E’ una notizia fresca e chissà come sarà accolta dai politici italiani che in questi mesi hanno elogiato il sistema russo e cercato di convincere gli italiani che nel paese di Putin tutto funziona a meraviglia e che noi europei dovremmo prendere esempio proprio da lui.

Dopo aver fatto precipitare la Russia agli ultimi posti della speciale classifica internazionale per la libertà di stampa, dopo aver emanato leggi di controllo totale su internet e su cosa pubblicano i sudditi dello Zar, dopo aver eliminato gli oppositori politici con sei colpi di Makarov e dopo aver emanato una legge per cui ogni atteggiamento omosessuale è punito con il carcere, ci arriva un’altra chicca di progresso da Mosca.

Questa volta riguarda un problema che noi italiani conosciamo abbastanza bene, le violenze domestiche. Ebbene un disegno di legge che mira a declassare la violenza domestica da reato criminale a illecito amministrativo è stato approvato in prima lettura Mercoledì alla Duma, la camera bassa del Parlamento russo.

Nella norma proposta, l’accusa di “violenza all’interno della famiglia”, attualmente un reato penale, diventerà un illecito amministrativo punito con una multa. I servizi alla comunità o una pena detentiva breve contro gli autori solo se  il fatto è commesso due o più volte in un anno. La scusa è stata quella di far passare la legge come una norma che depenalizza la “sculacciata” ai propri figli. Ovviamente come tutte le votazioni alla Duma la maggioranza è schiacciante (grande esempio di democrazia)

 

Yelena Mizulina, il politico conservatore che è anche artefice delle leggi omofobiche sulla “propaganda omosessuale” conosciuta anche per essere una fervida antiabortista, è stata la promotrice del disegno di legge. La stessa ha affermato su Twitter che il cambiamento era necessario per portare reati di violenza domestica in linea con le altre violenze. La Russia nel 2016 ha già depenalizzato l’aggressione e le violenze che non comportano danni fisici reali.

In un discorso alla Duma Mercoledì, Mizulina ha dichiarato: “Nella tradizionale cultura della famiglia in Russia, relazioni padre-figlio sono costruite sotto l’autorità del potere dei genitori”, aggiungendo: “. Le leggi devono sostenere la tradizione di famiglia”