Il sondaggio nazionale a proposito di “La consapevolezza e l’atteggiamento verso i problemi della disinformazione e propaganda nei media”,  avviato dal progetto StopFake, ha rilevato che il 58% degli ucraini riconosce una minaccia nella propaganda russa e nella sua disinformazione. La  ricerca,condotta dall’Istituto Internazionale della Sociologia di Kyiv, ha raccolto le opinioni di 110 intervistati,   appartenenti a diverse zone geografiche e  di due focus group nella regione di Donetsk. I risultati sono stati riportati da Daria Orlova, Vice Direttore per la ricerca della Scuola di Giornalismo dell’Università di Petro Mohyla, nel corso di una conferenza stampa presso l’UCMC.

Determinismo geografico

L’indagine ha rivelato differenze regionali significative  nell’atteggiamento verso la propaganda russa. Il 42% degli intervistati delle regioni meridionali e il 46% delle regioni orientali  dell’Ucraina ritengono che la minaccia non esista. Nonostante ciò che nel panorama nazionale solo un terzo degli intervistati non riconosce la minaccia.

Il 42%  degli  intervistati delle regioni meridionali e il 46% delle regioni orientali dell’Ucraina ritengono che la minaccia non esista. Nonostante ciò che nel panorama  nazionale solo un terzo degli intervistati non riconosce la minaccia.

Le fonti propagandistiche

Tra le più importanti fonti di propaganda, il 45% è costituito da  canali televisivi russi, il 34,5%  da media online e più del 20% da  social network. La fase successiva di questa ricerca sarà  l’analisi di più di 1.000 notizie fake, già  presenti sul sito StopFake, allo scopo di creare un database di raccolta per le organizzazioni di media, coinvolti anch’essi nella sua creazione. In pratica la raccolta consisterà in una lista didi media russi inaffidabili.

False presunzioni

In totale, un terzo  degli intervistati sente il bisogno di migliorare  la propria conoscenza mediatica. La maggioranza degli intervistati si considera in grado di distinguere informazioni veritiere da quelle false. Si parla di false presunzioni a maggior ragione se si tiene in considerazione che, nelle regioni orientali e meridionali,  obiettivo ordinario della propaganda russa, la percentuale di questi “esperti” è superiore che in altre regioni.

Chi sono i giudici?

I responsabili del progetto StopFake sono rimasti sorpresi da un risultato in particolare: il 33,8% degli intervistati indica che il problema esiste anche per i  media ucraini. Questo è un segnale abbastanza allarmante, poichè a causa di ovvi motivi, parlare della somiglianza della propaganda ucraina a quella russa  risulta abbastanza esilarante alle nostre orecchie. Gli autori della ricerca semplicemente suggeriscono che, gli intervistati potrebbero avere questa impressione a causa della mancata conoscenza dei media ucraini.

Notizie dal fronte

L’esame dei focus group nella regione di Donetsk ha mostrato un alto livello di confusione e sfiducia verso i mass media. è stato constatato che, gli intervistati sono molto diffidenti nei confronti di tutte le informazioni, sulla base di ipotesi comuni “il 50% crede che le informazioni siano veritiere l’altro 50% che siano delle menzogne.” Tuttavia, gli intervistati indicano che la propaganda russa è molto più categorica e mirata.

Quali sono le prospettive?

StopFake ha aperto a Kramatorsk la redazione di un giornale “Il tuo diritto di sapere”, progettato per aumentare l’alfabetizzazione mediatica e dare ad abitanti della regione orientale l’accesso a fonti affidabili di informazioni. Inoltre, il servizio StopFake sarà esteso anche alla Polonia, con la partecipazione di un sindacato polacco di giornalisti.