Quando ieri è apparso la news di Russia Today in molti hanno pensato alla solita bufala proposta dal Cremlino ad uso e consumo degli occidentali.

La notizia riportava :

Il primo ministro italiano Renzi ha detto che è d’accordo pienamente con l’approccio “saggio” di Putin sulla Siria

Il primo ministro italiano Matteo Renzi ha dichiarato che è d’accordo pienamente con l’approccio “saggio” del presidente russo Vladimir Putin sul conflitto in Siria.

Sono pienamente d’accordo con l’approccio “saggio” (di Putin -RT) per la questione siriana. Siamo molto interessati che Russia sia un partner strategico a risolvere una serie di conflitti molto importanti che riguardano il futuro del nostro pianeta “- ha detto Renzi nel corso della riunione del PMEF 2016.

RT Matteo renzi

Tali dichiarazioni ci sembravano oltremodo dissonanti con la linea politica del Governo italiano che in passato ha sempre dichiarato che il diritto internazionale viene prima del business. Così abbiamo inviato all’ufficio stampa della presidenza del Consiglio una richiesta di chiarimenti per ottenere una rettifica o una smentita, ma dopo 24 ore non è giunto nulla e quindi per il silenzio assenso dobbiamo prendere per buono quanto riportato da Russia Today.

Gli italiani debbono quindi registrare che il Governo Italiano per mano di Matteo Renzi si schiera sempre di più dalla parte di Stati dittatoriali che reprimono le libertà individuali e non riconoscono i diritti umani fondamentali.

E’ successo in Egitto dove guarda caso Renzi guidava la stessa missione imprenditoriale dei “capitani coraggiosi” dell’industria italiana, il caso Regeni è stato affrontato su due linee parallele, quella dei media dove si è giocata la parte dei duri e quella più pratica dove alla fine non si è fatto nulla e piano piano si sono siglati quei contratti che non era stato possibile firmare qualche settimana fa a causa dell’onda emotiva suscitata dalla morte di Giulio Regeni.

E’ successo ieri quando Renzi ha pubblicamente riconosciuto il “ruolo saggio” di Putin ed Assad nella conduzione della guerra civile che ha provocato circa 300.000 morti. Per Renzi è saggio bombardare gli ospedali di Aleppo e Idlib, massacrare e torturare gli oppositori di Assad.

Renzi ha anche ribadito che le sanzioni alla Russia non possono essere automatiche e che devono essere ridiscusse alla luce dei progressi fatti in questi mesi.

In questa ultima dichiarazione c’e’ tutto il doppio giochismo italiano, infatti Renzi sa benissimo che le motivazioni che hanno portato l’UE a sanzionare la Russia non si sono indebolite ma anzi si sono rafforzate. La Russia non ha restituito i territori occupati della Crimea, non ha ritirato il suo contingente militare dal Donbass ma anzi lo sta in queste settimane rafforzando ed il numero crescente di morti tra civili ed esercito ucraino lo sta a dimostrare. Quindi di cosa stiamo parlando ?

Ma per capire le mosse del Governo Italiano bisogna tornare indietro di un paio di giorni, chiunque può ascoltare le parole di Descalzi a Sanpietroburgo. Descalzi uomo ENI è una specie di plenipotenziario della politica estera italiana, colui che decide dove andare e cosa fare. Peccato che alla base delle decisioni dell’ENI ci siano solo i profitti dell’azienda e le questioni umanitarie siano solo un fastidioso retroscena da mettere sotto il tappeto come si fa con la polvere.

Il paggetto fiorentino è una specie di portavoce, una foglia di fico che deve dare una parvenza umana alle bombe a grappolo lanciate dall’aviazione russa sui civili siriani definendole “sagge” mentre altri si preoccupano di firmare accordi in stanze dove il valore della vita umana è meno di zero. Al forum era seduto vicino a Nazarbayev proprio quello del caso Shalabayeva (qualcuno se lo ricorda ?) diventato di colpo un luminare paladino dei diritti umani. La politica dei nostri leader si basa unicamente sul fatto che la gente comune presa come è da mille problemi, ha la memoria corta e che quindi ci si può permettere di dire tutto ed il contrario di tutto senza dover mai pagare scotto.

Sono lontani gli anni in cui in Italia vi era una classe politica degna di questo nome, lontani gli anni in cui Craxi faceva schierare i Carabinieri intorno a Sigonella, lontani gli anni in cui uomini esperti come Spadolini ed Andreotti guidavano il dicastero degli esteri.

Questa nuova classe politica è vorace, sa che durerà il tempo di una cometa ed in tale poco tempo deve arraffare il più possibile, non esistono più leader che rimangono sulla scena politica per decenni, oggi è un mordi e fuggi generale.

Si tratta di un problema abbastanza generalizzato in tutta Europa ma che si evidenzia particolarmente in Italia. Una politica miope che ci isolerà dal resto degli altri paesi europei proprio quando il problema migranti e terrorismo ci vede più esposti. A quel punto non servirà più gridare al lupo al lupo, ma come sempre gli autori di questo disastro non ci saranno più, sostituiti da altri profeti in Patria che scrollando le spalle diranno che è stata tutta colpa dei loro predecessori.

Qualcuno in Italia dice che esiste ancora la Democrazia e che le cose si cambiano con il voto. Bene domenica c’è una importante tornata elettorale che a questo punto potrebbe diventare un segnale importante per il “fiorentino”. Forse una sconfitta nelle città più importanti dei suoi candidati ne accellererebbe la sua uscita di scena. Dopo la giornata di ieri ci sono molte più persone che se lo augurano, prima fra tutti la folta comunità ucraina in Italia e a seguire tutti coloro che non accettano che la nazione culla del Rinascimento si metta a giocare a dadi con i valori fondamentali che fondano una società.

Mauro Voerzio