I Media russi hanno reagito al divieto imposto alla cantante Julia Samoilova di entrare nel territorio dell’Ucraina. Alla partecipante per Eurovision-2017 della Federazione Russa è stato  negato l’ingresso a causa di un suo precedente viaggio nella Crimea occupata. Nonostante il fatto che in Russia era prevista tale decisione, nel momento in cui il divieto è stato ufficilizzato, politici e giornaliti sono rimasti indignati , definendo questa situazione come “paranoia russopoba” nel “paese dei banditi”.

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I primi che hanno espresso il loro punto di vista – sono stati i funzionari del Ministero degli Affari Esteri russo , comunicando che “ le autorità ucraine hanno affermato ancora una volta il loro regime, contagiato dalla paranoia russofobica e dai complessi nazionalistici”. Yulia Samoilova ha detto al Primo canale , che non ha capito cosa di sbagliato hanno visto in lei , in una ragazza cosi piccola hanno visto una minaccia. La parola minaccia in realtà non è mai stata pronunciata. Il servizio della siccurezza dell’Ucraina ha parlato di “violazione della legislazione ucraina”.

La notizia ha provocato la creazione di nuovi fake e manipolazione dell’informazone.

Ad esempio sul canale “Zvezda” hanno detto che il deputato ucraino ha paragonato l’Ucraina con Germania nazista . Ma in realtà il deputato Burbak coomentando la decisione dei servizi di siccurezza ucraini ha detto “Come sarebbe stato se  nella Germania nazista qualcuno fosse venuto a parlare  dall’Inghilterra o dall’America ?”

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I media russi hanno tentato di ottenere il sostegno Russia dall’Europa . Ad esempio Ria news sostiene che “la maggior parte dei tifosi tedeschi di Eurovision hanno condannato nella pagina tedesca ufficiale di Eurovision la decisione delle autorità ucraine di non permettere la partecipazione di Samolova “. Anche se in conclusione la ” maggior parte” dei “fans tedeschi” sono risultati essere i giornalisti russi stessi .

In altri articoli invece pongono l’accento sul fatto che in Eurovision diffondono  ”I valori contrari alla Russia”.

Cosi il produttore Yosif Kobzon ha  dichiarato che “dobbiamo ritirarci da Eurovision  e smettere di partecipare lì . Guardate la tolleranza : la donna con la barba è più importante per loro che la  persona in sedia a rotelle” .

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“immaginate : Coppa del mondo 2018 e noi proibiamo l’ingresso ai giocatori dellUcraina, le scuse possibili ne possiamo trovare tante “ ha detto il primo vice presidente della commissione affari internazionali del Consiglio della Federazione della Russia Vladimir Dabbarov. Secondo Dzhabarov con divieti simili “l’Ucraina presto imporrà sanzioni contro il mondo intero  e questo sta diventando ridicolo”.

Così l’Ucraina può trovarsi completamente isolata.  La decisione del Servizio di Sicurezza, non è una sanzione ma  un divieto che  riguarda una certa persona che ha violato la legislazione ucraina. La legge, che regolamenta l’ingresso e l’uscita dalla Crimea occupata è entrata in vigore nel maggio 2014  e proprio questa legge  è stata violata nel 2015 dalla Samoilova avendo  essa tenuto un concerto a Kerch. “

I politologi di “Moskovsky Komsomolets” hanno offerto una risposta “equilibrata” all’Eurovisione di Kiev “creare un canale dedicato ai problemi puramente ucraini “,” installare i trasmettitori in DNR e LNR, includendo più pubblico possibile “,” sarà una buona risposta al  regime di Bandera ” . E anche asseriscono che “in caso di una vittoria di Giulia, per il mondo intero la Russia di essere un asse del male e questo le autorità ucraine non lo possono permettere.”

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Ci sono state anche accuse relative al fatto che la decisione “ha violato i diritti umani, i diritti dei disabili, i diritti del concorrente.” “Sicuramente bisogna presentare la causa presso la Corte europea dei diritti dell’uomo, perché questa situazione è un fatto eclatante che non può rimanere impunito” – ha detto il produttore Yana Rudkovsky.

E gli “esperti”, “Moskovsky Komsomolets“, hanno anche detto che il divieto “porterà Samoilova a una crisi nervosa. E rimarrà sulla coscienza del regime dei banditi di Kiev.”

Tre giorni dopo queste dichiarazioni a difesa dei diritti umani e delle persone più deboli, in tutta la Russia venivano effettuati centinaia di arresti e brutalmente picchiati dalla polizia donne, anziani e bambini rei di aver partecipato ad una manifestazione “non autorizzata” (ndr: ma quando si è mai vista una manifestazione in Russia dell’opposizione autorizzata dal regime ?) tenendo in mano una paperella di plastica di colore giallo o avendo a tracolla delle scarpe, simbolo della corruzzione che imperversa nel Paese. Di tale ondata di repressione gli stessi giornalisti dei giornali sopra citati non hanno speso neanche un minuto di trasmissione.