The Guardian ha pubblicato un articolo intitolato “Perché l’Ucraina ha bisogno della Russia più che mai”, l’autore del quale è Nilolay Petro.

Скриншот сайта RT

Screenshot RT

Russia Today lo chiama il “professore ucraino” anche se non lo è mai stato, e nell’articolo stesso The Guardian lo chiama specialista sulla Russia e l’Ucraina.

petro2

Screenshot The Guardian

 

Ma non è l’unico fake nell’articolo del The Guardian, così come nella sua traduzione su Russia Today.

Il medesimo accademico Petro è il partecipante dell’annuale forum di Putin a Valday e l’onorevole accademico dell’Università nazionale di Novgorod in Russia.

petro3

Il suo articolo è composto di link dei siti già noti per i lettori di StopFake per i loro fake, per esempio Ukraina.ru, Russia Insider, Taymer, e anche il sito della forza politica di Victor Medvedchuk Vybor.ua.

Cominciamo dal fake sulla svalutazione della grivna. Petro comunica che è stata svalutata del 350%, il che non è proprio possibile: il calo massimo può essere del 100%. Dopo The Guardian lo modificherà, ma il fatto stesso che “l’accademico” usa tale cifra provoca dubbi sull’adeguatezza delle sue nozioni da esperto.

Poi ci sono i fake già evidenziati in passato da StopFake: la bancarotta della societaà Antonov e la perdità del 80% dell’incasso di tutto il complesso militare-industriale.

.

petro4

Inoltre Nikolay Petro scrive che gli ucraini che lavorano in Russia, nel 2014 hanno mandato nel loro paese 9 miliardi di dollari, il che è pura menzogna. Secondo la statistica nel 2014 dalla Russia hanno mandato soltanto 2 miliardi, il che è quasi due volte di meno della somma nominata.

petro5

Screenshot Focus.ua

 

Elencando i dati fake sulle compagnie accreditate per l’esportazione in UE l’autore indica soltanto le compagnie dell’esportazione dei prodotti d’origine animale, di questo parla anche il link che Petro ha fatto, ma non specifica quali compagnie sono e non si capisce perché non ha messo questo dato.

Poi viene il fake sull’accordo di credito dell’anno scorso, secondo il quale l’Ucraina è obbligata a dare la metà dalla crescita di PIL se raggiunge il 4%. In realtà se la crescita sarà meno del 3% di PIL non è previsto nessun versamento per i creditori, con la crescita di PIL dal 3% al 4% i creditori riceveranno il 15% del costo dalla percentuale di PIL, con la crescità oltre al 4% è previsto il 40% del costo di ogni punto percentuale di tale crescita, ma dal 2021 al 2025 questo versamento non può superare l’1% del PIL.

L’articolo fatto di fake è stato inoltre pubblicato dalle fonti Perviy kanal, Pravda.ru e altri.

petro7

Screenshot Первый канал

petro8

Screenshot Правда.ру