Si è svolta in questi giorni la  visita di una delegazione di politici italiani appartenenti alla Lega Nord nella penisola della Crimea ed alcuni imprenditori. La delegazione è formata da sedici persone e da fonti attendibili se ne conosce il nome di dodici di essa :

  1. Marina Buffoni (Fratelli d’Italia).
    2. Roberto Ciambetti (Liga Veneta–Lega Nord).
    3. Stefano Valdegamberi (Lista Zaia/Liga Veneta–Lega Nord).
    4. Luciano Soldà.
    5. Manuel Vescovi (Lega Nord).
    6. Alessandro Piana (Lega Nord Liguria).
    7. Jari Colla (Lega Lombarda-Lega Nord).
    8. Stefano Bargi (Lega Nord Emilia e Romagna).
    9. Gian Angelo Bellati.
    10. Luciano Sandonà (Lista Zaia/Liga Veneta–Lega Nord).
    11. Tancredi Turco (Alternativa Libera).
    12. Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria).

L’ideatore della visita è il controverso personaggio Alexey Komov “Ambasciatore del Congresso Mondiale delle Famiglie nell’ambito delle Nazioni Unite” (titolo non riconosciuto) che era presente sul palco del Lingotto a Torino quando Salvini divento segretario della Lega Nord. Komov appartiene al partito di Putin ed è noto per le sue posizioni fortemente omofobiche. Questo incontro tra la Russia e la Lega nasce ben prima di Maidan e delle successive sanzioni. E’ quindi chiaro che questa alleanza strategica non ha nulla a che fare con la successiva guerra e le sanzioni imposte dalla UE, si tratta invece di un progetto che nasce anni prima e che pone le basi per una destabilizzazione in Italia usando “gli utili idioti” del secessionismo italiano.

Politicamente questa visita serve solo alla propaganda russa da dare in pasto alla propria popolazione la sensazione che la Crimea viene riconosciuta a livello internazionale come parte della Russia, nascondendo alla popolazione che i politici italiani intervenuti forse non potrebbero neanche incidere su una delibera di un piccolo consiglio comunale e che quindi il loro peso politico è pari a zero.

Valdegamberi

Aldilà dei giudizi di merito delle posizioni politiche vi è un fatto ben più grave che interessa la sfera giudiziaria. Infatti come riportato dal virgolettato dell’intervista effettuata dall’agenzia di stampa russa TASS , i partecipanti sono ben consci “di violare le leggi” ed anzi ne sono tronfi. Valdegamberi che sembra essere il capofila di questa delegazione ha rilasciato anche un’intervista a Russia Today dove fieramente sfida le Procure italiane.  Valdegamberi è lo stesso che ha più volte dichiarato che il femminicidio in Italia è un falso problema e che infatti, secondo lui, sono più le donne che uccidono uomini  e che in merito alla protesta da parte del Consolato ucraino in Italia ha risposto “un Paese straniero, che tra l’altro limita le libertà politiche al proprio interno, si permetta di interferire nelle iniziative politiche e personali dei consiglieri regionali di uno Stato terzo” senza specificare quali sarebbero le libertà limitate in Ucraina e facendo spallucce sulle reali persecuzioni che la minoranza Tatara viene sottoposta in Crimea da parte dei servizi di sicurezza russi.

Lega Nord in Crimea

Abbiamo così chiesto al Consiglio Europeo come intendano muoversi di fronte a questa palese infrazione delle leggi internazionali e come risposta abbiamo ottenuto la seguente :

“Egregio StopFake,

La ringraziamo per il suo messaggio al Segretariato generale del Consiglio dell’UE.

Le persone ed entità oggetto di misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina sono soggette a restrizioni in materia di ammissione nell’UE  e al congelamento dei beni. Maggiori informazioni sulle misure restrittive dell’UE sono disponibili all’indirizzo:

http://www.consilium.europa.eu/it/policies/sanctions/

L’attuazione e l’applicazione delle sanzioni sono  di competenza delle autorità nazionali / Stati membri. L’azione penale spetta pertanto ai governi nazionali, se la ritengono necessaria.

Distinti saluti,”

Ora appare chiaro di chi è la competenza dell’azione giudiziaria, spetta alle Procure Italiane verificare e perseguire eventuali fatti reato rinvenuti dalla condotta delle persone di cui sopra. Normalmente le Procure per poter procedere devono venire a conoscenza del fatto reato per istituire un fascicolo e quindi se non bastasse l’ampia pubblicità data a questo evento, si provvederà ad inviare agli organi competenti tale materiale.

Tale materiale sarà inviato anche alle autorità ucraine in quanto secondo le leggi internazionali la delegazione ha effettuato un ingresso illegale in territorio ucraino. Per la compiuta identificazione dei personaggi coinvolti nella visita le Procure dovranno solo richiedere i dati all’Ambasciata Italiana a Mosca in quanto per entrare in Russia bisogna ricevere il visto dalle autorità russe.

L’immagine data da questi personaggi dell’Italia all’estero è che nel nostro Paese le leggi si possono infrangere pubblicamente sicuri dell’impunità, un punto in comune con la Federazione Russa che loro supportano dove la casta delle lobby e degli oligarchi non deve temere il potere giudiziario. Lo stesso Valdegamberi aveva più volte attaccato la Procura di Venezia per aver istituito l’azione giudiziaria contro i “cosidetti serenissimi” che anni fa con un rudimentale Tank effettuarono una dimostrazione separatista in piazza San Marco.

La cultura è la medesima e forse anche il progetto politico che sta sotto a questa strana alleanza tra Lega Nord e Russia, nata tre anni fa, punta proprio a creare in Italia uno zoccolo duro eversivo sul modello Donbas per arrivare ad una separazione violenta delle regioni del nord dal resto dell’Italia. A conferma di questo la maggior parte dei mercenari italiani che combattono a fianco delle truppe russe in Donbas provengono dal bacino politico della Lega Nord, come già riportato alcuni mesi fa da StopFake e come confermato da un recente reportage di Valentina Petrini andato in onda su RAI 2 all’interno della trasmissione Nemo.

Come si può vedere, materiale per le Procure c’è ne è veramente tanto, serve solo la volontà di andare a fondo di queste oscure vicende.