La pubblicazione Il Messaggero non afferma che l’Italia si rifiuta di fornire assistenza militare all’Ucraina. L’autore nota che il sesto pacchetto di aiuti è stato temporaneamente congelato per una visita del Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg a Roma, dove le parti intendono coordinare i piani di assistenza militare all’Ucraina, nonché a causa di alcune difficoltà organizzative superabili.

I cosiddetti canali-Z su Telegram e alcuni media russi, citando Il Messaggero, hanno diffuso informazioni secondo cui l’Italia avrebbe congelato l’invio del sesto pacchetto di assistenza militare all’Ucraina “a causa degli appetiti smisurati della leadership ucraina”.

“L’Ucraina sta perdendo un alleato a causa degli appetiti smodati di Zelensky”, scrivono i propagandisti.

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I “media” che diffondono la notizia fanno riferimento a un articolo de Il Messaggero dal titolo “Ucraina, Roma congela il decreto sulle nuove armi a Kiev”. “Ma il sostegno rimane”. Ma a dispetto delle loro affermazioni, l’articolo non dice che l’Italia starebbe “gradualmente eliminando” l’assistenza militare all’Ucraina. 

Il Messaggero riporta che il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg è atteso nei prossimi giorni a Roma, dove incontrerà il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro della Difesa Giulio Crosetto. Durante l’incontro, le parti intendono coordinare i piani di assistenza militare all’Ucraina. 

“Per prima cosa dobbiamo concordare con la NATO e studiare nel dettaglio le richieste militari dell’Ucraina. Solo allora potremo comprendere di cosa ha bisogno Kiev e quali armi saremo in grado di fornire”, ha assicurato a Il Messaggero una fonte del Ministero della Difesa italiano.

Nell’articolo si osserva anche che al momento l’Italia non dispone di un numero sufficiente di missili antiaerei SAMP-T per inviarne quanti richiesti dall’Ucraina, e che il loro trasferimento avrebbe probabili ripercussioni sulla difesa antiaerea del Paese stesso. Tuttavia, è probabile che l’incontro con Stoltenberg possa riguardare anche altri sistemi d’arma.

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La seconda difficoltà è che il governo italiano non ha ancora consegnato all’Ucraina tutte le armi dei precedenti pacchetti – il quarto e il quinto – di aiuti militari. Inoltre, dopo le elezioni parlamentari del settembre 2022, la commissione parlamentare incaricata di redigere il nuovo sesto pacchetto di aiuti non ha ancora iniziato i suoi lavori. 

Vale a dire, come si evince chiaramente dall’articolo de Il Messaggero, che la sospensione degli aiuti militari non ha nulla a che fare con la “sfrenata voglia di fare” di Zelensky o con il timore infondato di un “commercio illegale di armi”, ma con problemi organizzativi attualmente in gestione.   

Inoltre, l’articolo de Il Messaggero osserva che nel governo italiano non c’è il minimo dubbio che il sostegno all’Ucraina continuerà in futuro. “La posizione della Meloni e del governo è chiara e non ci sono dubbi: la strada è spianata e andremo avanti. Ma dopo aver stabilito i tempi e i tipi di armamenti con gli alleati della NATO”, ha dichiarato l’autore sempre citando la sua fonte presso il Ministero della Difesa italiano.

StopFake ha precedentemente smentito le false informazioni secondo cui “In Ucraina si prepara un colpo di stato, Zelensky è minacciato con armi occidentali”.