La dichiarazione del viceministro ucraino dell’Energia Mykola Kolesnyk, si riferisce alla creazione di livello minimo di riserve di petrolio e prodotti di raffinazione, come richiesto da uno dei requisiti per l’adesione dell’Ucraina alla UE. Sergey Kuyun, direttore dell’A-95 Consulting Group, ha affermato che la riserva di carburante di 30 giorni è un ottimo indicatore: le stesse riserve di carburante che l’Ucraina aveva prima dell’invasione russa su larga scala dell’Ucraina. L’esperto ha anche assicurato che al momento non c’è e non è prevista alcuna carenza di carburante in Ucraina: dall’inizio dell’anno l’Ucraina ha registrato un surplus ininterrotto di tutti i tipi di carburante, tanto che i prezzi dei carburanti continuano a scendere.

I media russi stanno diffondendo la notizia che l’Ucraina avrebbe una “riserva di carburante criticamente bassa” e che in conseguenza a ciò nel Paese si è scatenato il “panico”. Tale carenza di carburante sarebbe stata annunciata dal viceministro dell’Energia dell’Ucraina Mykola Kolesnik, il quale, avrebbe riferito che al momento il paese viene rifornito di carburante per non più di 30 giorni. Alcuni media russi hanno persino scritto che la “acuta carenza di carburante” sarebbe dovuta a una diminuzione delle forniture di carburante al Paese.

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Il 15 maggio, la Commissione parlamentare per l’energia, l’edilizia abitativa e i servizi comunali ha tenuto una tavola rotonda dedicata a “Proposte legislative sulla formazione di scorte minime di petrolio e prodotti petroliferi in Ucraina”, durante la quale è stato discusso anche il progetto di legge n. 9024 (“Progetto di legge sulle scorte minime di petrolio e prodotti petroliferi”). Durante la discussione, il viceministro ucraino dell’Energia Mykola Kolesnyk ha dichiarato che è importante creare e mantenere una  riserva minima di petrolio e prodotti derivati (RMPPD) in Ucraina, soprattutto durante la guerra russa contro l’Ucraina. 

“La creazione di un livello minimo di scorte di petrolio e prodotti petroliferi è un’altra risposta alla sfida che la guerra ha posto al Paese. Oggi, in caso di interruzione delle forniture di petrolio e prodotti petroliferi, il Paese sarà in grado di soddisfare la domanda interna per non più di 10-30 giorni con la produzione domestica e le proprie riserve. Questo è criticamente insufficiente, data l’insidiosità del nemico con cui abbiamo a che fare, non possiamo escludere il rischio di un altro tentativo di privarci del carburante”, ha dichiarato il vice ministro dell’Energia.

Questa citazione è diventata la base per numerose manipolazioni. In realtà, Mykola Kolesnik non ha detto che in Ucraina si sta “verificando un’acuta carenza di carburante”. Il punto, semmai, è che con un eventuale blocco totale delle forniture, il Paese avrà a disposizione carburante per 30 giorni. Inoltre, questa dichiarazione è stata fatta nel contesto della necessità di creare uno stock strategico di petrolio e prodotti petroliferi derivati, il cui scopo è quello di obbligare legalmente i commercianti a mantenere una certa riserva, a seconda del loro fatturato. Il fatto è che la creazione del RMPPD è un obbligo dell’Ucraina ai sensi della Direttiva 2009/119/CE del Consiglio dell’Unione Europea, un documento che obbliga gli Stati membri a detenere scorte minime prontamente disponibili di petrolio e prodotti petroliferi derivati dalla raffinazione pari alle loro importazioni nette per 90 giorni, oppure a 61 giorni di consumo interno giornaliero medio in caso di emergenza. 

Il presidente della Commissione per l’energia e i servizi pubblici, il deputato Andriy Gerus, ha sottolineato che la formazione di scorte minime di petrolio e prodotti petroliferi è una prassi europea. “Il principio prevede che siano gli stessi produttori e gestori di carburanti a formare gradualmente le scorte minime di petrolio e prodotti petroliferi di cui l’Ucraina ha bisogno”, ha dichiarato Gerus.

Dopo che i canali propagandistici di Telegram hanno iniziato a diffondere massicciamente disinformazione su una “carenza acuta” di carburante in Ucraina, Serhiy Kuyun, direttore di A-95 Consulting Group che fornisce servizi agli operatori del mercato energetico ucraino, ha dichiarato che al momento in Ucraina non è prevista alcuna carenza di carburante. 

“Una fornitura di 30 giorni è molto. Anche se non arrivasse una sola goccia di carburante, guideremmo ancora per un mese. È molto.. Nel periodo prebellico era considerata una riserva più che normale. Il Ministero dell’Energia non ha parlato di riserve basse, ma i media hanno già distorto la notizia. Per quanto riguarda le riserve di cui parla il Ministero dell’Energia, si parla di “riserve minime”, che è uno dei requisiti per l’adesione alla UE. Dobbiamo crearle. Il progetto di legge è in fase di elaborazione. Il Ministero sta organizzando ampie consultazioni. Ieri ce n’è stata una nella commissione competente della Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino – ndr). Sono state prese in considerazione le sfumature in termini di necessità tra l’Ucraina attualmente in guerra e i Paesi dell’Unione Europea. Si è tenuto conto dell’esperienza dei Paesi stranieri e di confine. Il risultato sarà un documento affidabile. La riserva massima proposta è di 61 giorni. È una riserva strategica. E ne abbiamo già la metà, secondo i calcoli del Ministero dell’Energia”, ha dichiarato Serhiy Kuyun al canale televisivo Kiev24.

Su Facebook, il funzionario ha aggiunto che dall’inizio dell’anno l’Ucraina ha registrato un surplus ininterrotto di tutti i tipi di carburante tale ora i prezzi del carburante sono in calo; ad esempio, nell’ultimo mese il prezzo della benzina è diminuito di 1,5 UAH/l, mentre quello del gasolio di quasi 2,5 UAH/l.

La creazione di una riserva strategica RMPPD, secondo Sergey Kuyun, richiede analisi approfondite: l’adeguato ammontare di questa riserva, dove conservarla, come gestirla. È inoltre necessario tenere conto del fatto che la Russia continua metodicamente a bombardare gli impianti di stoccaggio dei carburanti, quindi non è opportuno immagazzinare la riserva RMPPD in tutti i depositi di carburante.

“Per quanto riguarda il ripetersi di carenze di carburante dovute ad attacchi nemici, dirò questo: credo negli attacchi, ma non nelle carenze. Nell’ultimo anno è stato costituito un sistema di approvvigionamento ampio e di grande capacità, è stata creata un’enorme flotta di autocisterne, sono stati conclusi contratti e tutte le rotte sono state cementate. È impossibile fermarlo”, ha assicurato l’esperto.

In precedenza, i giornalisti di StopFake hanno confutato la disinformazione secondo cui in Ucraina ci sarebbe una carenza di pane, a causa della quale avrebbero iniziato a vendere un “prodotto” fatto da avanzi stantii.