Il 31 marzo si svolgeranno in Ucraina le seconde elezioni presidenziali del dopo Maidan. Il secondo turno (il ballottaggio) è previsto per il 21 aprile.

Nonostante i molti candidati in lizza, solo tre hanno la reale possibilità di diventare presidente. Sono l’attuale presidente Petro Poroshenko, Yulia Tymoshenko e il comico Zelenskiy.

Aldilà delle simpatie personali per uno o per l’altro candidato, gli elettori ucraini dovranno tenere bene a mente che si tratta di elezioni cruciali per il paese e che il futuro di milioni di giovani dipenderà dalle scelte che verranno effettuate in quelle tre settimane.

L’Ucraina è stato (e rimane ancora) il grande poligono dove si è testata la disinformazione come arma delle nuove guerre ibride. Un’arma temibile che ha conosciuto cocenti sconfitte come in Francia ma anche roboanti vittorie come in UK durante in referendum per la Brexit e in Italia alle ultime elezioni parlamentari.

Il modello è sempre uguale, utilizzo massiccio di disinformazione, avvelenamento del clima politico, grandi dosi di populismo a buon prezzo, utilizzo dei social network per l’amplificazione dei messaggi, campagne denigratorie contro taluni candidati. Le stesse dinamiche le si possono riscontrare praticamente in tutte le elezioni che si sono tenute negli ultimi anni in Europa e non solo.

La Russia in questo quinquennato non è riuscita nel suo progetto militare di nuovo assoggettamento dell’Ucraina nella sua sfera di influenza. E’ poco probabile una escalation militare di vasta scala. la Federazione Russa vive una crisi economica pesantissima e la figura del presidente Putin è in netto calo nel rating di gradimento interno. In questo scenario tenteranno di “vincere” la battaglia politica instaurando al vertice dell’amministrazione ucraina un presidente “accomodante”. Si vocifera di un investimento russo di 300 milioni di dollari per la campagna presidenziale ucraina.

Sicuramente nelle prossime settimane si assisterà alla circolazione di prove compromettenti, mail “scottanti”, discorsi manipolati, testimoni che rivelano scandali e tutto l’armamentario di cui dispone la macchina della disinformazione.

Come orientarsi in tutto questo ?

Abbiamo un’unica arma a disposizione, la nostra intelligenza.

La parola d’ordine dovrà essere Verifica, Verifica, Verifica !!

Inutile leggere un titolo e condividerlo di impeto, provate a leggere sino in fondo cosa state per condividere, ed anche se risponde al vostro bias di conferma, verificate sempre la notizia.

Basta una semplice ricerca su Google. Si copia il titolo dell’articolo e lo si ricerca su Google. Se dalla ricerca emerge che l’articolo in questione è condiviso da tutti gli outlet della propaganda russa forse qualche dubbio dovrebbe sorgere sulla autenticità dei contenuti o sulla loro correttezza.

Verificate quali sono i candidati su cui la Russia pone le sue critiche maggiori, forse sono proprio quelli che più contrastano Putin. Difficilmente troverete gli endorsement da parte dei politici russi per un candidato in particolare (non sono così stupidi), ma procedendo per esclusione si potrà facilmente individuare il o i candidati su cui sta puntando Putin.

Evitate l’errore fatto in Italia dove la contrapposizione ha assunto toni quasi violenti, e sappiate valutare le promesse che i candidati proporranno durante la loro campagna elettorale. L’esperienza italiana insegna che è facile promettere, ma poi alla messa in prova le promesse si sciolgono come la neve a primavera. Valutate la competenza perché (dispiace chiamare sempre in causa l’Italia ma siamo diventati un esempio negativo a livello planetario) anche la persona più onesta del mondo posta davanti a compiti che non sa gestire diventa un pericolo per tutti i cittadini.

Il populismo può soddisfare la rabbia di molti ma se non supportato da analisi serie rimarrà una presa in giro per assicurarsi il vostro voto. A tutti fa piacere che ci propongano di triplicarci lo stipendio e raddoppiarci le ferie, ma ragionandoci comprenderemo che non è irrealizzabile e quindi quella persona sta cercando di sfruttarmi, sta cercando di carpire da me una cosa che a lui serve non per aiutarmi ma per farsi gli affari suoi, il mio voto.

Seguite StopFake che continuerà nella sua opera di debunking e cercherà di porre particolare attenzione sulle false notizie che provengono dalla Russia.

Verificate anche quanto scrive StopFake, perché il mantra Verificate, Verificate, Verificate deve valere per tutti nessuno escluso. Deve essere una modalità automatica, un modus operandi di tutti i cittadini, un vaccino che ci renderà immuni dalla manipolazione e dalla disinformazione, un vaccino che ci rende liberi.

Mauro Voerzio