Il direttore operativo del social network incontra la commissione Intelligence della Camera Usa per analizzare i meccanismi del Russiagate. E fare in modo che chi legge un post sappia da dove proviene

Il direttore operativo di Facebook, Sheryl Sandberg, ha incontrato membri della commissione Intelligence della Camera statunitense, cui ha spiegato che il social network sta lavorando duramente per assicurarsi che gli americani «capiscano cosa è propaganda» tra i post presenti sul social network. Lo hanno riferito il deputato repubblicano Mike Conaway, a capo dell’indagine della commissione Intelligence sul Russiagate, e Adam Schiff, il più alto membro democratico della stessa commissione.

Stando ai due deputati, Sandberg ha assicurato che Facebook è «determinato a prendere tutte le misure necessarie per scovare gli attori stranieri che creano false identità e sfruttano la piattaforma».
La settimana scorsa Facebook ha consegnato al Congresso tremila post a pagamento, definiti «divisivi», apparsi sul social nel periodo delle elezioni presidenziali e collegati a soggetti russi. Secondo Conaway e Schiff queste inserzioni, finora non divulgate, potranno in futuro essere rese pubbliche.

La divulgazione non dovrebbe avvenire prima dell’1 novembre, giorno in cui le commissioni Intelligence della Camera e del Senato hanno in programma di ascoltare Facebook, Twitter e Google nell’ambito delle indagini sulla possibile interferenza russa nella campagna elettorale.

Fonte : La Stampa