La lingua russa è stata proibita a Leopoli” – il 19 settembre i media propagandistici erano pieni di titoli del genere. La ragione dell’indignazione nei media russi è stata la decisione del Consiglio regionale di Leopoli di una moratoria temporanea sull’uso dei prodotti culturali russi. I media russi hanno immediatamente utilizzato la notizia e l’hanno pubblicata nel Top: “Banderivtsi” e “separatisti” opprimono nuovamente i russofoni, la popolazione locale è “in pericolo”.

 

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Contro la decisione dei deputati di Leopoli hanno cominciato a parlare giornalisti russi, politologi, esperti di diversi livelli e persino uomini politici e deputati della Duma di Stato, che non non hanno nulla a che fare con la politica interna dell’Ucraina. La nuova “legge” di Leopoli, come e’ stata soprannominata dai media russi, in Russia è stata definita come “oscurantismo” ed hanno anche iniziato a pensare come un paese vicino può rispondere alle azioni dei parlamentari della regione di Leopoli.

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Alcuni media russi hanno cercato di giustificare in qualche modo le azioni dei deputati di Leopoli ed hanno scritto che quasi la metà dei parlamentari alla sessione “hanno cercato di opporsi” al divieto ed hanno votato contro. I propagandisti hanno detto che 43 deputati non avevano sostenuto la moratoria contro 57, che avevano votato per. Non e’ specificato da dove proviene questo numero strano nei media russi. In effetti, hanno partecipato alle votazioni solo 61 deputati della regione, di cui 57 hanno votato per, nessuno ha votato contro, e nessuno si è astenuto. Solo quattro persone non hanno votato. Tutti questi dati possono essere reperiti facilmente sul sito ufficiale del Consiglio regionale di Leopoli, inoltre, sono pubblicate le liste nominative dei risultati delle votazioni.

L’applicazione sul sito del Consiglio regionale di Leopoli

La decisione adottata non è una legge, è una moratoria sul divieto dell’uso del contenuto culturale russo. Inoltre, è temporanea e sara’ valida nella regione di Leopoli fino alla fine dell’occupazione dei territori ucraini da parte della Russia. Nel Consiglio regionale di Leopoli hanno spiegato all’edizione Dpa che la moratoria è una raccomandazione e non è obbligatoria o legislativa, come sostengono i propagandisti.

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Per quanto riguarda la moratoria stessa, qui si tratta di un possibile divieto di prodotti audiovisivi nei centri di intrattenimento della regione di Leopoli. Un appello simile è già stato fatto nella sessione del 17 aprile. I deputati locali lo spiegano con la necessità di “evitare l’escalation della tensione e superare le conseguenze della russificazione prolungata del linguaggio“. Per lavorare con le persone giuridiche e privati, i deputati hanno proposto la creazione di un gruppo interdipartimentale speciale ed alle amministrazioni distrettuali viene raccomandato di prendere le stesse decisioni. Nei progetti dei parlamentari della regione di Leopoli vi è di fare una richiesta al Parlamento ucraino di modificare la legislazione.