La Russia ha scatenato una guerra su larga scala contro l’Ucraina, occupando la Crimea e altri territori ucraini; pertanto le basi militari russe situate nella Crimea temporaneamente occupata sono un obiettivo legittimo per le forze armate ucraine. La narrazione secondo cui la Russia sarebbe “in guerra contro la NATO” è da tempo uno dei falsi russi più diffusi e ripetutamente smentito dai giornalisti di StopFake. L’aggressione russa è contrastata dall’Ucraina, non da un “collettivo occidentale”.

“Kiev ha iniziato a minacciare apertamente la Russia”, così hanno reagito i media russi alle parole del consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino, Mykhaylo Podolyak, sull’avvio dei negoziati con i partner occidentali per la fornitura all’Ucraina di missili a lungo raggio. I media pro-Cremlino hanno scritto che “l’Occidente ha iniziato i preparativi per attacchi terroristici in Crimea”, mentre la discussione sul possibile trasferimento di armi pesanti alle forze armate ucraine “dimostra la disponibilità della NATO a impegnarsi in una guerra contro la Russia”. 

Sullo sfondo dei successi dell’esercito russo… Washington è ossessionata dall’idea di cambiare radicalmente il corso della CBO (la cosiddetta Operazione Militare Speciale contro l’Ucraina – ndr)… Washington progetta di realizzare una presa di controllo della Crimea per poi usare questo asso nella manica come principale leva contro il Cremlino”, scrivono i media russi.

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La narrazione secondo cui la Russia sarebbe impegnata “in una guerra contro la NATO” è uno dei falsi russi più diffusi, ripetutamente smentito dai giornalisti di StopFake

La disinformazione dei media russi sui “preparativi per attacchi terroristici in Crimea” si basa su una dichiarazione del consigliere dell’ufficio presidenziale Mikhail Podolyak. Il 28 gennaio, Podolyak ha dichiarato che l’Ucraina ha avviato colloqui con i partner occidentali sulla possibilità di trasferire missili a lungo raggio alle forze armate ucraine. Secondo il consigliere presidenziale, l’Ucraina ha bisogno dell’aviazione per coprire i veicoli blindati e le truppe. I missili a lungo raggio sono invece necessari per distruggere i depositi della logistica russa. 

In Crimea ci sono più di 100 basi logistiche con caratteristiche diverse tra loro. Naturalmente, devono essere distrutte. Altrimenti, i gruppi (russi – ndr) di Zaporizhzhya, Donetsk e Luhansk potranno mantenere una significativa capacità di fuoco. Non credo che qualcuno coinvolto nella guerra non sia in grado di capirlo”, ha detto Podolyak.

È stata questa citazione di Mikhail Podolyak che i media russi hanno manipolato per fare disinformazione. Infatti, non si è parlato di “attacchi terroristici” in Crimea: Podolyak ha sostenuto che l’Ucraina avrebbe dovuto attaccare i contingenti di truppe degli occupanti e i loro arsenali. Vale la pena sottolineare che la Crimea, temporaneamente occupata dalla Russia, è un territorio ucraino riconosciuto a livello internazionale. Pertanto, eventuali attacchi alle basi militari russe situate nella penisola ucraina sono un legittimo ingaggio per le forze armate ucraine. 

I rappresentanti statunitensi, così come gli altri partner ucraini, hanno ripetutamente sottolineato che l’Ucraina, sul suo suolo sovrano, può utilizzare contro l’aggressione russa qualsiasi tipo di autodifesa a disposizione delle sue forze armate. Gli attacchi agli occupanti russi in Crimea non sono diversi da un attacco agli invasori nella regione di Donetsk o in qualsiasi altro luogo sul suolo ucraino. Entrambe le regioni sono terre ucraine temporaneamente occupate che saranno liberate dall’occupazione russa.

L’Ucraina, in un ipotetico attacco alle basi militari dell’occupante in Crimea, non violerebbe alcun trattato internazionale. A differenza della Russia, che con la sua invasione ingiustificata continua a violare il diritto internazionale e tutta una serie di accordi internazionali inerenti la sicurezza tra le nazioni. Tra i trattati violati dal Cremlino ci sono la Carta delle Nazioni Unite, l’Atto finale di Helsinki e la Carta di Parigi, atti che garantiscono l’uguaglianza sovrana e l’integrità territoriale degli Stati. La Russia sta inoltre violando le Convenzioni di Ginevra e i loro Protocolli aggiuntivi: i princìpi fondamentali della guerra.