“La Russia non ha subito grandi perdite in Ucraina finora”, questo è ciò che viene comunicato alla popolazione russa ogni giorno. Tuttavia, il governo russo, temendo che alcuni rapporti relativi al fallimento della cosiddetta “operazione speciale” filtrino e riportino il reale numero di soldati e ufficiali uccisi in azione arrivi al pubblico russo, (che è solo una questione di tempo in un moderno mondo digitale), si è affrettato ad assicurare la popolazione, che l’Ucraina sta mentendo sulle perdite reali subite dall’esercito russo. 

“Questa è una bugia propagandistica”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce della difesa russa, Konashenkov. Lo stesso ha anche avvertito chiunque a non ingannare i russi sulla grande professionalità delle forze armate russe. Questa dichiarazione si scontra con gli evidenti fallimenti tattici sul campo di battaglia e con la perdita di un numero ingente di generali e alti ufficiali uccisi sul campo. Konashenkov è lo stesso che aveva diffuso la notizia che l’occidente stava usando uccelli infetti inviati come arma batteriologica contro i russi.

Nascondere la verità sta diventando ogni giorno più difficile per il governo russo, le famiglie di tutta la Russia iniziano a ricevere notizie che i loro figli, mariti e fratelli sono stati uccisi durante l’invasione dell’Ucraina. Quelle che non ricevono notizie ma hanno perso i contatti con i loro cari, temono che vengano dichiarati come dispersi ma che invece siano stati cremati dai Cargo200 che seguono da vicino le truppe impegnate in combattimento. Alcuni di questi Cargo inceneriscono sul direttamente sul posto i cadaveri ed è probabile che alle famiglie verrà detto che il soldato è disperso. La ragione è semplice da intuire ed ha due benefici effetti per il governo russo, il primo è che diminuisce il numero di perdite, il secondo è che nessun risarcimento economico sarà dovuto alla famiglia.

Per chi non lo sapesse ancora, Cargo200 identifica la sigla militare dei mezzi russi adibiti al trasporto di cadaveri

Le comunicazioni alle famiglie di soldati caduti sono già arrivate a 319 comuni in tutta la Russia. Non ci sono praticamente più regioni nel paese dove le famiglie non piangono i loro morti. In questo scenario bloccare la diffusione delle notizie diventa sempre più problematico anche per un governo come quello russo.

Specie in Degestan, Ossezia del Nord, Krasnodar, Volgograd, Buryatia, e Crimea, le informazioni sulle perdite e sui funerali sono oramai alla luce del sole. Disponibili a tutti anche solo con il passaparola.

Attualmente è solo la Cecenia che non ha riconosciuto alcuna perdita in questa guerra, probabilmente perché Ramzan Kadyrov è terrorizzato dalla sola idea di ammettere la propria debolezza e incapacità. 

Nonostante i dinieghi di Mosca, ci sono decine di video di prigionieri russi che ammettono che la loro unità di combattimento è stata eliminata, per esempio quelli di Kostroma, ma il sito locale parla di un solo caduto.

Ieri, una prima verità sui numeri è emersa in Russia sul sito della Komsomolskaya Pravda, dove per alcune ore è stato possibile leggere un rapporto che riportava che 9.861 militari russi erano già stati uccisi in guerra e altri 16.153 risultavano essere stati feriti. L’articolo faceva riferimento a fonti del Ministero della Difesa. In seguito, il rapporto è stato rimosso dal sito e un successivo aggiornamento riferiva che la piattaforma era stata violata da hackers.

Il Ministero della difesa Ucraino pubblica al 22 marzo un dettagliato resoconto relativo alle perdite del nemico. Se facciamo una media tra quanto pubblicato in Russia e quanto comunicato dall’esercito Ucraino, un numero attendibile di russi caduti in Ucraina si aggirerebbe intorno le 12.000 unità. Inoltre a questo numero vanno aggiunti i prigionieri di guerra (oramai diverse centinaia) e i feriti (che si contano a migliaia).

Un canale Telegram ucraino aggiorna ogni giorno le informazioni con i cadaveri a cui è stato possibile dare una identificazione. Il sito che era stato creato dal Governo ucraino per permettere alle famiglie russe di informarsi sulla sorte dei loro congiunti è stato bloccato in Russia.