Un caso di misinformation italiana ci arriva direttamente dal quotidiano online Il Post. Nell’articolo pubblicato domenica 29 dicembre riporta infatti “Domenica si è tenuto uno scambio di prigionieri tra Ucraina e ribelli separatisti filorussi, che stanno combattendo una guerra in Ucraina orientale dal 2014. Lo scambio, definito “totale” perché riguarda tutti i prigionieri oggi detenuti dalle due parti”

In realtà, come ben sa chi segue le vicende ucraine, non si è trattato di un accordo “all for all” come prospettato nell’ultimo incontro nel formato Normandia, ma di uno scambio limitato di persone.

Anche l’utilizzo del termine “prigionieri” è fuorviante in quanto per la parte russa erano detenuti “prigionieri ucraini” che nulla avevano a che fare con il conflitto armato (solo 12 soldati) ma erano perlopiù giornalisti, semplici cittadini o attivisti, arrestati in modo arbitrario precedentemente e utilizzati come merce di scambio.

Per la parte ucraina invece sono stati rilasciati diversi soldati ed anche 5 sospettati di essere gli autori materiali della strage del 2014 quando l’ex Presidente Yanukovich ordinò ai reparti “Berkut” di sparare sulla folla. Tali soggetti non avevano partecipato al conflitto ma erano detenuti per altri motivi.

Nel lungo elenco di persone ancora detenute nelle carceri russe per motivi politici, figurano ancora diversi cittadini della Crimea che non sono stati inseriti in questo scambio, più decine di soldati ucraini detenuti in un campo di concentramento nei pressi di Donestk

Per tali motivazioni definire “scambio totale” quanto è avvenuto ieri è perlomeno fuorviante ed errato. Conoscendo la professionalità de Il Post crediamo si tratti di un caso di misinformation e non di un Fake creato artatamente.