Russia: l’attacco ai campioni biologici russi

L’uscita di Vladimir Putin sulla raccolta di “campioni biologici” in Russia effettuata da persone oscure per scopi misteriosi, ha riscaldato l’animo dei russi. Si tratta di un caso che rivela una doppia distorsione e un esempio di sensibilità sociale alle teorie della cospirazione che prosperano in un ambiente informativo impoverito.

Il presidente russo ha reso le sue osservazioni durante una riunione del Consiglio presidenziale per lo sviluppo della società civile e dei diritti umani, conosciuti in Russia come “Soviet Po Pravam Cheloveka” (SPCh). Le sue esternazioni sono apparse da subito spontanee. Un membro del Consiglio, Igor Borisov, si era lamentato con il presidente che secondo sue informazioni, “alcune persone usavano sistemi di videosorveglianza e campioni biologici in Russia per raccogliere immagini e caratterizzazioni dei russi per scopi sconosciuti”. “Non è niente” – ha risposto Putin – I campioni biologici di diversi gruppi e regioni etniche sono stati anche deliberatamente e professionalmente raccolti a livello nazionale, certo che dobbiamo stare attenti, considerato che si tratta di una nazione terza!”.

La domanda che diventa spontanea è: “perché un paese terzo dovrebbe raccogliere i campioni biologici e controllare in casa i russi?”.
La storia ha preso suoni ancora più drammatici quando il segretario stampa del presidente ha cercato di rendere delle spiegazioni.
Secondo Dmitry Peskov, che svolgono tale opera “sono alcuni emissari dipendenti di organizzazioni non governative e di altre entità”.
I servizi segreti russi hanno “rivelato questa storia segreta al presidente”, ha affermato Peskov.

Alluccinante! Non c’è bisogno dei servizi segreti per sapere questo. La nozione “campioni biologici” è ampia, tra cui, ad esempio, i test del sangue, che sono stati fatti in Russia per circa 150 anni ed eseguiti da russi e da strutture straniere. Ovviamente, Putin aveva in mente i campioni genetici. I metodi per una rapida decifrazione delle sequenze del DNA sono stati scoperti nel 1977. Il DNA, approssimativamente nello stesso periodo, è diventato un argomento di ricerca anche in Unione Sovietica, e oggi la ricerca genetica è tranquillamente svolta in tutto il mondo. I generi e la genetica sono fenomeni globali e il DNA di tutti gli esseri umani è identico per il 99%.

Esistono due principali aree di ricerca. La genetica medica, in cui vengono studiati i campioni individuali di persone malate e sane per determinare in particolare le predisposizioni a determinate malattie, e la genetica di popolazione, che studia i campioni di diversi gruppi etnici per ricostruire la storia dei popoli [sic], annota il biologo Mikhail Gelfand. Gli obiettivi di ricerca possono sovrapporsi. A quanto pare, Putin aveva in mente la genetica della popolazione, ma dati simili sono stati a lungo raccolti in Russia, sia per la ricerca genetica medica, che per la ricerca genetica delle popolazioni. Questo lavoro è stato fatto da aziende farmaceutiche (come parte di studi clinici), centri medici (come parte di consulenza genetica) e ricercatori (come parte della ricerca di geni che innescano malattie).

La Russia è stata attivamente coinvolta in progetti internazionali per il genoma. Nel 2015 sono stati pubblicati i risultati di uno studio pluriennale del pool genetico dei popoli slavi e baltici. Lo studio è stato fatto da genetisti russi e internazionali e una questione che hanno esplorato è stata “chi erano gli slavi”. Nello stesso anno è stato lanciato il progetto russo “Genome”, sostenuto da Putin. Il suo scopo era quello di creare un database open-access che contiene informazioni genetiche anonime su circa 3.000 uomini e donne, di popoli indigeni delle varie regioni russe. Il progetto è stato coordinato da un americano, Stephen O’Brien. Non ci sono state segnalazioni che il servizio segreto avesse avuto delle complicazioni legate al progetto.

Forse è un conflitto commerciale. Valery Ilyinsky, direttore della società Genotek, ha dichiarato a RIA Novosti, che due centri di ricerca a Mosca e San Pietroburgo hanno raccolto campioni biologici di diversi gruppi etnici russi e li hanno inviati ai colleghi negli Stati Uniti per studi di ricerca, ma questi studi si sarebbero potuti anche effettuare in Russia.
In assenza di una prefazione, come appena fornita, (mi chiedo cosa possa essere stato riferito al presidente), ciò che Putin ha affermato, ovviamente è suonato come un qualcosa di pericoloso. L’ignoranza genera sentimenti di paura e pericolo. E da lì, c’è un piccolissimo passo per passare alle teorie di cospirazione sulle armi genetiche e una futura guerra biologica che potrebbe minacciare di distruggere i russi. (Secondo Gelfand, teoricamente, potrebbe essere possibile inventare un’arma genetica indirizzata solo contro un gruppo etnico se questo vive in isolamento per mille anni, ma ciò non è applicabile ai russi).

Naturalmente, è sbagliato sostenere che i russi sono i destinatari di una guerra biologica, ha affermato il membro del Consiglio federale Franz Klintsevich, ma “Mosca deve essere preparata ad affrontare una tale evenienza”.
Non è stata la prima volta che al presidente è stato venduto un pacchetto di minacce immaginarie. Nel 2007, il direttore della FSB, Nikolai Patrushev, ha riferito a Putin che dei campioni bio sono stati inviati dalla Russia negli Stati Uniti. Essi presumibilmente sono stati utilizzati per un programma di sviluppo di un “bio-termine genetico” rivolto ai russi. Patrushev ha sostenuto che l’arma avrebbe potuto essere in grado di danneggiare la salute dei russi etnici e che puntava ad ucciderli o a renderli infertili.

Di conseguenza, il servizio doganale russo ha immediatamente vietato l’esportazione di tutti i campioni biologici, compresi i capelli, sangue e analisi cliniche, minacciando in questo modo la vita di migliaia di russi che avevano bisogno di essere abbinati a donatori di midollo osseo nelle cliniche tedesche. Il divieto, dopo enormi proteste pubbliche è stato revocato, ma la nozione è stata caparbia. “Eventus docet: stultorum iste magister est” (locuzione latina, “l’esperienza insegna, essa è la maestra degli stolti”) – Historiae di Livio.

Fonte : UA Time Bedris