Gli utenti dei social media e le pubblicazioni russe fanno riferimento al manipolato discorso del “colonnello americano Douglas Macgregor”, il quale in realtà non sostiene che 30 mila mercenari stanno combattendo al fianco delle forze armate ucraine. McGregor afferma esattamente il contrario: a suo avviso, nemmeno 10, 20 o 30 mila ipotetici stranieri nelle file dell’esercito ucraino potrebbero cambiare la situazione al fronte.

I social network e i siti web russi stanno diffondendo informazioni secondo cui gli Stati Uniti avrebbero “rivelato il destino di 30 mila mercenari che combattono per Zelensky”. “L’esercito russo eliminerà i 30 mila mercenari stranieri che combattono nelle file delle Forze armate ucraine nella zona delle operazioni speciali. Lo ha annunciato l’ex consigliere capo del Pentagono, il colonnello Douglas Macgregor”, ha riferito il sito russo RIA Novosti citando una dissertazione che Macgregor ha pubblicato sul suo canale YouTube Straight Calls with Douglas Macgregor.

Screenshot — facebook.com

In realtà, il su citato discorso del “colonnello Douglas Macgregor” è un insieme di manipolazioni e falsificazioni non confermate da alcuna fonte di informazione ufficiale o credibile. Infatti, Mcgregor non ha affermato che 30 mila mercenari stranieri stiano attualmente combattendo al fianco delle Forze armate ucraine. Ha invece sottolineato che, a suo avviso, ipotetici “10, 20 o 30 mila stranieri in uniforme ucraina” non farebbero alcuna differenza nel corso di questo conflitto.

Tuttavia, tutte le considerazioni di Douglas Mcgregor sulla guerra in Ucraina sono ridicole e sembrano basarsi su alcune informazioni non correlate alla realtà. In primo luogo, egli ritiene che l’esercito russo abbia attaccato l’Ucraina il 24 febbraio 2022 con “forze relativamente piccole, con l’ordine di non distruggere proprietà e di evitare inutili perdite”. A quanto pare, Mcgregor non ha avuto l’opportunità di visitare le regioni di Chernihiv, Donetsk, Lugansk, Kharkiv, Zaporizhzhia e Kyiv, in particolare Bucha e Irpin, per verificare di persona in che misura l’esercito russo “ha provato a non distruggere le proprietà” ed evitare inutili perdite. In particolare, alla fine del 2022 i giornalisti della testata statunitense New York Times hanno pubblicato un’inchiesta sull’uccisione di civili nel sobborgo di Kyiv, Bucha. Secondo i giornalisti, il bilancio delle vittime in questa piccola città supera le 400 persone. Ci sono anche decine di testimonianze documentate di sparatorie su auto di civili da parte dell’esercito russo. In questo modo, le parole di Mcgregor sulla minimizzazione delle vittime che l’esercito russo avrebbe tentato di fare, suonano come una cinica presa in giro e una completa negazione dei fatti più e più volte dimostrati.

Un altro fake del colonnello americano è l’affermazione secondo cui la Russia avrebbe attaccato l’Ucraina perché non avrebbe “tollerato la presenza della NATO vicino ai suoi confini”. Innanzitutto, l’Ucraina non è un membro della NATO e non ha lo status di pre-adesione all’Alleanza. Inoltre, al 24 febbraio 2022, la questione dell’imminente adesione dell’Ucraina alla NATO non era neppure all’ordine del giorno. Inoltre, la Federazione Russa confina già con Paesi membri della NATO: Lettonia, Estonia, Lituania, Polonia e Norvegia lungo i suoi confini occidentali. Tuttavia, questo non è mai stato motivo di attacco a uno di questi Stati. Paradossalmente, dopo l’invasione dell’Ucraina, Svezia e Finlandia hanno dichiarato di voler diventare membri della NATO nel prossimo futuro, mentre Putin ha risposto che l’adesione di questi due Paesi all’Alleanza non rappresenta una minaccia diretta per la Russia. Ricordiamo che la lunghezza totale del confine russo-finlandese è di 1.271,8 km. Douglas Mcgregor non spiega perché sia stata la fantomatica (fino al 24 febbraio 2022) adesione dell’Ucraina alla NATO a scatenare una guerra su larga scala, mentre l’adesione all’Alleanza degli altri Paesi vicini non preoccupa la Russia.

Mcgregor riassume anche che, dall’inizio della guerra totale, l’Ucraina ha solo perso battaglie “senza ottenere vittorie”. Su cosa sia successo all’esercito russo nel nord dell’Ucraina nel febbraio e marzo dello scorso anno, così come nella regione di Kharkiv e nella regione di Kherson, il “colonnello” tace delicatamente. Inoltre, afferma che l’Ucraina “stia perdendo un numero sproporzionato di militari rispetto alla Federazione Russa”. Le perdite dell’esercito ucraino, ci spiega, sarebbero 1.900 al giorno, mentre il numero totale dei morti avrebbe già raggiunto i 190.000. “L’Ucraina sta perdendo un numero enorme di soldati, mentre la Russia no”, afferma Mcgregor. Non ci sono prove che le cifre citate dal colonnello americano siano reali. Tuttavia, numerosi dati confermati mostrano che l’esercito russo sta perdendo giornalmente numerose truppe, mentre le perdite ucraine sono di molte volte inferiori a quelle russe. Ad esempio, secondo l’intelligence britannica, nelle ultime settimane le perdite dell’esercito russo sono state maggiori rispetto a qualsiasi altro periodo dall’inizio dell’invasione del 24 febbraio. “Il bilancio medio giornaliero dei militari russi deceduti nell’ultima settimana è stato di 824 morti. Si tratta di un numero quattro volte superiore a quello registrato a giugno e luglio 2022”, riporta la BBC.

Mcgregor afferma inoltre che ora “700 mila truppe russe sono dispiegate intorno all’Ucraina, 550 mila delle quali sono pronte a invadere attuando un’operazione a tappeto”. È in questo contesto che il commentatore afferma che nessuna quantità di armi, così come neppure 10, 20, 30 mila stranieri nelle file delle Forze armate ucraine, “cambierebbe alcunché”. Tuttavia, in nessuna fonte ufficiale si possono trovare informazioni relative a 700 mila soldati russi ai confini con l’Ucraina. Dove Mcgregor ottenga le informazioni e come ne tragga conclusioni è un mistero. A ogni modo, non afferma che 30 mila “mercenari” stiano combattendo nelle file ucraine, come scrivono i media russi e gli utenti dei social network. In fin dei conti, il colonnello americano non può raccontare il destino di coloro che non esistono.

Douglas Macgregor è un sostenitore dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nel 2020, Trump ha nominato McGregor ambasciatore in Germania, ma il Senato ne ha bloccato la nomina. Mcgregor appare regolarmente sul canale televisivo Fox News e nei media di stato russi. È stato descritto come un membro dell’ala putiniana del Partito Repubblicano nonché un apologeta di Putin. In uno dei suoi discorsi all’inizio di marzo 2022, Mcgregor ha dichiarato che era imminente un cessate il fuoco in Ucraina, poiché le forze ucraine erano state “fatte a pezzi” e che non c’erano dubbi al riguardo.

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