E’ notizia dell’ultima ora che il Procuratore Capo del Montenegro ha dichiarato che dietro il tentativo sventato di colpo di stato c’erano attivisti russi e serbi. Il piano era di irrompere nel Parlamento, uccidere il Primo Ministro ed instaurare un Governo Pro russo in Montenegro. Venti le persone sinora arrestate e molte di loro erano serbi che avevano combattuto nella cosiddetta Repubblica di Lugansk.

Tale fatto estremamente preoccupante lo si deve leggere come la seconda fase della dottrina Gerasimov.

In tale dottrina infatti Gerasimov metteva come primo punto la destabilizzazione degli Stati tramite la propaganda a cui dovevano poi fare seguito le azioni violente tramite gruppi infiltrati e “turisti” russi. Tale pericolo era già stato evidenziato dagli 007 tedeschi che avevano notato l’insolita apertura negli ultimi anni di numerose palestre di sport da combattimento gestite da personale russo che aveva militato nei reparti speciali dell’esercito russo.

Stopfake si era occupata di questo pericolo in Europa, evidenziando come la presenza di stranieri e di “Brigate internazionali” tra i cosiddetti “ribelli” altro non era che un grande campo di addestramento dove acquisire gli skills da mettere poi a frutto una volta rientrati in Patria, delle cellule dormienti che avrebbero dovuto poi agire quando fosse arrivato l’ordine da Mosca.

In Italia c’è da sperare che i servizi di sicurezza non sottovalutino il pericolo in quanto il nostro Paese è tra quelli che ha fornito uno dei maggiori contingenti a queste bande para militari.

Ma facciamo uno sforzo in più, andiamo ad analizzare questa situazione incrociandola con i dati emersi dai SurkovLeaks, ovvero le email di uno dei consiglieri di Putin hackerate dai pirati ucraini.

I SurkovLeaks hanno messo in evidenza un’organizzazione statale russa che tramite una rete capillare ha il compito di alimentare la destabilizzazione anche in Stati esteri. In particolare un Leak menziona una associazione (SDD Unione Volontari Donbas) che ha ramificazioni in Francia, Serbia ed anche Italia. Nel leak è menzionata l’Italia con “l’Associazione Speranza” associazione che dovrebbe perseguire il compito descritto da Surkov.

Associazione Speranza

Ma partiamo dal sito di SDD. Clikkando su alcuni indirizzi veniamo reindirizzati ad un sito che vende medicinali online e il sito sembra funzionare abbastanza male se non addirittura che sia in fase di pulizia dai contenuti scomodi.

Con una semplice ricerca andiamo a visualizzare dove è menzionata l’Italia

La più recente è una lettera inviata da alcuni parlamentari europei contrari alle sanzioni nei confronti della Russia. Manco a dirlo nell’elenco dei firmatari la pattuglia più numerosa è quella italiana. Vengono citati tre europarlamentari italiani Stefano Maullo , Aldo Patriciello , ed Elisabetta Gardini. Stefano Maullo è il personaggio intervistato qualche giorno fa su Sputnik ove utilizza il terremoto per fare propaganda a Putin.

Poi c’è un articolo dedicato a Mauro Murgia ,  sconosciuto ai più, si trova sulle pagine internet per aver aperto a Roma una “rappresentanza consolare fake” dell’Ossezia. Dal suo profilo Facebook emerge chiaramente la sua nostalgia per Stalin e Lenin.

In un’altro articolo si parla di un congresso tenutosi a Mosca i cui partecipanti sono erano :

Alexander Borodai – Il capo dell’Unione dei Volontari di Donbass (russo)

Andrey Andreev – capo della Camera della Federazione Russa Ministro della cultura pubblica

Slavko Nikic – Presidente dell’Unione dei veterani serbi e volontari (Serbia)

Guerriero Gishich – Vice Presidente dell’Unione dei veterani serbi e dei volontari (Republika Srpska – Bosnia-Erzegovina)

Irina Vikhoreva – Presidente della “Speranza” (Italia).

In conferenza Skype (Vittorio Rangeloni) – il capo dell’organizzazione “Gioventù del Fronte Nazionale”;

Il musicista italiano David – band “Banda Bassotti“. (Italia)

Ma concentriamoci ora sull’Associazione Speranza e notiamo che organizza eventi per la raccolta di fondi da inviare in DNR con l’escamotage umanitario ed infatti

La Presidentessa è Vikhoreva Irina, la pagina Facebook dell’associazione, mentre il loro sito web si trova all’indirizzo http://associazionesperanza.eu/ Per le donazioni usano un sito di una Associazione (AASIB) che apparentemente si occupa di bambini (guarda a caso)

Irina Vikhoreva

Dai loro profili sembrano degli irriducibili comunisti, specie guardando il profilo dei loro consociati (il gruppo musicale La Banda Bassotti) ma poi gratta gratta scopri che organizzano iniziative con i neofascisti di Forza Nuova oppure con l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia “Gioventù Nazionale” Lo stesso Rangeloni è molto attivo con il FUAN di Torino  e proprio questa città sembrerebbe essere quella scelta dalla Russia per aprire un “consolato” farlocco della DNR in Italia, operazione puramente propagandistica ma che servirebbe a creare un canale in più per far affluire finanziamenti ed agglomerare uno zoccolo duro di persone pronte a creare incidenti per le strade.

Guardando il profilo Facebook della Vikhoreva si deduce che la maggior parte dei suoi follower hanno nomi medio orientali o nord africani (probabilmente i “mi piace” comprati su internet), ma la cosa sorprendente (a meno di un errore di omonimia che dalle ricerche sarebbe da escludere) è che la nostra Irina è stata candidata alle ultime elezioni comunali di Roma con il Movimento Patria di Alfredo Iorio, una formazione di ultra destra  che va da Fiamma Tricolore a Forza Nuova. Irina Vikhoreva si presenta in lista come Irina Vikhoreva Russia e collaborava già in precedenza con Iorio.

Nel più perfetto stile Churcill, quando i “fascisti del 2000 si faranno chiamare antifascisti”

Con loro collabora Nicola Rangeloni,noto per essere lo speaker ufficiale della cosiddetta LNR, che guarda a caso è proprio la porzione di territorio che era controllata dai Serbi e dai Cetnici, quelli che poi sono stati arrestati due settimane fa per il tentato colpo di Stato in Montenegro.

Sono tutti legati al Coordinamento Solidale per il Donbas, associazione che organizza molti eventi in tutta Italia ed è legata ad Eliseo Bertolasi, conosciuto come l’uomo di collegamento tra Italia e Donetsk ed all’immancabile Giulietto Chiesa. Con l’Associazione collabora anche la Banda Bassotti che ha un profilo spiccatamente comunista.

In questo universo pertanto notiamo che l’estrema destra è saldamente operativa con l’estrema sinistra, proprio come gli Italiani che combattono in Donbas, tenuti insieme dal collante ideologico del rovesciamento del sistema democratico e dall’odio per gli Stati Uniti.

Sabato gli incidenti a Firenze che hanno visto riemergere dopo molti mesi una inusuale violenza tra i manifestanti.

Ora sapere che le frange estreme italiane sono finanziate ed organizzate da una sovrastruttura estera che ha come obiettivo il rovesciamento del sistema democratico del nostro paese e che le stesse non si combattono più (se non di facciata) ma anzi si saldano per un obiettivo comune, non dovrebbe non allarmare chi ha il dovere di vegliare sulla nostra sicurezza e sul nostro futuro.

Mauro Voerzio