L’11 ottobre molti media ucraini hanno scritto che all’АPСЕ (Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa) è stata adottata una risoluzione sull’abolizione delle sanzioni politiche contro la Federazione Russa. Tuttavia, dalla lettura dello stesso testo della risoluzione si evince che nessuno ha annullato le “sanzioni” e l’АPСЕ ha espresso solo il rammarico in relazione alla decisione della Federazione Russa di non pagare le tasse sino a che alla Russia “completamente e incondizionatamente” sarà restituita la possibilità di partecipazione di tutti gli organi di АPСЕ.

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Alcuni media russi sono andati oltre i media ucraini ed hanno dichiarato che “АPСЕ ha respinto tutte le proposte anti-russe di Kiev, le sanzioni politiche saranno revocate”. Tuttavia, questo non è vero, perché due emendamenti proposti dalla delegazione ucraina sono stati approvati.

 

videata «Южный Федеральный»

 

La notizie manipolate sono state diffuseФактыУНИАНКомсомольская правдаПодробностиПравда.руЮжный Федеральный ed altri.

 

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Innanzitutto vediamo dove la risoluzione menziona le sanzioni“. Al paragrafo 12 viene scritto quanto segue:

A questo proposito, attualmente c’è una incoerenza nella composizione dei due organi statutari: dopo l’annessione illegale della Crimea da parte della Federazione Russa e dopo l’adozione da parte dell’Assemblea delle sanzioni contro la delegazione parlamentare russa, uno degli stati membri del Consiglio d’Europa per tre anni, la Federazione Russa, ha partecipato ed è stata rappresentata solo in un organo statutario della nostra organizzazione al comitato dei Ministri, mentre non partecipava all’Assemblea. L’Assemblea si rammarica che la Federazione Russa ha risposto a questa situazione con una dichiarazione del 30 giugno 2017 e ha deciso di smettere di pagare i suoi contributi al bilancio del Consiglio d’Europa nel 2017, fino al completo e incondizionato ripristino dei poteri della delegazione in Assemblea federale dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa”.

paragrafo 12 della risoluzione di APCE dell’ 11 ottobre 2017

Bisogna notare che non sono stati approvati i due emendamenti proposti dalla delegazione ucraina: il primo riguardava il fatto che tale decisione della Russia è un ricatto e questo è inaccettabile, il secondo ha indicato le violazioni da parte della Russia degli obblighi assunti a norma dello statuto del Consiglio d’Europa.

L’osservatore politico e il blogger Aleksey Minakov, esaminando il testo della risoluzione, ha inoltre notato quanto segue:

“L’unica altra indicazione nella risoluzione sul ritorno ipotetico della delegazione russa in un futuro indefinito è “avviare una procedura volta ad armonizzare le regole di partecipazione e di rappresentanza e gli obblighi dei paesi membri in entrambi gli organi statutari” (paragrafo 4.2).

(англ. — .»..to engage in a procedure aimed at harmonising jointly the rules governing participation and representation, and responsibilities of member States in both statutory organs, while fully respecting the latters’ autonomy»).

Ha aggiunto inoltre: “Ma per una potenziale armonizzazione c’è una condizione che i membri   dell’APCE devono essere rappresentati nella stretta conformità alle risoluzioni vigenti di APCE “.  Anche se quasi tutti gli emendamenti ucraini sono stati respinti, l’emendamento a questa condizione è passato con successo. Ciò significa che non ci sarà alcuna armonizzazione compreso il ritorno della delegazione russa all’APCE, se sono state adottate risoluzioni sulla privazione del diritto del voto della Russia in APCE “.

 Più avanti nella risoluzione non si menzionano né le sanzioni, né la Federazione Russa.

Al testo della risoluzione sono stati adottati due emendamenti proposti dalla delegazione ucraina: il primo riguardava la “rigorosa conformità con le vigenti risoluzioni dell’APCE ” di tutti i membri dell’Assemblea e del Comitato dei Ministri; il secondo emendamento riguardava gli “obblighi” dei membri del Consiglio d’Europa nel contesto della preparazione del prossimo Vertice.

I media sia ucraini che russi in questa notizia citano il materiale di “Европейской правды”, tuttavia nel materiale non si parla che la risoluzione stessa abolisce già le restrizioni e le sanzioni politiche, ovvero la norma “di armonizzazione delle regole di partecipazione e di rappresentanza degli stati membri in entrambi gli organi statutari” “la norma dovrebbe proibire all’APCE di prorogare le restrizioni rispetto alla Federazione Russia senza il consenso dei paesi membri”.

“Еuropravda” conclude “che questo mette in discussione l’adozione delle sanzioni nell’APCE contro la FR“.

 

 

videata «Европейской правды»

 

Considerando che è stato adottato un emendamento sull’attuazione obbligatoria delle risoluzioni vigenti e che la risoluzione sulle sanzioni contro la Federazione russa si basa sul fatto dell’occupazione della Crimea e dell’aggressione contro l’Ucraina, le sanzioni senza l’applicazione di queste norme non possono essere revocate.

Ioltre, in Facebook questa situazione è stata commentata all’APCE da Vladimir Aryev, un membro della delegazione ucraina, definendo questa risoluzione “spiacevole” per l’Ucraina e una che “in teoria può aprire o non può aprire la strada ai cambiamenti del regolamento per il ritorno della Federazione Russa, “. Ha anche sottolineato che una tale regola è passata perché è “generale“, ma se “in futuro ai delegati sarà proposto ad approvare un meccanismo che diventerà una vera e propria road map per il ritorno inappellabile della Federazione Russa, questo fatto sarà percepito in maniera assolutamente diversa nell’APCE “.

 

 

 

 

L’Ambasciatore ucraino e il Rappresentante permanente al Consiglio d’Europa, Dmitry Kuleba ha scritto le sue spiegazioni per ciò che stava succedendo: “C’è il desiderio di far ritornare i russi all’APCE, ma non c’è la garanzia del loro ritorno. La linea rossa è gennaio 2018. Tutto ciò che accade prima di questo è un gioco, ma non i risultati del gioco. La probabilità di ritorno è uguale alla probabilità di non ritorno

Il diplomatico ha osservato che la parte ucraina non accetta i compromessi sulla questione e che è stato adottato l’emendamento in merito all’attuazione delle risoluzioni vigenti.

 

Кроме этого 11 октября 2017 г. в ПАСЕ выступил Президент Украины Петр Порошенко.