Fake: «Nаftogaz» ha perso la causa contro «Gazprom» all’UE

Alcuni media russi hanno diffuso articoli secondo cui la società ucraina “Naftogaz” ha perso la causa contro la società russa “Gazprom”. Proprio con tali titoli sono uscite le notizie sulle risorse russe «Украина.ру»,  «РИА Новости Украина», ed anche ucraine «Обозреватель», «Корреспондент» e molti altri media.

 

I media hanno manipolato il titolo, riportando che Naftogaz ha perso la causa con Gazprom. Prima di tutto, la società “Naftogaz” ha intentato una causa non contro Gazprom, ma sulla decisione della Comissione europea,  in cui “Gazprom” è stata autorizzata ad aumentare l’uso del gasdotto Opal. Il secondo, il processo giudiziario della causa non è stato celebrato. Nel documento, pubblicato sul sito  della Corte Europea, si tratta di un rifiuto di accettare la richiesta della società ucraina.

“L’azione è stata respinta in quanto è inaccettabile”, si tratta nel documento.

Il servizio stampa di “Naftogaz” ha anche confermato che si tratta di un rifiuto dell’ammissione del ricorso e non “della perdita nei confronti di Gazprom”, come scrivono i media russi e ucraini.

” il 9 marzo 2018 la Corte generale dell’UE ha respinto per i motivi di inaccettabilità una causa contro la Commissione europea con la richiesta di revocare la decisione del 28 ottobre 2016. La corte ha concluso che, tra le altre cose, la decisione della CE sulla liberalizzazione del gasdotto OPAL da alcune norme del Terzo pacchetto di energia non era definitiva, ma era soggetta ad implementazione al livello nazionale e quindi non è soggetta a contestazione in questo tribunale — hanno comunicato nella società.    

 

Nel mese di marzo 2017 Naftogaz ha intentato un’azione legale presso la Corte generale della Corte europea di giustizia. La società ha annunciato la necessità di annullare la decisione della Commissione europea sull’ampliamento dell’accesso di Gazprom al gasdotto OPAL. Nella società hanno assicurato che le decisioni della Commissione europea senza consulenza con l’Ucraina   violano l’articolo 274 dell’Accordo di associazione tra l’Ucraina e l’UE, nonché gli obblighi dell’UE in virtù di una serie dei trattati internazionali.