Un’articolo in questi giorni sta facendo molto discutere la diaspora ucraina in Italia, si tratta di un artiсolo scritto da un tale Sergey Wakula che già sul cognome lascia notevoli dubbi in quanto Wakula era il personaggio di un romanzo di Gogol da cui poi è stato tratto un film.

Nell’articolo si accusa l’Ambasciatore Ucraino in Italia Yevhen Perelygin di essere un uomo di Yanukovich e di non aver fatto mai nulla per la causa Ucraina. Lo si accusa di aver malversato soldi destinati ad eventi culturali a suo favore e di lavorare tuttora per la Russia.

Sempre nello stesso articolo si accusa una cittadina ucraina residente a Roma da molti anni, Alesya Tataryn di essere una trafficante di armi e di essere una spia dell’FSB.

Aldilà delle considerazioni personali (conosco personalmente entrambi i personaggi citati e posso dire che escluderei categoricamente le affermazioni riportate nell’articolo) essendo noi giornalisti investigativi specializzati nel debunking dei Fake che circolano in rete dobbiamo attenerci a dati oggettivi.

Andiamo quindi ad analizzare l’articolo in maniera scientifica.

Nell’articolo si fanno accuse generiche senza il supporto di alcuna prova documentale, si scrivono cose false in quanto l’Ambasciata Ucraina in Italia si è prodigata in numerose iniziative ed ha sempre supportato le manifestazioni culturali e le iniziative benefiche proposte dalla diaspora ucraina in Italia.

Alesya Tataryn aldilà dei giudizi strettamente personali è conosciuta come un’attivista ucraina molto attiva e nell’articolo viene attaccata per le sue origini ebree, per essere stata una trafficante di armi (strano che chi commercia in armi si ritrovi in Italia a fare un lavoro onesto ma umile come la domestica) e per essere tuttora l’anello di congiunzione con l’FSB russa.

Avendo già detto che l’autore di questo articolo usa un nome di fantasia (e questo dovrebbe mettere in allerta chiunque) passiamo alla sua pagina google plus linkata nel suo articolo.

Notiamo subito che non vi è nulla ed ha ben 1 follower….

Analizziamo anche il blog dove scrive (http://wakulanews.blogspot.it/) e notiamo subito che è stato creato agli inizi del 2017 e contiene solo 4 articoli.

Chiunque può quindi dedurre che tale articolo si inquadra nell’offensiva mediatica contro le istituzioni interne ucraine ed in questo caso anche contro la filiera del volontariato che sta sostenendo l’Ucraina e che tanti problemi sta creando agli strateghi militari russi.

Siamo di fronte ad un tentativo di minare la credibilità delle istituzioni ucraine in Italia e di dividere la diaspora ucraina che tanto sta facendo per aiutare i militari ucraini.