Ci riferiamo a un nuovo tipo di sanzioni atte alla confisca di beni di proprietà di russi, bielorussi e cittadini di altri paesi che rappresentano una significativa minaccia alla sicurezza nazionale, alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, o che contribuiscono a tali azioni. Questa misura severa sarà applicata solo durante il periodo della legge marziale.

L’agitprop russo “Tsargrad.ty” ha interpretato a suo piacimento una nuova legge che sarà presto firmata dal presidente Volodymyr Zelensky. Si tratta di una disposizione volta ad aumentare l’efficacia delle sanzioni attuate contro il patrimonio di specifiche persone, ma, nella traduzione dell’agitprop russo, questa è stata mistificata nella “legalizzazione della rapina ai sostenitori della Russia”.

L’agitprop infatti, assicura che saranno confiscate le proprietà di tutti coloro che simpatizzano per la Russia, asserendo che questa legge “ha ufficialmente legalizzato ciò che i terroristici difensori e battaglioni nazionali ucraini stanno facendo fin dall’inizio dell’operazione speciale russa in Ucraina”. Sono queste, in sostanza, le conclusioni della propaganda di “Tsargrad”.

Ciò che la propaganda russa definisce “rapina” non è un nuovo tipo di sanzione per colpire indistintamente i sostenitori della Russia, ma specificamente disegnata contro coloro che minacciano la sicurezza nazionale e l’integrità territoriale dell’Ucraina. 

La nuova legge, che deve ancora essere firmata dal presidente ucraino, modifica alcune leggi per migliorare l’efficacia delle sanzioni.

La legge si applicherà alle persone, sia fisiche che giuridiche, che con le loro azioni pongono una minaccia  alla sicurezza nazionale, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, e rimarrà in vigore solo per la durata della legge marziale nel Paese.

Il documento elenca le potenziali cause per l’applicazione delle sanzioni, tra cui: creare un danno significativo alla sicurezza nazionale, alla sovranità o all’integrità territoriale dell’Ucraina; contribuire all’aggressione armata contro l’Ucraina, all’occupazione o annessione di suoi territori; il finanziamento o il supporto logistico alle attività dello Stato che attua un’aggressione armata contro l’Ucraina; il supporto mediatico mediante incitamento all’aggressione armata e al genocidio; la giustificazione di azioni che − secondo il diritto internazionale − sono ascrivibili a crimine di guerra, genocidio, incitamento all’odio nei confronti del popolo ucraino.

“La gravità, la portata, l’acutezza e la tendenza catastrofica dell’evolversi della situazione umanitaria e di sicurezza in Ucraina e nel mondo derivanti dall’aggressione armata della Federazione Russa, giustificano le misure proposte”, afferma la nota esplicativa al disegno di legge.

Spiega Tetyana Khutor dell’Istituto di Idee Legislative, in un articolo per Economic Pravda, che gli ucraini non saranno soggetti al meccanismo di confisca, tranne nei casi in cui i cittadini ucraini siano coinvolti in attività terroristiche o le società ucraine siano di proprietà di entità sanzionate, anche solo parzialmente.

L’esperta specifica anche le categorie di persone soggette alla confisca di beni, che sono:

•   appartenenti alla leadership politica russa o all’apparato statale russo

•   militari e coloro i quali abbiano partecipato personalmente o fornito assistenza all’aggressione armata (compresi i rappresentanti delle amministrazioni di occupazione e organi governativi autoproclamati)

•   coloro che abbiano espresso la loro intenzione e disponibilità a usare il loro esercito per facilitare l’aggressione armata, abbiano dato in disponibilità alla Federazione Russa il proprio territorio o infrastrutture civili o militari, per il dispiegamento del suo esercito e dei rifornimenti necessari all’aggressione, abbiano permesso all’esercito russo di attraversare il suo confine con l’Ucraina (per esempio alcuni bielorussi)

•   “Grandi business”: società che nell’ultimo anno abbiano versato le tasse al bilancio della Federazione Russa per un importo superiore a 40 milioni di UAH (grivnie ucraine, corrispondenti a 170 milioni di rubli). Per gli individui tale importo deve essere superiore a 3 milioni di UAH (12,8 milioni di rubli)

•   filantropi e donatori che abbiano trasferito donazioni per più di 750 mila UAH (3,2 milioni di rubli) ad autorità statali o all’amministrazione militare della Federazione Russa, a persone giuridiche o a persone sanzionate.

•   acquirenti di titoli di stato della Federazione Russa. L’importo minimo di titoli acquistati su cui sarà calcolato il sostegno indiretto al la guerra contro l’Ucraina è di 3 milioni di UAH (12,8 milioni di rubli) all’anno

•   propagandisti di qualsiasi canale televisivo statale o canale Telegram che incoraggino pubblicamente − o neghino − l’aggressione armata contro l’Ucraina; giustifichino le azioni che secondo il diritto internazionale si configurano come crimini di guerra o crimini contro l’umanità; esaltino chi ha commesso aggressione armata contro l’Ucraina; l’esercito e i mercenari della Federazione Russa e i rappresentanti delle amministrazioni d’occupazione; chi sostenga la politica della Federazione Russa in merito al non riconoscimento del diritto del popolo ucraino all’autoidentificazione e all’autodeterminazione; inciti all’odio verso il popolo ucraino, la sua cultura, la lingua o l’identità nazionale

L’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione aggiorna periodicamente gli elenchi delle persone e delle imprese coinvolte nella guerra. Sul portale “War & Sanctions” infatti, si può verificare quali siano già state sanzionate e quali Paesi hanno imposto il maggior numero di sanzioni a individui e ad aziende che danno una mano al regime russo. Ad oggi in queste liste sono presenti 11.141 persone fisiche e 2.976 persone giuridiche.