L’ex ministro dei trasporti e delle comunicazioni dell’Ucraina Yevhen Chervonenko ha dichiarato sul canale televisivo NewsOne che “oggi senza la Russia, ci aspetta un collasso economico”. Tale affermazione è stata ripresa dai media russi e da altri siti che diffondono la propaganda. Inoltre, Chervonenko ha affermato che le quote tariffarie per gli scambi con l’Unione europea terminano a gennaio, il che non è vero.

 

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L’ex ministro ucraino, Yevhen Chervonenko, nel programma televisivo “Formato ucraino” su Newsone ha detto: “La vita mostra la verità, c’è una realtà oggettiva. Gennaio finisce, e con esso le quote per l’Europa. Le cifre non mentono … Senza la Russia, oggi abbiamo un collasso economico (nel video da 26:05).

Yevhen Chervonenko continua questa retorica nel programma “Risultanze soggettivi”, dove, ad esempio, ha detto: “Siamo sull’orlo dell’abisso, e la prima cosa che dovrà fare il prossimo presidente, nonostante questa retorica, chiunque sia, di nuovo come nel 2005 andare in Russia. Perché l’America è lì, e noi siamo qui “(dalle 23:00).

Komsomolskaya Pravda“, a sua volta, ha scritto che “in risposta alla retorica categorica e ostile di Poroshenko contro la Federazione Russa, in Ucraina vengono ascoltate sempre di più le opinioni di coloro che ammettono che il partenariato tra i nostri stati è necessario per il beneficio di tutti“. RIA Novosti ha osservato nella notizia che “Dopo Maidan 2014, l’economia ucraina è in declino. Kyiv cerca di attuare riforme economiche, prendendo prestiti dal Fondo monetario internazionale, che cambia il benessere dei cittadini: le tasse sui servizi pubblici sono in aumento, mentre i salari e le prestazioni sociali rimangono bassi“. Allo stesso tempo, i media russi non dicono il motivo dell’interruzione parziale delle relazioni commerciali con la Russia, non indicano la guerra nel Donbas e l’annessione della Crimea come una delle ragioni della situazione economica del paese.

Sulle dichiarazioni di Chervonenko hanno anche scritto Украина.ру, ТРК “Звезда”, “Публичные люди”, “Антифашист”, Газета.ру, 5-tv.ru, “News Front”, “РЕН ТВ”, “Русская весна” e molti altri.

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Come riportato dal Business Club agrario ucraino alla fine di gennaio 2019, “dal 21 gennaio l’Ucraina ha completato le quote per le esportazioni esenti da dazi verso l’UE di miele, vino e succo di mela, nonché le quote principali e aggiuntive per il mais. Nonostante l’esaurimento delle quote duty-free, l’esportazione di questi prodotti continuerà in futuro“. Inoltre, l’elenco dei prodotti per i quali l’Ucraina dispone di contingenti tariffari per le esportazioni verso l’UE è molto più lungo, pertanto, non si può affermare che le quote siano già state esaurite entro gennaio – sono state completate solo per alcune categorie.

 

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Nel Ministero delle Politiche agrarie dell’Ucraina rilevano che nel 2018 sono state aperte ulteriori preferenze commerciali sul mercato europeo per miele, succo d’uva, pomodori elaborati, semole d’orzo, farina e avena. “Inoltre, sono in costante espansione una serie di altre preferenze di licenza”, afferma il vice capo del Ministero delle politiche agrarie, Maksym Martyniuk.

Sempre nel 2018, il commercio estero di beni agroindustriali tra l’Ucraina ed i paesi dell’UE è aumentato dell’11,4% rispetto al 2017 e ha raggiunto $9 miliardi.

 

 

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Inoltre, cresce anche il commercio dell’Ucraina con altri paesi, con cui vi sono nuovi accordi. Ad esempio, nei primi 11 mesi del 2018, il fatturato commerciale di Ucraina e Cina è stato pari a $8,82 miliardi, ovvero $1,1 miliardi in più rispetto all’intero 2017.

All’inizio del 2019, è stato firmato un accordo di libero scambio con Israele. A seguito della firma del contratto, le esportazioni ucraine verso questo paese cresceranno di almeno $63,5 milioni, secondo Roksolana Pidlasa, il consigliere del ministro dello Sviluppo economico e del commercio dell’Ucraina.

Anche la graduale ripresa dell’economia ucraina è rilevata nell’Unione europea. Così, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha detto in un’intervista a “Evropeiskaia Pravda” che “è già evidente che l’economia ucraina inizia a riprendersi. L’anno scorso il tasso di crescita del PIL era del 2,5%, prevediamo un’accelerazione al 3,5% nel prossimo anno”.