Un video che circola online mostra un magazzino di attrezzature militari russe distrutto dalle Forze Armate ucraine. Lo testimoniano il simbolo Z degli occupanti russi sul cancello del deposito e le attrezzature militari bruciate che sono in servizio solo nella Federazione Russa. I video di questo hangar sono apparsi online già prima dell’attacco russo alla regione di Odessa.

In seguito all’attacco missilistico russo del 19 luglio contro i terminal e le infrastrutture per il grano nei porti di Odessa e Chornomorsk, alcuni canali Telegram e utenti del web hanno diffuso un filmato che vorrebbe dimostrare che l’Ucraina aveva collocato nei magazzini distrutti delle attrezzature militari invece che prodotti agricoli.

Queste notizie hanno iniziato a diffondersi attivamente dopo che il Ministero ucraino per le Politiche Agricole e l’Alimentazione ha dichiarato che 60 mila tonnellate di grano immagazzinate nel porto di Chernomorsk sono andate distrutte in seguito all’attacco russo.

Screenshot: facebook.com

In realtà, il video che circola online non ha nulla a che fare con gli eventi del 19 luglio: non mostra un capannone per il grano danneggiato da un attacco missilistico russo nella regione di Odessa, ma un magazzino di attrezzature militari russe distrutto dalle Forze armate ucraine. 

Nel video, a parte la didascalia “È importante sapere cosa viene distrutto. Attrezzature militari! Dov’è il grano?”, si può notare anche il logo del social network TikTok e il nickname @astaro88888. Molto probabilmente è stato questo utente il primo a pubblicare in rete questo video corredato di fuorviante didascalia. 

A partire dalla fine di marzo 2023, l’account @astaro88888 pubblica regolarmente video che giustificano l’aggressione russa all’Ucraina, ottenendo diverse migliaia di visualizzazioni. Il video con le presunte attrezzature ucraine distrutte nel porto di Odessa, al momento in cui scriviamo questo articolo, ha ottenuto più di 955 mila visualizzazioni. 

Dopo aver analizzato questo video, risulta chiaro che è stato girato dall’esercito ucraino e ritrae un magazzino russo di attrezzature militari distrutto. Ciò è confermato da molti dettagli. In primo luogo, all’ingresso del deposito si può notare una lettera “Z” dipinta, simbolo dell’invasione russa dell’Ucraina e segno di identificazione dell’esercito russo. In secondo luogo, tra le attrezzature militari bruciate si possono facilmente individuare un veicolo blindato russo BTR-82 e un camion KamAZ, che non sono in uso nell’esercito ucraino.

Screenshot: tiktok.com/@astaro88888

Collage di StopFake

Evidentemente, l’autore di questa pubblicazione ha utilizzato il video di qualcun altro, aggiungendovi poi una falsa didascalia. I giornalisti di StopFake non sono riusciti a trovare il video originale. Tuttavia, sono riusciti a trovare un altro video dello stesso magazzino attraverso una ricerca su TikTok tramite hashtag.

Collage di StopFake

Collage di StopFake

Quest’ulteriore video è stato pubblicato online dall’utente @fors1r il 10 luglio, vale a dire più di una settimana prima dell’attacco missilistico russo contro i terminal e le infrastrutture per il grano nei porti di Odessa e Chernomorsk. Questo fatto smentisce del tutto le affermazioni dei propagandisti secondo cui il video che circola in rete ritrarrebbe un magazzino per cereali distrutto a Odessa. 

Inoltre, sotto il video sono visibili hashtag con i nomi delle città di Lugansk, Donetsk, Izium, Liman, il che indica che il video è stato probabilmente girato nell’Ucraina orientale.

Screenshot: tiktok.com/@fors1r

Ricordiamo che durante l’attacco notturno del 19 luglio, l’esercito russo ha colpito la regione di Odessa con missili Onyks da una base costiera in Crimea, mentre il lancio di missili Kh-59 e Kh-22 è stato effettuato da bombardieri strategici.  Inoltre, contemporaneamente a tali missili, sono stati sull’Ucraina meridionale anche droni Shahed-136. Sono stati colpiti il terminal del grano e dei carburanti, magazzini e infrastrutture industriali; l’onda d’urto ha danneggiato anche alcuni condomini. Secondo gli esperti, ci vorrà almeno un anno per ripristinare completamente le strutture colpite da questo attacco missilistico.

In precedenza, StopFake ha smentito il fake secondo cui Volodymyr Zelensky avrebbe ammesso che gli Stati Uniti “hanno scatenato la guerra in Ucraina”.