Si tratta di un articolo del Corriere della Sera apparso il 28 gennaio 2018. La data è importante perchè la timeline ci dimostra come non vi sia stata alcuna verifica sulla notizia o (nel peggiore dei casi) sia stata fatta ma deliberatamente si sia voluto distorcere la notizia per mettere in cattiva luce l’Ucraina. Conoscendo come lavorano le redazioni dei giornali italiani in questo caso propendiamo per la prima possibilità.

Il titolo “Cacciata dall’autobus perché senza biglietto, muore congelata a 21 anni

La storia di Iryna Dvoretska, 21 anni, voleva andare a trovare la madre in ospedale, ma non aveva i soldi per il bus. L’autista l’ha fatta scendere, nonostante i 20 gradi sottozero

La notizia contiene una verità. Una giovane ragazza di 21 anni, Iryna Dvoretska studentessa della facoltà di medicina, è stata trovata morta assiderata in un bosco dopo che era scesa da un autobus.

Proviamo a ricostruire la storia con gli atti ufficiali della Polizia e le inchieste giornalistiche che hanno ruotato intorno a questo caso. Erano le 4 del mattino dell’otto gennaio e la ragazza dopo una notte in discoteca si stava recando a Olevsk, presumibilmente perchè aveva deciso di andare a trovare la mamma in ospedale.

Ci poniamo subito la domanda su come mai una ragazza alle quattro del mattino in inverno con temperature di meno quindici decide di andare in ospedale a trovare la mamma… Come si vedrà in seguito la mamma non era in fin di vita ed infatti la sorella di Irina era a casa a dormire.

Sui social hanno iniziato a circolare voci su un presunto scontro verbale tra lei e l’autista per il fatto che non avesse i soldi per pagare (in Ucraina non esiste il fenomeno dei “portoghesi”, tutti tranne gli anziani pagano indistintamente. il prezzo della corsa era di 25 UAH, circa 90 centesimi di euro).

Prosegue il Corriere della SeraLa storia la raccontano i media ucraini: alle 4 del mattino Iryna si era svegliata per andare in autobus a trovare la madre ricoverata nell’ospedale di Olevsk, nel nord del Paese. Una volta uscita, aveva preso al volo un bus, ma una volta a bordo si era accorta di non avere abbastanza soldi per comprare il biglietto. Così l’autista l’ha fatta scendere. Nonostante la temperatura segnasse -20.” Questo è un falso perchè nessun giornale ucraino ha scritto che si era svegliata ma tutti riportano che era di ritorno da una serata passata in discoteca.

Ed ancora “così Iryna è uscita di fretta per prendere il primo autobus possibile, e ha dimenticato i soldi a casa” avrebbe detto la sorella secondo il Corriere della Sera, ma come vedremo la sorella ha detto cose completamente differenti.

Ma già il 24 gennaio il sito BBC Ucraina riportava alcuni elementi in più specie per quanto concerne le indagini in corso. A differenza di quanto si vuol fare credere nell’articolo del Corriere, l’Ucraina non è un paese selvaggio, e l’articolo 135 del codice penale punisce con cinque anni di carcere proprio chi a causa della sua condotta lascia terzi in pericolo.

L’autista sentito dalla Polizia come persona informata sui fatti ha dichiarato “Prima di raggiungere il villaggio successivo, ho chiesto se lei paga. Mi ha detto che avrebbe pagato. Sino al villaggio successivo non abbiamo parlato. Giunti alla fermata del villaggio successivo mi sono fermato per far salire due passeggeri sono sceso per mettere i loro effetti nel vano bagagli. Mentre caricavo i loro bagagli la ragazza in silenzio è secsa dall’autobus e si è allontanata. La ragazza era probabilmente ubriaca”.

Sempre il 24 gennaio un altro sito (20 minuti) riporta che la ragazza aveva trascorso la serata in una discoteca e che aveva bevuto molto. Questo dichiara un ragazzo che aveva passato la serata con lei e che è stato interrogato dalla Polizia. E’ stato proprio il ragazzo ad accompagnarla alla fermata del bus in quanto la ragazza ad un certo punto aveva espresso la voglia di andare a trovare la mamma in Ospedale. Lo stesso riferisce che la ragazza aveva parlato al telefono con sua sorella di questa idea e che la stessa le aveva detto che non era una buona idea partire alle quattro del mattino per andare in ospedale. La Polizia ha quindi identificato e interrogato almeno sette passeggeri di quell’autobus presenti quella notte. Tutti sono concordi sul fatto che la ragazza una volta salita cercava il suo portafoglio ma non lo trovava. Poi dieci minuti dopo raggiunta la successiva fermata è scesa senza dire nulla. Tutti concordano che sembrava ubriaca. Una volta uscita dal bus ha ripercorso la strada per tornare al suo villaggio ma ha deciso di fare il percorso più breve passando da un bosco. In questo frangente è caduta in una buca e forse anche a causa dello stato di alterazione non è stata in grado di reagire morendo per ipotermia.

Il 26 gennaio se ne occupa anche uno dei principlai canali televisivi ucraini 5 Kanal.

La sorella riferisce che Irina una volta scesa dall’autobus l’ha chiamata sul cellulare e le ha riferito che stava tornando al villaggio. Di un presunto litigio con l’autista non ne ha fatto alcuna menzione. Sul fatto se fosse ubriaca o meno la sorella dichiara che si trattava della notte di Natale e che quindi tutti festeggiano e bevono un po’ di più.

La tesi secondo cui sarebbe colpa dell’autista è stata profusa da un attivista locale di “Stop Corruption”, Alexander Ignatiev, in quanto secondo lui la società che gestisce il Bus è un monopolista nel mercato del trasporto passeggeri.

Si tratta comunque di una tragedia, una povera ragazza di 21 anni ha perso la vita in una fredda notte di gennaio. Questo però non significa che l’Ucraina sia popolata di orchi come il Corriere della Sera vorrebbe lasciar trapelare. Come abbiamo visto la notizia era già abbastanza chiara (nonostante le indagini siano ancora in corso) e a meno di colpi di scena si è potuto capire che il conducente non centra nulla, quello stesso conducente presentato come un Orco dal Corriere della Sera.