È l’esercito russo a essere coinvolto in una serie di crimini contro i minori, dal rapimento di bambini ucraini alla loro uccisione. Gli osservatori hanno ritenuto la Russia responsabile della morte di almeno 136 bambini nel corso della guerra in Ucraina nel 2022. Le forze russe hanno inoltre attaccato 480 scuole e ospedali e 91 bambini sono stati usati come scudi umani dagli occupanti.

La Russia continua la sua politica di negazione dei crimini commessi dal suo esercito di occupazione sul territorio ucraino. I media pro-Cremlino hanno inventato un’altro racconto dell’orrore sui “centri di tortura per bambini” che sarebbero stati creati dalle forze armate ucraine. Ecco come i media russi hanno reagito alle audizioni della Commissione di Helsinki al Congresso degli Stati Uniti del 26 luglio. I media russi sostengono che l’esercito di occupazione in Ucraina è impegnato a “salvare i bambini” e a “proteggere i diritti” dei minori ucraini.

Screenshot: tsargrad.tv

Gli osservatori internazionali non riportano alcuna prova sui “centri di tortura per bambini” istituiti dalle forze armate ucraine: si tratta di un’invenzione russa non supportata da alcun dato di fatto. È l’esercito russo a essere coinvolto in una serie di crimini contro i minori, dal rapimento di bambini ucraini alla loro uccisione. Tutte le asserzioni russe sulla “protezione dei diritti dei bambini ucraini” sono infrante dalla realtà dei fatti. Un gran numero di esperti internazionali indipendenti, in rappresentanza di diversi Stati, stanno indagando sugli eventuali crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. 

Un altro falso russo sul fatto che gli ucraini “uccidono” i propri figli è apparso sullo sfondo dell’audizione della Commissione di Helsinki degli Stati Uniti al Congresso del 26 luglio. L’incontro era dedicato al tema della protezione delle donne e dei bambini ucraini dall’aggressione russa e della consegna dei criminali di guerra russi alla giustizia. Secondo la Commissione di Helsinki, i bambini ucraini non soffrono solo di gravi lesioni fisiche, ma anche di gravi traumi psicologici a causa della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.

“Quasi due terzi dei bambini ucraini sono stati sfollati, in migliaia sono stati feriti e in centinaia uccisi. Il governo ucraino ha documentato circa 20.000 casi di bambini trasferiti con la forza in Russia o nei territori ucraini controllati dalla Russia per la russificazione forzata, che è un crimine di guerra secondo la Convenzione di Ginevra e può equivalere a un genocidio. Oltre ai pericoli immediati, gli effetti della guerra sui bambini avranno conseguenze negative durature se non verranno affrontati e risolti. Molti bambini ucraini hanno assistito a violenze inimmaginabili, compresa l’uccisione dei propri genitori o familiari”, sottolinea la sintesi della Commissione di Helsinki.

Durante l’audizione, l’ambasciatrice del Dipartimento di Stato americano per la giustizia penale globale Beth Van Scaak, ha osservato che la Russia sta rapendo migliaia di bambini ucraini e che funzionari a tutti i livelli del governo russo sono coinvolti in questo crimine. Beth Van Scaak ha poi sottolineato che gli sforzi della “vasta rete di processi altamente organizzati” della Russia sono finalizzati alla “rieducazione politica forzata” dei minori ucraini. 

Nel giugno 2023, le Nazioni Unite hanno inserito la Russia nella lista dei Paesi che violano i diritti dei bambini. Nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina, le Nazioni Unite hanno confermato 2.334 gravi violazioni su 1.482 bambini, tra cui 91 bambini vittime di violazioni multiple. Le Nazioni Unite hanno confermato 477 casi di bambini uccisi e 909 casi di bambini mutilati dall’esercito russo. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno anche accertato casi di violenza sessuale da parte degli occupanti su tre ragazze ucraine di età compresa tra i 4 e i 17 anni nelle regioni di Kiev e Chernihiv. Le forze russe avrebbero colpito 480 scuole e ospedali durante la guerra e 91 bambini sono stati usati dalle truppe russe come scudi umani.

Tutti i fatti presentati dagli esperti internazionali non corrispondono in alcun modo alle dichiarazioni della Russia sulla “protezione dei bambini ucraini”.

Il 17 marzo 2023, la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto per il presidente Putin e per il Commissario russo per i “Diritti dei bambini” Lvova-Belova. La CPI ha dichiarato di avere prove conclusive secondo cui Putin e Lvova-Belova sono responsabili del rapimento e della deportazione illegale di bambini ucraini dalle regioni temporaneamente occupate dell’Ucraina.
Inoltre, la Commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite sulla guerra in Ucraina, ha rilevato non solo numerosi fatti documentati di deportazione russa di bambini ucraini, ma anche una serie di crimini di guerra commessi dalla Russia contro i minori ucraini. Secondo l’Ufficio Informativo Nazionale, al 29 luglio i russi hanno ucciso 498 bambini ucraini, ne hanno feriti altri 1.078, mentre 13 bambini hanno subito abusi sessuali da parte degli occupanti. Inoltre, i russi hanno deportato 19.546 bambini ucraini di cui è stato possibile accertarne l’identità. Tuttavia, l’Ufficio Informativo sottolinea che il reale numero di bambini rapiti è decine di volte più alto: la Russia ha portato via con la forza circa 744.000 bambini ucraini.