Ha avuto grande diffusione l’intervista rilasciata da Giulietto Chiesa sul canale televisivo NewsFront, canale gestito dalle forze paramilitari che occupano il Donbas. Lo stesso Chiesa durante l’intervista assicura al conduttore televisivo che si sarebbe adoperato per dare massima diffusione alla notizia in Italia e che insieme ad altri non meglio identificati deputati italiani avrebbe cercato di boicottare l’iniziativa dell’Onorevole Davide Mattiello, iniziativa che voleva, così come poi avvenuto, presentare nella sala conferenze di Montecitorio il lavoro di StopFake.

Come molti sanno l’iniziativa si è tenuta regolarmente, quello che molti non sanno invece sono i retroscena che hanno caratterizzato tale vicenda e che solo ora dopo alcuni giorni sono più chiari.

Come ho già avuto modo di commentare il 4 aprile, trovandomi a Montecitorio per la conferenza, mi avvedevo dell’arrivo di Giulietto Chiesa e della sua troupe. La cosa mi aveva fatto piacere in quanto sarebbe stata la prima volta che avrei potuto confrontarmi pubblicamente con il famoso giornalista, personaggio di cui StopFake si è occupata spesso in passato per lavori di analisi relativi a suoi fake pubblicati sulla Web TV e sui giornali ove lui scrive. In tale frangente mi recavo da lui per stringergli la mano e dargli il benvenuto a tale evento, un po’ come fanno i pugili prima di un match quando si battono sui guantoni.

Tale mio gesto era rifiutato con disprezzo e mi apostrofava dicendo “Io non stringo la mano ad un nazista assassino”. Tale frase lasciava tutti i presenti un po’ imbarazzati e come se non bastasse aggiungeva “sono qui per registrare le tue calunnie e finalmente portarti in Tribunale”.

Non capendo di cosa stesse parlando desistevo dal dialogare e mi concentravo sulla conferenza.

Solo la sera rientrando a casa venivo contattato da alcuni amici che mi segnalavano la presenza in diversi canali social di internet di una video intervista rilasciata qualche giorno prima a NewsFront da Giulietto Chiesa.

In tale intervista sono state dette cose gravissime sulla mia onorabilità, accusandomi più volte di essere un nazista ed un assassino e non sono state nemmeno risparmiate frasi offensive nei riguardi del deputato Davide Mattiello.

https://www.youtube.com/watch?v=e50P98I7N2g

Sembra ovvio che la mia difesa questa volta troverà un ambito diverso dalle pagine di StopFake e che solo in quell’occasione verrà effettuato il debunking di tutte le falsità pronunciate.

Fatta questa doverosa premessa è necessario però analizzare la motivazione che ha portato un personaggio pubblico ad esporsi in maniera così insana e sprovveduta.

Innanzitutto trovo interessante il fatto che oltre a Giulietto Chiesa vi sia un gruppo di deputati (come dichiarato dallo stesso Chiesa) che all’interno del nostro Parlamento si adoperi per bloccare iniziative relative al giornalismo ed alla libertà di espressione, segno che come già più volte ribadito oramai ci sono pezzi del nostro Parlamento che lavorano attivamente non a favore dell’Italia ma su ordini che provengono dall’estero. Al momento non è dato sapere su chi si sia appoggiato Giulietto Chiesa per boicottare l’evento, ma il fatto stesso che ci sia in parte riuscito è segno che qualcosa si è mosso dietro le quinte.

Dispiace che l’onorevole Davide Mattiello si sia trovato inconsapevolmente nel bel mezzo di una guerra informativa, guerra condotta con tutte le armi che la propaganda russa sa bene utilizzare, dal kompromat alla disinformazione.

Pare evidente che l’attacco personale sia stato eseguito per demolire il lavoro di StopFake, lavoro che in Italia rappresenta l’unico baluardo alla disinformazione russa. Non è stato fatto alcun appunto a nessuno dei nostri oltre mille articoli di debunking, non una domanda che potesse metterci in difficoltà. Quando il lavoro del tuo nemico è inattaccabile allora devi attaccare il produttore, se distruggi il giornalista a livello personale distruggi anche la credibilità del suo lavoro.

