Per alcune ore si era diffusa la notizia che il giovane vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, nella notte nel centro di Roma mentre era in servizio, era stato ucciso da due nordafricani.

La notizia sembra essere partita da un sito sovranista Mag24.es , registrato come “La nuova informazione indipendente” e attivo da alcuni anni.

La versione ancora disponibile risulta variata rispetto l’originale in cui veniva citata Maria Giovanna Maglie la quale (secondo il magazine) aveva pubblicato le foto degli assassini.

 

Era chiaramente un Fake in quanto nella foto che circolava si poteva vedere chiaramente che la fotosegnalazione era stata effettuata il 10 luglio 2019

 

 

Anche un altro personaggio pubblico ha rilanciato il fake, si tratta di Daniele Capezzone

 

 

La pagina Facebook del sito Mag24.es risulta al momento non raggiungibile, ma possiamo vedere anche altre cose interessanti, come ad esempio che hanno rilanciato in un un post (che ha destato molto scalpore) il post Twitter di un account (rivelatosi poi un account fake) utilizzato per l’incitamento all’odio razziale.

Non si tratta di un sito di “clickbait” ovvero di quei siti che pubblicano notizie clamorose e fake per ottenere molti click e quindi guadagnarci con i banner pubblicitari. Su tale sito non sono presenti banner pubblicitari e quindi è plausibile che ci siano dei finanziatori che provvedono alle spese di mantenimento.

Come ha spiegato successivamente Alex Orlowski, si tratta di un account fake creato presumibilmente per sfruttare l’hastag “facciamorete” o comunque per screditare questa community.

https://www.facebook.com/facciamoretesiamotanti/videos/923979437943206/

Appare chiaro che la rete sovranista italiana, pro russa e pro Putin, è in grado di inquinare l’informazione e di alimentare l’odio razziale nella società italiana. La morte del giovane servitore dello Stato ha colpito profondamente tutti quanti e TUTTI noi ci siamo augurati (e ci auguriamo) che i responsabili vengano puniti con il massimo rigore dalla Giustizia italiana. Ma proprio perché si è trattato di un fatto tragico che ha toccato le coscienze di tutti noi nel profondo, risulta ancor più abbietto l’utilizzo della vicenda da parte di alcuni sciacalli per motivazioni che nulla hanno a che vedere con il diritto di cronaca.

Confutare questo fake prodotto da ignoti sciacalli era un atto dovuto alla memoria di Mario Cerciello Rega.