Cosa ci fa un professore dell’ateneo messinese, spesso invitato da organizzazioni comuniste italiane, in compagnia con un latitante di estrema destra italiana ? Stiamo parlando di Daniele Macris, che dal suo CV pare trattarsi di un docente con alle spalle una grande esperienza di insegnamento e numerose pubblicazioni al suo attivo. Il professore ha sempre, durante le conferenze in cui è stato invitato, contrastato le idee nazi-fasciste e non ha mai nascosto le sue convinzioni che vedono il Parlamento ucraino una congrega di nazisti assetati di sangue. Quindi in teoria ci troviamo di fronte ad una persona che con un neofascista non dovrebbe prenderci neanche un caffè.

macris con il neofascista
Il professor Macris in compagnia del neofascista Palmeri
Andrea Palmeri Lugansk
Andrea Palmeri a Lugansk collabora con Maurizio Marrone e Daniele Macris

L’anno scorso ha partecipato ad una conferenza stampa nel Parlamento italiano organizzata da un altro esponente “di sicura fede comunista”, Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia, Presidente di una associazione spesso spacciata come “Consolato della DNR“.

Ci stiamo interessando al professor Macris perché rumors lo danno impegnato nella creazione di un secondo “Consolato Fake” da aprire in Sicilia, questa volta della “Repubblica Popolare di Lughansk”. Non vorremmo che in tale operazione riuscisse anche ad avere il patrocinio della Regione Sicilia. Abbiamo osservato in questi mesi che queste “associazioni” nate per motivi “culturali” stanno cercando per vie traverse di ottenere un qualsiasi riconoscimento pubblico e in particolare stiano tentando tale strada tramite le Università italiane. L’ultimo caso è stato quello di Marrone che ha pubblicizzato il riconoscimento di alcuni esami da parte di una ragazza ucraina, ottenuti a Donestk. Tale caso è ancora in fase di verifica, ma è chiaro che sia stata utilizzata la vicenda personale di questa ragazza per tentare un riconoscimento pubblico di un Consolato che non esiste.

Daniele Macris si è interessato da subito di Donbas, schierandosi con le truppe di invasione russe. Ha una pagina Facebook il cui orientamento non lascia dubbi, anche se da una persona di cultura come un professore universitario ci si aspetterebbe perlomeno un uso più appropriato dei termini. “Il genocidio dei russi del Donbass” è ovviamente solo nella testa del professore.

Daniele Macris

A dicembre 2016 è stato inaugurato a Lugansk (territorio occupato dalla Russia) il Centro di cultura italiano. Dall’articolo leggiamo “All’inaugurazione del Centro italiano erano presenti Elena Tregubenko, la rettrice dell’Università Nazionale di Taras Shevchenko di Lugansk  , il rappresentante dell’organizzazione pubblica ” Comitato di Messina per Donbass”, il responsabile dell’organizzazione “Save Donbass People” in Italia, il coordinatore del centro italiano Andrea Palmeri“,”Alla cerimonia dell’apertura Andrea Palmeri e la rettrice dell’università Elena Tregubenko hanno firmato un accordo di cooperazione. Successivamente, si è tenuta una skype conferenza con il presidente dell’organizzazione ” Comitato di Messina per Donbass “, professore dell’Università di Messina, Daniel Macris, che ha fatto le sue congratulazioni con l’apertura del centro ed ha augurato il successo nel lavoro

Il professore Macris ha tenuto una conferenza per gli studenti di Lugansk, conferenza sempre organizzata da Andrea Palmeri. Ospite di un politico locale Oleg Koval in un’altra occasione, a Macris è stato riconosciuto il suo attivismo in Italia per il riconoscimento “politico” della Repubblica Popolare di Lugansk.

Per non fasi mancare nulla  il professor Macris è in contatto via chat anche con un famoso mercenario italiano (oltre a Palmeri) impegnato nei combattimenti  in Donbas.

In conclusione possiamo osservare due cose interessanti. La prima è la saldatura avvenuta da anni tra ambienti di estrema sinistra ed estrema destra. La seconda è il nuovo tentativo tramite “associazioni” private di far passare il messaggio che effettivamente queste “autoproclamate Repubbliche” siano una cosa seria. Va anche fatto notare al professore che sino a poco tempo fa scriveva di “Novorussia”, progetto propagandistico miseramente fallito nel ridicolo.

Infine una cosa che probabilmente farà piacere ai numerosi intellettuali italiani di “sinistra” è la figura che rappresenta l’Italia al Centro Culturale di Lugansk, il suo Presidente Andrea Palmeri.

 

Palmeri
Il Presidente del Centro Culturale italiano a Lugansk