A seguito del risultato del referendum del 4 dicembre è caduto il Governo Renzi sostituito dal nuovo esecutivo a leadership Partito Democratico nella figura di Paolo Gentiloni.

Ad occhi distratti e a tutte le persone che pensano che il mondo finisca al valico del Brennero o a Ventimiglia, questa potrebbe apparire come l’ennesima legislatura italiana conclusasi prima del previsto. In realtà il 2016 è stato un anno rivoluzionario per la geopolitica, cioè la politica che si muove oltre il Brennero.

Come ampiamente spiegato in anni non sospetti, le attuali dinamiche politiche devono essere lette con la lente di ingrandimento che ci fornisce la dottrina Gerasimov, ovvero ciò che il Capo di Stato Maggiore russo aveva illustrato nel 2013 su come la Russia avesse dovuto influenzare la politica di stati esteri con un’azione invasiva che si doveva muovere su più livelli, azione che doveva essere supportata da una eccezionale struttura propagandistica.

Nel 2016 abbiamo assistito in Europa alla crescita esponenziale dei partiti xenofobi di destra, crescita agevolata da un massiccio afflusso di profughi provenienti dalla Siria, afflusso ingigantitosi grazie ai continui bombardamenti a cui la Russia ha sottoposto la popolazione civile delle maggiori città siriane. E’ notizia di ieri che l’ISIS ha rioccupato la città di Palmira, quella città in cui alcuni mesi fa la Russia organizzò un concerto per celebrare la “vittoria sull’ISIS”, città persa nel volgere di poche ore dove poche centinaia di beduini invasati e male armati hanno sbaragliato la gioiosa macchina da guerra russa che ha lasciato sul campo tank e mezzi blindati in una rovinosa e frettolosa fuga. E’ chiaro a tutti che i caccia russi non avevano come obiettivo la guerra all’ISIS ma provocare una crisi umanitaria di dimensioni bibliche che fornisse la benzina ai motori dei partiti come Jobbik,Ataka,AFP,Alba dorata,Lega Nord,Front Nationale etc.

Nel 2016 si è svolto un referendum in Olanda vinto dall’estrema destra che ricalcava i desideri della Russia, proprio quella Russia che nel frattempo era stata giudicata da un Tribunale internazionale colpevole dell’abbattimento del volo MH17 dove erano morti più di 150 cittadini olandesi.

Nel 2016 abbiamo assistito alla Brexit che come da stesse dichiarazioni di Farage il risultato è stato ottenuto anche grazie all’aiuto della Russia. Proprio in questi giorni i servizi di sicurezza di sua Maestà hanno pubblicamente denunciato pesanti interferenze russe nella politica interna britannica.

Nel 2016 Trump ha vinto le elezioni negli USA, sta formando un team diretta espressione di uomini legati al Cremlino  , la CIA ha denunciato che nelle elezioni presidenziali vi è stata una forte ingerenza russa sul risultato finale.

Nel 2016 in Moldavia e Bulgaria hanno vinto uomini legati al Cremlino.

Nel 2016 il candidato russo Hofer è stato sconfitto alle presidenziali in Austria ma questo rappresenta l’unico neo nella campagna di politica estera russa.

Nei prossimi mesi si terranno le presidenziali in Francia dove Marine Le Pen non ha certo fatto mistero di essere finanziata dalla Russia, mentre in Germania i servizi di sicurezza lanciano l’allarme in previsione delle elezioni parlamentari tedesche in quanto hacker e propaganda russa stanno alacremente lavorando per far perdere la Cancelliera Merkel a favore di una coalizione pro russa.

Ora in questo quadro internazionale non c’è da stupirsi che anche in Italia si sia formata una coalizione che risponde direttamente al Cremlino, quella coalizione che possiamo tranquillamente chiamare il PUTINELLUM.

Gli elementi sono sotto gli occhi di tutti, le frequenti visite di Matteo Salvini a Mosca seguite dalla delegazione del Movimento 5 stelle. Fratelli d’Italia fa un gioco più silenzioso ma altrettanto efficace. Maurizio Marrone, semisconosciuto consigliere comunale di Torino, da mesi tesse i rapporti con la cosiddetta Repubblica di Donetsk e rumors lo danno come il terminale italiano per aprire una sede Consolare in Italia.

Le “associazioni culturali” aperte in Italia e controllate da Mosca sono impegnate da mesi in campagna elettorale, giornali importanti come La Stampa pubblicano articoli (probabilmente dietro corrispettivo economico sotto forma di pubblicità) forniti da organi istituzionali russi, e dulcis in fundo nella giornata odierna ascoltando la dichiarazione di Brunetta in merito alle consultazione per il nuovo Governo Italiano sentiamo che uno dei problemi che dovrebbe affrontare il nuovo esecutivo è la rimozione delle sanzioni alla Russia, come se in questo momento di caos istituzionale e con le banche che rischiano il fallimento, questo dovrebbe essere uno dei principali temi in agenda.

Ci è stato raccontato per anni che l’Unione Europea ci aveva scippato la sovranità nazionale e probabilmente per alcuni aspetti questo era anche vero, ma ora siamo di fronte a qualcosa di ben più grave e cioè uno Stato estero che cerca di instaurare un Governo radiocomandato dalla Piazza Rossa, una modalità di conquista territoriale senza la necessità di sparare un solo colpo di cannone.

Chiunque abbia a cuore la democrazia in Italia ha l’obbligo morale di contrastare tale disegno, non è possibile pensare che quando parla Salvini o Di Battista siano discorsi scritti in qualche stanza della Duma. Da oggi non c’è più chi vota centro sinistra o centro destra, da oggi c’è per chi vota per l’Italia e chi per la Russia. Bisogna mettere da parte le convinzioni politiche che ognuno di noi ha avuto in passato e far capire alle persone comuni che si tratta di un nuovo risorgimento per l’Italia, una guerra politica da vincere contro l’occupante straniero.

Oggi come 100 anni fa necessita risvegliare l’orgoglio nazionale e se necessario far riecheggiare le note del “Piave Mormorava”… Non passa lo straniero !!

Mauro Voerzio