Abbondanti foto e video dalla scena della tragedia, oltre a testimonianze dirette, confutano gli ultimi tentativi della propaganda russa di passare i bombardamenti di edifici residenziali come “messa in scena” o “tentativi di colpire obiettivi militari”. La comunità internazionale richiama ancora una volta l’attenzione sul fatto che tali azioni della Federazione Russa sono un crimine di guerra.

I propagandisti russi, come al solito affermano che l’esercito russo non ha nulla a che fare con il bombardamento di un grattacielo residenziale e di due centri ricreativi nel villaggio di Sergeeva, nella regione di Odessa, la notte del 1 luglio. Nei social network, le risorse informative pro-Cremlino hanno diffuso versioni secondo cui infrastrutture civili sono state colpite dai frammenti di un missile della difesa aerea ucraina, oppure l’Ucraina ha organizzato un’altra “messa in scena” per accusare la Russia di crimini di guerra. Entrambe le versioni non sono vere: ciò è confermato da numerosi video e foto ripresi sulla scena della tragedia, nonché da testimonianze oculari.

Nella regione di Odessa, a seguito di un attacco missilistico notturno al distretto di Belgorod-Dnestrovsky, un condominio e due centri ricreativi sono stati colpiti da tre missili X-22 lanciati da un bombardiere strategico Tu-22 della Federazione Russa. Al momento della pubblicazione di questo testo è accertata la morte di almeno 19 persone, tra cui due bambini. Trentotto persone sono state ricoverate in ospedale, tra cui sei bambini e una donna incinta. I primi dati sulla caduta di missili russi su obiettivi civili nella regione di Odessa sono stati pubblicati intorno alle 2 del mattino del 1° luglio. Più tardi, alle 6.20, le prime foto della scena della tragedia sono state pubblicate dal Servizio di emergenza statale dell’Ucraina. Nella foto si vede un complesso residenziale significativamente danneggiato su un lato e con le solette dei pavimenti distrutti. I soccorritori con l’aiuto dei residenti rimuovono le macerie. Nel video, circolato in seguito, mostra chiaramente che uno degli ingressi dell’edificio è stato distrutto con conseguente enorme distruzione e perdita di vite umane. Anche nel video amatoriale che è iniziato a circolare la mattina del 1º luglio, è possibile vedere il condominio gravemente danneggiato su un lato dopo essere stato squarciato da un missile.

I canali Telegram pro-Cremlino hanno pubblicato informazioni sul “bombardamento notturno di un condominio vicino a Odessa”. Con la comparsa dei primi video le pubblicazioni riportavano false narrazioni secondo cui i frammenti di un missile della difesa aerea ucraina avrebbero colpito delle infrastrutture civili, oppure che l’Ucraina avrebbe organizzato un’altra “messa in scena” per accusare la Russia di crimini di guerra. Sostanzialmente le informazioni si riducevano al fatto che il complesso residenziale sarebbe stato vuoto da molto tempo oppure che sarebbe stato danneggiato dai frammenti di un missile della difesa contraerea ucraina. Successivamente, l’addetto stampa del presidente della Federazione Russa, Dmitry Peskov, ha commentato le pubblicazioni sul missile che ha colpito un edificio residenziale nella regione di Odessa, affermando con il solito modus operandi che “le truppe russe durante l’operazione militare speciale stanno colpendo esclusivamente infrastrutture militari e le posizioni dei militari e dei mercenari ucraini”.

Per quanto riguarda i centri ricreativi colpiti, le versioni della propaganda russa concordavano sul fatto che i militari ucraini, o i mercenari stranieri, si sarebbero nascosti al loro interno e che l’edificio stesso era anche “incompleto“. Nei rapporti del ministero della Difesa russo, non vi è alcun riferimento al fatto che i missili hanno colpito infrastrutture nel villaggio di Sergeevka nella regione di Odessa. Invece, riportano il bombardamento di una stazione radar di puntamento contraereo vicino al villaggio di Katranka, nei pressi di Odessa. La distanza dal villaggio di Sergeevka al villaggio di Katranka è di 65 km: questo è un diverso distretto della regione di Odessa. Tuttavia, al momento non è nota alcuna caduta o intercettazione di missili russi nell’area del villaggio di Katranka.

Il condominio colpito dal missile russo, infatti, è una struttura residenziale civile. Secondo quanto afferma il portavoce del distretto militare di Odessa, Sergei Bratchuk, nell’edificio di nove piani vivevano circa 150-160 persone. Nel video della tragedia, girato dopo il completamento della ricerca delle vittime, si possono vedere i residenti dell’edificio sopravvissuti. Nel servizio fotografico di “Suspilne” si ha evidenza che il palazzo era abitato, con tanto di automobili parcheggiate nei pressi. Hanno poi cominciato a circolare anche i primi video realizzati dai testimoni oculari della tragedia. In uno di questi video realizzato con un drone si può avere contezza della distruzione.

Anche il noto fotografo di Odessa Konstantin Liberov, ha visitato la scena del disastro e ha pubblicato un dettagliato report fotografico della distruzione. Le sue foto e il suo video mostrano la forza distruttiva del colpo: l’esplosione ha danneggiato anche l’edificio vicino, mentre vicino all’edificio colpito sono stati adagiati i cadaveri delle persone trovate sotto le macerie. Sono stati notificati anche i nomi delle prime vittime: secondo Suspіlne Odesa, a seguito dell’attacco missilistico a Sergeevka è morto anche l’allenatore e presidente della squadra di calcio per bambini Athletic, Alexander Shishkov.

Il filmato della distruzione suggerisce che l’edificio è stato colpito da un attacco missilistico. Inoltre, non esiste una sola prova video o fotografica dell’uso di un missile contraereo ucraino durante la notte del 1 luglio nell’area del villaggio di Sergeevka.

Anche il portavoce dell’Aeronautica Militare ucraina, Yuri Ignat, ha smentito la possibilità di intercettare efficacemente i missili russi del tipo X-22: “Se parliamo di intercettazione dei missili, purtroppo non possiamo abbattere efficacemente quelli che volano a velocità elevatissime, come gli X-22, Dagger, Onyx, Iskander (balistico, – ndr). Sono difficili da abbattere”.

I primi filmati del centro ricreativo bombardato sono apparsi sul canale Telegram del Servizio statale di emergenza ucraino alle 6.25 del 1 luglio. Questi mostrano come i soccorritori e i residenti stanno smantellando i detriti. Il centro stesso è stato individuato piuttosto rapidamente a causa del caratteristico colore rosa della facciata e della balaustra. Cioè, l’edificio non era «incompleto», come sostengono alcune risorse pro-Cremlino.

Il primo viceministro dell’Interno Yevgeny Yenin, ha osservato che non c’erano strutture militari vicino all’edificio residenziale e ai centri ricreativi. Ciò è confermato anche dal fatto che, per ordine del Ministero della Difesa ucraino, la pubblicazione di foto e video ripresi sui luoghi delle ostilità è consentita ai giornalisti solo dopo 12 ore per le strutture militari e dopo 3 ore per strutture civili. Come sapete, i materiali video e fotografici dei siti della distruzione di un grattacielo e dei centri ricreativi nel villaggio di Sergeevka, sono iniziati a circolare entro 4-5 ore dopo l’attacco missilistico. L’accesso ai luoghi della tragedia non era proibito e questi edifici non sono considerati strutture militari.