anche qui purtroppo dimostra tutta la sua “ignoranza” in quanto l’ex Presidente Yanukovich non è stato spodestato da Poroshenko, Yanukovich è scappato in esilio con un elicottero dopo aver ordinato di sparare sulla folla che protestava causando più di cento morti (per Fabio Marcelli questo Presidente era un paladino dei diritti umani). Yanukovich prima di scappare ha distrutto montagne di documenti che deteneva nella sua residenza (da povero proletario). Poroshenko è stato eletto con libere elezioni ed ha preso una larga maggioranza popolare. In Italia si dovrebbero ancora ricordare le lunghe fila fuori dai Consolati di Roma e Milano di migliaia di persone in coda per votare il loro Presidente. Poroshenko non opera nel business delle risorse minerarie ma nell’industria dolciaria (è come accusare la Ferrero per i danni dell’ILVA di Taranto)

Prosegue “Però la sua ascesa al potere ha determinato un netto peggioramento della situazione dell’intera area. In primo luogo per le modalità, e cioè la pressione violenta esercitata da settori legati a formazioni apertamente neonaziste e che rivendicano piena continuità con un movimento come quello del leader nazionalista ucraino Stepan Bandera

Non sapendo cosa scrivere riprende uno dei temi cari alla propaganda russa (ma abbandonati da tempo anche dal Cremlino perchè troppo risibili) dei neonazisti. Purtroppo non fa menzione dei mercenari italiani legati all’estrema destra che combattono proprio nelle formazioni aventi lo stesso simbolo che lui pubblica sul Fatto quotidiano. Inutili riscrivere qui le motivazioni e la storia di Stepan Bandera, argomenti trattati più volte ed ampiamente spiegati.

i suoi alleati nazifascisti all’interno del Parlamento ucraino

L’ignoranza è una brutta bestia, specie se si persevera, nel Parlamento Ucraino i movimenti Nazionalisti di Svoboda e Pravi Sektor (che non sono neo nazisti) sono fuori dalla coalizione all’opposizione del Presidente.

Il Partito comunista d’Ucraina, il principale partito d’opposizione nel Paese prima del “cambio di regime”, si è trovato sotto una crescente pressione: i suoi uffici sono stati assaliti, le sue manifestazioni proibite, i suoi membri picchiati e intimiditi.”

E qui veniamo esattamente dove vuole andare a parare, gli hanno toccato probabilmente il suo primo (e forse unico) amore, il COMUNISMO. Purtroppo dovrebbe sapere Fabio Marcelli che il Comunismo ha regalato all’Ucraina otto milioni di morti per fame a causa di una scelta di Stalin e che quindi a queste latitudini non è una ideologia che faccia particolarmente simpatia (a differenza dei salotti radical chic dove generalmente si discute del sesso degli angeli) e pertanto è stata bannata al pari dell’ideologia nazista.

Il governo Poroshenko ha svolto un ruolo estremamente negativo anche dal punto di vista della pace. Con i suoi continui appelli guerrafondai alla Nato rappresenta un elemento di destabilizzazione e di crisi continua nei rapporti con la Russia. La sua ispirazione apertamente reazionaria e la presenza fra le sue file di formazioni apertamente fasciste hanno portato alla secessione della Crimea e alla crisi nel Donbass, dove la maggioranza della popolazione non intende certamente sottomettersi ai fascisti.

Qui il delirio è completo ! Si accusa Poroshenko di essere la causa della secessione della Crimea… Ma Poroshenko NON ERA ANCORA IL PRESIDENTE !!!!!!!!!! Si rasenta il ridicolo con il chiodo fisso dei fascisti.

Infine con il piglio tipico dei “progressisti comunisti” quasi ordina al Presidente della Repubblica “Sergio Mattarella, affinché intervenga per porre nel nulla questa improvvida iniziativa. Speriamo che Mattarella si ricordi di essere il Presidente di una Repubblica nata dalla Resistenza antifascista e faccia il suo dovere.

Fatti emergere i punti di un articolo messo insieme con un pò di copia e incolla, un pizzico di anti atlantismo ed una mestolata di anti fascismo a caso abbiamo provato a cercare altri pezzi scritti da Fabio Marcelli per comprendere se sia stato un solo articolo riuscito male o se c’era di più.

Sorpresa !!

Fabio Marcelli è uno dei firmatari di CONTROPIANO (organo di disinformazione russa di cui fa parte anche il noto Giulietto Chiesa)

Fabio Marcelli scrive per un sito anti americano che si chiama Bye Bye Uncle Sam

Fabio Marcelli scrive anche per un’altro sito che supporta tutta una serie di regimi dittatoriali che hanno come unico collante di essere anti americani, da Chavez ad Assad

Insomma, è solo un’altro pezzo di propaganda (ma veramente di scarsa qualità) ospitato dal Fatto Quotidiano.