Il discorso pronunciato da Nadia Savchenko nel Tribunale russo

“In questi 2 anni che sono stata imprigionata, dopo tutte le fasi, ho visto che questa gente non ha né onore ne coscienza, non c’è rispetto della legge. Se ne infischiamo delle norme internazionali, dei diritti umani. Il loro obiettivo è solo eseguire gli ordini del Cremlino, e loro lo fanno esattamente.

In questa Corte è stata dimostrata la colpa delle autorità Russe. Sono colpevoli dell’invasione sul territorio ucraino. Hanno occupato la Crimea ed hanno cominciato la guerra in Donbass.

Sono colpevoli del tentativo di stabilire la dittatura e il dominio Russo su tutto il mondo senza dichiarare guerra. Loro entrano dappertutto distruggendo la vita di popolazione. L’abbiamo già visto in Cecenia e Abkhazia, ora lo vediamo in Ucraina, Dagestan e Siria. Dappertutto la politica e gli interessi della Russia dominano la vita delle persone, in particolare la vita degli abitanti indigeni di quei terreni che corrispondono agli interessi della Russia.

Questa è la colpa delle autorità Russe. In questa Corte la mia colpa non è stata provata.

Sono un ufficiale delle Forze armate dell’Ucraina. Avevo tutti i diritti per difendere il mio territorio, facevo il mio dovere. Voi non giudicate i vostri veterani della seconda guerra mondiale, non giudicate solo i caduti per quanta gente hanno ucciso loro difendendo la loro terra. Non avete nessun diritto giudicarmi.

Non so quanto durerà ancora questo processo ma voglio dire subito se vi sarà la stessa situazione di quando i procuratori hanno chiesto tre settimane per il verdetto allora mi difenderò. Se il verdetto ci metterà più di due settimane ad arrivare, verdetto che ormai è dettato dall’alto ed è già scritto da tanto tempo, allora annuncio lo sciopero della fame e della sete da domani e la condanna me la pronuncerete post mortem senza di me.

Non ritengo necessario attendere lo scambio. Se volete risolvere questo caso in maniera politica e prendere i vostri 2 ufficiali dei servizi segreti (colpevoli) per una innocente allora questo è troppo. Dovevate scambiare Sentsov e Kolchenko per questi ufficiali russi. Io non sono l’oggetto di una contrattazione. Sono una persona innocente. La mia colpa qui non è mai stata provata e non può essere provata. Perciò nessun scambio, nessuna contrattazione e nessun allungamento del tempo processuale, non voglio più aspettare.

E la cosa più importante, rivolgo al Tribunale un appello: date per favore ai procuratori quanto loro chiedono né un giorno di più né un di meno, tutti i 23 anni, non date né un giorno di più ne uno di meno, che loro non abbiano nuove eccezioni processuali per allungare i tempi.

Avete già provato che non siete capaci per niente. Non mi avete spezzato e non mi spezzerete mai. Perciò finite tutto questo al più presto possibile.

Non aspetterò più. Non siete voi che mi avete dato la vita e non siete voi i padroni del mio destino. Non tocca a voi togliermi la vita. Se saranno più di 2 settimane non aspetterò la sentenza.”