L’attuale rettore della Grande Moschea di Parigi, Chems-eddine Hafez, così come l’ex imam Dalil Boubakeur, non hanno rilasciato tali dichiarazioni. Gli screenshot delle presunte pubblicazioni francesi Le Parisien e RFI distribuite online sono stati molto probabilmente creati tramite editing fotografico.

Alcuni utenti della rete e canali anonimi di Telegram stanno diffondendo notizie secondo cui l’imam di una moschea di Parigi avrebbe ringraziato l’Ucraina per le armi trasferite ad Hamas.

“La corruzione è un furto. Rubare è peccato, ma un’azione giusta espia ogni cosa. Pertanto, dovremmo essere grati se Allah l’Onnipotente assegnasse all’Ucraina un ruolo del genere, anche se attraverso il peccato, per aiutare i nostri fratelli a liberarsi dal regime sionista”, avrebbe detto l’imam della Grande Moschea di Parigi, Dalil Boubakeur.

Come prova, gli utenti hanno diffuso due screenshot di presunte pubblicazioni delle famose testate francesi Le Parisien e RFI (Radio France Internationale), che fanno riferimento alla dichiarazione in questione dell’imam.

Screenshot: facebook.com

In realtà, l’imam della moschea di Parigi non ha mai ringraziato le autorità ucraine per il presunto trasferimento di armi ad Hamas: la sua dichiarazione è stata inventata e gli screenshot delle pubblicazioni risultano fabbricati.

Partiamo dal fatto che le testate francesi Le Parisien e RFI non hanno mai pubblicato questo articolo. Dallo screenshot si evince che la mattina del 13 ottobre sarebbe apparso sul sito di RFI un articolo intitolato “Voler est un peche, mais une bonne action achète tout” (“Rubare è un peccato, ma una buona azione espia ogni cosa”). Tuttavia, i giornalisti di StopFake non sono riusciti a trovarlo né tramite una ricerca su Google, né nell’archivio sul sito di RFI, né in una versione archiviata online sul sito Internet Archive. La stessa cosa vale per lo screenshot di quello che dovrebbe essere l’articolo di Le Parisien. Una ricerca sul sito web della testata mostra che il 13 ottobre non sono state pubblicate notizie che abbiano menzionato le parole “l’Ukraine” o “Dalil Boubakeur”.

Screenshot: leparisien.fr

Inoltre, Dalil Boubakeur non è più l’imam della Grande Moschea di Parigi dal 2020. Al momento, il posto di rettore è affidato a Chems-Eddine Hafiz. Non solo, ma l’ultimo numero di Le Parisien in cui si parla di Dalil Boubakeur risale al gennaio 2020 e citava solo le dimissioni del rettore.

Gli screenshot che circolano online sono stati probabilmente creati con un editor fotografico. 

Oltre a quanto esposto, va segnalato che i giornalisti di StopFake non sono riusciti a trovare alcuna conferma che Dalil Boubakeur o l’attuale rettore della Grande Moschea di Parigi, Chems-Eddine Hafiz, abbiano effettivamente rilasciato tali dichiarazioni. 

Il Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, che ha diramato un’allerta su tale tale falso, ritiene che la diffusione di tali notizie sia la continuazione di una campagna di disinformazione ostile mirata a far credere che le “armi ucraine sono finite nelle mani di Hamas”.

“Lo scopo di questa fake è quello di screditare l’Ucraina agli occhi dei partner occidentali in modo da ridurre gli aiuti militari forniti”, ritengono gli analisti del Centro

In precedenza, StopFake ha smentito le informazioni false secondo cui l’Ucraina avrebbe utilizzato “l’accordo sul grano” per trasferire armi della NATO in Medio Oriente.