Vladimir Putin l’11 gennaio rilascia una dichiarazione alla stampa che immediatamente viene ripresa da tutti gli organi di informazione italiani. Le dichiarazione del Presidente russo sono state:

“Noi abbiamo buoni rapporti con l’Italia e per noi questo rapporto con lo Stato italiano è importante, non avrebbe nessuno senso rovinarlo”,  “Queste sono provocazioni fatte apposta per distruggere i legami fra i nostri due paesi. Noi abbiamo buoni rapporti sia con i partiti politici che con i servizi segreti italiani, con i quali abbiamo discusso di cooperare nella sicurezza digitale”,”Io ho ad esempio ottimi rapporti personali sia con Silvio Berlusconi che con Romano Prodi, che pure si confrontano nell’agone politico”.

Più che sulle parole e le frasi di circostanza, necessita interrogarsi sul perché Putin abbia sentito il bisogno di esternare su tale tematica visto che normalmente non risponde alle domande dei giornalisti se non quelle concordate.

A parte l’esempio strampalato di Berlusconi e Prodi che in realtà non si confrontano nell’agone politico, non ha menzionato del patto politico siglato da Salvini con il suo partito Russia Unita e delle numerose riunioni che il suo staff ha avuto nel 2017 con Di Battista e Manlio DI Stefano del Movimento 5 Stelle.

Sarebbe inutile qui ricordare le evidenze accumulate negli ultimi anni di ingerenza russa nella nostra politica e di come il tema delle sanzioni è diventato uno dei principali refrain sia della Lega che del M5S.

Invece interessante notare come nelle ultime settimane ci sia stata un’inversione di tendenza nella propaganda russa in Italia, propaganda che in termini quantitativi ha avuto una sostanziale diminuzione.

Non c’è stato, come alcuni ipotizzavano, un aumento di fakes, anzi si è assistito ad una progressiva “pulizia” che ha riguardato siti e pagine social che più avevano diffuso la propaganda proveniente da Mosca. Molti profili sono stati cancellati, siti ripuliti da articoli falsi, profili twitter completamente ripuliti.

Dobbiamo quindi stare tranquilli ? Possiamo dire che la propaganda russa non influenzerà in alcun modo le elezioni italiane ?

Non è possibile prevedere se una qualche influenza nella nostra campagna elettorale i fakes russi l’avranno, possiamo solo dire con certezza che in queste ultime settimane è in atto un’inversione di tendenza, un cambio di tattica che ci comunica che la “missione era compiuta“. La propaganda ha lavorato negli ultimi anni in maniera pesante, non solo nella diffusione delle notizie false o distorte, ma anche nell’infiltrazione di una serie di giornalisti e opinion- maker in posti chiave dell’informazione italiana. Il lavoro di creazione del consenso attorno alla figura di Putin è stato costante negli anni mentre parallelamente procedeva la narrativa anti europea e anti NATO. Si è trattato di un lento ma progressivo lavoro di radicamento sui social e nell’informazione, hanno cioè creato quella catena logistica necessaria alla condivisione delle verità alternative sostenute dagli endorsment dei vari personaggi che negli anni sono stati inseriti nel sistema informativo italiano.

E’ chiaro che in questa fase della campagna elettorale, con tutti gli occhi puntati, i fakes clamorosi sarebbero immediatamente confutati e il debunking verrebbe reso noto ed otterrebbe visibilità mediatica anche grazie a quei politici, che in questi anni hanno sempre fatto finta che il problema non esistesse, che lo userebbero a proprio vantaggio contro l’avversario.

Nelle prossime settimane assisteremo solo ad operazioni di “Distract” e “Distort“, nulla di palesemente falso, perché ciò che c’era da fare da parte russa è stato fatto ed adesso non gli resta che attendere che o Movimento 5 Stelle o Centro destra vincano le elezioni per poi passare all’incasso.