La notizia secondo cui il Papa avrebbe chiesto alle autorità ucraine di rilasciare il vicario della Lavra di Kiev-Pechersk è priva di fondamento. Al momento, non esiste alcuna dichiarazione di questo tipo in nessuna delle fonti informative ufficiali del Vaticano.

I canali Telegram di propaganda e alcuni mass media hanno diffuso la notizia che il Papa avrebbe invitato le autorità ucraine a rilasciare il metropolita Pavlo di Vyshgorod e Chernobyl, vicario della Lavra di Kiev-Pechersk.

Alcuni mass media russi sottolineano che il pontefice avrebbe fatto questa dichiarazione durante una conversazione personale con il presidente dell’Unione mondiale dei vecchi credenti, Leonid Sevastyanov.

Screenshot: t.me/spletnicca

Leonid Sevastyanov ha più volte rilasciato dichiarazioni ai media russi, riferendosi alle sue conversazioni personali con il pontefice. Così, a maggio 2023, ha diffuso informazioni secondo cui il pontefice avrebbe esortato l’Ucraina ad abbandonare la controffensiva, a febbraio 2023 a parlato dell’intenzione del pontefice di visitare la Russia orientale, in particolare il parco nazionale “Terra del Leopardo”, e a giugno 2023 ha accennato ai piani del Papa di visitare Mosca nel prossimo futuro. Il metropolita Antonio (Sevryuk) di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, ha dichiarato ai media russi che le informazioni sulla visita del pontefice a Mosca sono prive di fondamento. Ha riferito che in nessuno degli incontri che il metropolita ha avuto in Vaticano è stata discussa una visita del Papa in Russia. Anche le altre dichiarazioni di Sevastyanov non hanno trovato conferma. Gli stessi mezzi di propaganda russi trattano le dichiarazioni di Leonid Sevastyanov con grandi riserve, accusandolo anche più volte di diffondere informazioni non veritiere.

Nessuna delle fonti informative ufficiali del Vaticano (sito web, account Twitter ufficiale di Papa Francesco o del Vaticano) riporta alcuna informazione sul fatto che il pontefice avrebbe invitato le autorità ucraine a rilasciare il metropolita Pavlo di Vyshgorod e Chernobyl, vicario della Lavra di Kiev-Pechersk. Inoltre, sul sito web del Vaticano, nella sezione dedicata all’agenda vaticana, non risulta che il Papa abbia avuto incontri con il presidente dell’Unione mondiale dei vecchi credenti, Leonid Sevastyanov, nel 2023.

Ricordiamo che il Servizio di sicurezza ucraino ha accusato Pavel Lebed di incitare alla discordia religiosa (articolo 161 del Codice penale ucraino), nonché di giustificare o negare l’aggressione armata della Russia contro l’Ucraina (articolo 436-2 del Codice penale ucraino). L’Ufficio del Procuratore religioso di Kiev riferisce che, secondo la perizia condotta, Lebed ha incitato alla discordia nazionale, regionale e religiosa con le sue dichiarazioni esternate nelle conversazioni telefoniche con i credenti. Attualmente, il Metropolita Pavlo della Chiesa ortodossa ucraina (MP) è in custodia.

La Santa Sede non ha commentato l’arresto del metropolita della COU (Chiesa Ortodossa Ucraina). Tuttavia, nel marzo 2023, il pontefice ha invitato Russia e Ucraina alla tolleranza religiosa e al rispetto dei luoghi di culto. “Penso alle sorelle ortodosse di Kiev e chiedo alle parti in guerra di rispettare i santuari religiosi. Le persone che si sono dedicate alla preghiera sono la spina dorsale del popolo di Dio, di qualsiasi denominazione esse siano. Esorto tutti a proseguire con fede e fedeltà il cammino quaresimale, affidandovi alla costante protezione della Beata Vergine Maria. A Lei, Consolatrice dei sofferenti e Regina della Pace, affidiamo il martoriato popolo ucraino”, ha detto il Papa. 

In precedenza, i giornalisti di StopFake hanno smentito le notizie manipolatorie che citano una pubblicazione di Foreign Affairs secondo cui Papa Francesco avrebbe “sostenuto la posizione della Russia” sull’Ucraina.