Questa volta non ci troviamo di fronte ad un fake ma probabilmente ad un caso di informazione superficiale seppur su un argomento importante come le pseudo elezioni in Donbas. L’occasione ci è data dal quotidiano “La Repubblica” che sulla versione cartacea ospita un articolo di Rosalba Castelletti, abbastanza “esperta” di cose russe come dimostrano i tanti articoli scritti sul tema. La Castelletti è la corrispondente per Repubblica a Mosca ed anche questo sta a sottolineare, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto poco giornali e TV italiani hanno compreso della crisi Ucraina-Russia. Infatti a Kyiv non c’è alcun corrispondente italiano di TV e giornali e tutti i fatti relativi all’Ucraina sono filtrati con la visione degli stessi da Mosca.

Ma per rimanere ai fatti oggettivi nell’articolo della giornalista ci sono almeno due errori grossolani.

Il primo è il nome del Comandante dei terroristi ucciso recentemente che era Zakharchenko e non Zakharov, dettaglio non da poco. Il secondo è il luogo ove è avvenuto l’attentato. Secondo la giornalista l’attentato è avvenuto a Kyiv (capitale dell’Ucraina) mentre tutti sanno che l’attentato è avvenuto nel caffè “Separ” di Donestk, città che non è mai stata capitale dell’Ucraina ed attualmente è occupata dalle truppe russe che supportano le milizie mercenarie del Donbas.

Trattandosi di un grande quotidiano nazionale è lecito chiedere una maggiore attenzione in particolare da parte della Redazione che ha il compito di determinare cosa va in stampa e cosa no. Il mancato controllo delle informazioni che vengono pubblicate è oggi uno dei maggiori problemi dell’informazione in generale. Senza il controllo delle redazioni passano appunto articoli raffazzonati pieni di errori e a volte veri e propri fake, una deriva che fa perdere la fiducia dei lettori.