Si tratta di una colonna pubblicata su Mysl Polska, un sito web che dimostra con regolarità il suo sostegno alla Russia pubblicando fake e disinformazione. Poiché la Polonia confina sia con la Russia che con la Bielorussia, non solo sta aiutando attivamente l’Ucraina nella sua guerra contro la Russia, ma sta anche modernizzando e potenziando le proprie forze armate.

I mass media russi stanno diffondendo il messaggio che, in conseguenza al fatto che l’Ucraina avrebbe già perso la guerra contro la Russia, la Polonia si starebbe preparando alla guerra. A conferma di questo “fatto”, l’agit-prop fa riferimento a un articolo del sito polacco Mysl Polska

“L’acquisizione da parte delle autorità polacche di un gran numero di armi offensive indica che Varsavia si sta preparando alla guerra sullo sfondo della completa sconfitta di Kiev”, scrive il sito propagandistico Gazeta.ru.

Screenshot: gazeta.ru

La fonte di questa asserzione è la colonna di Eugeniusz Zinkevich sul sito Mysl Polska: “Zinkevich: a quando la guerra?”. Zinkiewicz non offre alcun fondamento alle sue conclusioni. Ma sostiene attivamente varie narrazioni in linea con la propaganda russa; ad esempio, che l’Ucraina è destinata a una “sconfitta totale”, che gli armamenti occidentali sono in pessimo stato e che la “strategia della NATO” non è adatta agli ucraini. 

L’autore scrive inoltre che “Sulla base dell’elenco pubblicato degli acquisti di armi, per tipologia e quantità, ho la schiacciante impressione che ci stiamo preparando alla guerra. Da qui la mia domanda: “A quando la guerra?”. 

Si tratta quindi di una mera impressione, dell’opinione personale dell’autore che non ha reale fondamento. 

Vale la pena notare che lo stesso sito web Mysl Polska è considerato una marginale pubblicazione filorussa che è stata ripetutamente pizzicata a diffondere disinformazione e fake news. Ad esempio, StopFake ha scritto di questo sito informativo nell’articolo Fake: molti rifugiati ucraini emigrati vedono la Polonia come una “mucca da mungere” – media polacchi.

Se analizziamo il processo di acquisizione di armi polacco, la principale conclusione che emerge è che il volume degli acquisti è una conseguenza dell’aggressione russa e della sua prossimità alla Russia e alla Bielorussia che, dopo aver scatenato la guerra con l’Ucraina, hanno mostrato la loro vera postura nei confronti del diritto internazionale e del rispetto dei confini degli altri Paesi. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato, durante l’incontro con il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, che la Polonia ha aumentato la spesa per la difesa al 4% del PIL e che il Paese vuole diventare la spina dorsale della sicurezza europea creando l’esercito più potente in Europa. 

“La Polonia vuole creare l’esercito più forte d’Europa. Per questo vogliamo collaborare con l’industria di difesa più avanzata del mondo, quella americana. La Polonia ritiene che solo una forte alleanza transatlantica sia la risposta allo spettro imperialista, colonialista e nazionalista; di tutti gli imperialismi, non solo di quello russo”, ha dichiarato Morawiecki.

La stragrande maggioranza dei polacchi sostiene tali azioni delle autorità: secondo un sondaggio condotto nella prima metà del 2022, oltre il 76% dei polacchi era favorevole ad azioni volte a rafforzare la capacità dell’esercito nel suo complesso, e in ottobre il 63% dei cittadini erano favorevoli ad aumentarne le dimensioni.

“Ovviamente, questo è il risultato dell’aggressione su larga scala della Russia contro l’Ucraina e di tutte le conseguenze che ne derivano per la Polonia. Si prevede che questo stato di cose continuerà per molto tempo senza variazioni sostanziali, il che è ancora più importante perché molti dei programmi di armamento attualmente in corso di attuazione sono stati pensati a lungo termine”, ha detto l’editore del portale polacco-ucraino polukr.net, Dariusz Materniak, in un’intervista per armyinform.com.ua.

Allo stesso tempo, nessuno sta suggerendo che il rafforzamento degli armamenti polacchi sia in preparazione alla sconfitta dell’Ucraina e all’entrata in guerra. Il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaschak ha infatti precisato lo scopo di tali azioni:

“L’attacco criminale perpetrato dalla Russia e la natura imprevedibile del dittatore Putin, ci impongono di accelerare ulteriormente la modernizzazione. È molto importante per la Polonia migliorare la propria difesa il più rapidamente possibile. Possiamo farlo solo costruendo un esercito forte. Abbastanza forte da dissuadere qualsiasi potenziale aggressore dal decidere di attaccare”.