Zero risultati per Ucraina, il Donbas come Srebrenica e Putin è il vincitore. E’ un sunto conciso delle risposte dei media russi all’incontro Ucraina-Russia, mediato da Francia e Germania, che ha avuto luogo a Parigi il 9 dicembre.

Generalmente i media russi hanno interpretato l’incontro di Parigi come un qualcosa di positivo per la Russia, neutrale o negativo per il Donbas e una sconfitta per l’Ucraina. Continuando sulla narrativa che la guerra ad est è una guerra civile e un conflitto puramente interno, i media russi hanno scritto che l’Ucraina ha molti compiti da fare.

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L’Ucraina potrebbe aver fatto delle promesse a Parigi, ma non ha alcuna intenzione di mantenerle e la situazione è solo una continuazione delle politiche di Poroshenko. Così riassume Lenta.ru.

Il presunto successo russo all’incontro di Parigi è che il mondo ha finalmente visto che l’Ucraina non ha intenzione di attenersi agli accordi di Minsk volti a porre fine al conflitto Russia-Ucraina rivendicato da Vesti.

Nel frattempo la TASS ha scritto che Zelensky ha annunciato categoricamente di non essere d’accordo con gli accordi di Minsk e Kiev non si concentra sul porre fine al conflitto, ma piuttosto sul congelarlo.

La televisione di stato russa ha riportato che le chiavi della pace in Ucraina sono nelle mani di Putin mentre il giornale Vzglyad ha scritto che Angela Merkel ha considerato Putin come il vincitore del vertice e, miracolosamente, solo un giornalista russo l’ha effettivamente sentita dire questo.

I media russi hanno anche parlato dell’inesperienza e della mancanza di professionalità del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accusandolo di essere ostaggio dall’opinione dei nazionalisti.

Zelensky ha appreso quali sono gli accordi di Minsk solo durante questo vertice. Alcuni analisti politici russi e Ukraina.ru hanno dichiarato che un asino che guarda il suo riflesso in una pozzanghera sembrerebbe più ottimista di quanto Zelensky abbia fatto durante la conferenza stampa finale della riunione. Altri hanno paragonato Zelensky a un pallone da calcio, che ha un ruolo passivo, hanno condotto “analisi” psicologiche del suo comportamento durante la conferenza stampa finale e hanno raggiunto la conclusione che il presidente ucraino ha paura di Putin.

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Even a new boogeyman was launched by none other than Vladimir Putin – if Ukraine regains control of its eastern border with Russia, a second Srebrenica will follow.

The Russian language was not forgotten of course. Russian media relished in the fact that Zelensky often switched to Russian while in Paris and droned on that it was in fact Ukraine’s language law that launched the conflict in eastern Ukraine. Ovviamente la lingua russa non è stata dimenticata. I media russi hanno apprezzato il fatto che Zelensky parlava spesso russo mentre era a Parigi e sostengono che sia stata proprio la legge sulla lingua ucraina a scatenare il conflitto nell’Ucraina orientale.