Il livello di scontro si è elevato moltissimo, specie ora che la propaganda russa si sta concentrando su Italia, Francia e Germania per ovvi motivi elettoralistici. Siamo nel pieno di una guerra ibrida che ha investito l’Europa di cui la guerra informativa è il primo step visibile.

Il lavoro di StopFake sta dando molto fastidio, oltre ad evidenziare i fake e le falsità pubblicate effettuiamo lavori di analisi sulla situazione italiana, articoli che spesso vengono ripresi dai main stream per successivi articoli di indagine giornalistica. Siamo stati i primi a mettere in evidenza questo strano connubio che esiste tra estrema destra italiana con il mondo dell’estrema sinistra e del mondo anarco insurrezzionalista, un connubio che vede la sua saldatura nell’antieuropeismo e nell’anti atlantismo. Lo stesso Giulietto Chiesa, una volta uomo dell’estrema sinistra, è oggi su posizioni rosso brune e non sorprende quando definisce “un caro amico” Marcello Marrone esponente della destra torinese, così come sostiene SOS Donbas il cui Presidente operativo in Donbas è quel Palmeri latitante italiano che proviene dal mondo dell’eversione nera.

Analizzando in questi anni le posizioni di Forza Nuova, Casapound, Fratelli d’Italia con quelle di No Tav, centri sociali e tutto il mondo dell’estrema sinistra, abbiamo spesso fatto emergere questa contraddizione ideologica utilizzata nella disinformazione che vuole StopFake schierato a sinistra o a destra a seconda da chi arrivano le accuse. StopFake non ha una connotazione politica, è un progetto giornalistico che tenta di contrastare la disinformazione e siamo aperti a dialogare e a confrontarci con chiunque che sia interessato alla tematica.

Abbiamo spesso fatto emergere tali aborti ideologici chiedendo ai nostri lettori di riflettere su come si possa considerare “anti fascista” chi sostiene le teorie del Nazional Bolscevico Aleksandr Dugin o il Front National di Marine Le Pen. Su chi sostiene Jobbik in Ungheria, Ataka in Bulgaria, Alba Dorata in Grecia, l’AFD in Germania o le posizioni di Bashar Al-Assad e Kadyrov che in Cecenia deporta gli omosessuali in campi di concentramento. Nella disinformazione chi sostiene movimenti apertamente neofascisti si fa chiamare “anti fascista” mentre apostrofa l’avversario politico con l’epiteto di “fascista” o “nazista”. In Italia queste definizioni sono sempre state usate come delle clave, un modo per zittire l’interlocutore, per silenziare il suo messaggio. E’ ciò che nella disinformazione viene definita tecnica “tailor made”, cioè cucita su misura per il paese dove dovrà operare.

Aldilà della vicenda personale che spero potrò chiarire al più presto nelle sedi opportune, deve far riflettere questo tentativo di limitazione della libertà di stampa e di pensiero messo in atto da Giulietto Chiesa proprio nella sede massima espressione della Democrazia italiana, tentativo figlio di una ideologia a cui molti politici italiani si stanno avvicinando, un modello politico che vede nel pensiero unico la sua unica via di espressione e sopravvivenza. L’Italia è al 77 esimo posto per la libertà di stampa su 150 paesi, siamo nella seconda metà del tabellone e temo che anche grazie a questi tentativi sotterranei perderemo altre posizioni.

Come StopFake esprimiamo la nostra solidarietà anche a Davide Mattiello che a seguito della sua iniziativa ha ricevuto notevoli pressioni politiche e richieste di chiarimenti, così come esprimiamo agli organizzatori dell’evento Europe First la nostra riconoscenza per aver confermato la nostra partecipazione dell’otto aprile nonostante le accuse infamanti ricevute negli ultimi giorni.

Et cognoscetis veritatem, et veritas liberabit vos.

Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi

 

di Mauro Voerzio