Nel corso della trasmissione Otto e Mezzo in onda su La7, Carlo Freccero ha indicato l’Antidiplomatico come esempio di informazione alternativa al circuito mainstream. Il nuovo direttore di Rai 2 sceglie “l’informazione alternativa” quale novità della sua gestione. Per sua stessa ammissione Freccero preferisce informarsi sull’Antidiplomatico, ergo volendo dare agli italiani una informazione (secondo lui) di buona qualità, utilizzerà il blog quale fonte attendibile.

E’ chiaro che vi informate su tale testata (una delle più presenti nelle nostre pagine per gli innumerevoli fake e manipolazioni sull’Ucraina) certamente avrete una visione distorta degli avvenimenti in quella parte del mondo.

Non è dato sapere se Freccero è al corrente degli strafalcioni pubblicati dal blog in questione. Non è cosa marginale perché se non lo sa è in parte giustificabile, se invece ne è al corrente è chiaramente in mala fede e vuole far passare certi messaggi disinformativi al grande pubblico sfruttando uno dei canali RAI.

Va comunque detto che poco cambia sul mainstream, come emerso anche in questi giorni l’ucrainofobia è un sentimento bipartisan, tocca la sinistra come la destra, entrambi impegnate a diffondere una narrativa anti europea e pro Cremlino.

Suggeriamo a Freccero di fare una ricerca sul nostro sito per rendersi conto di quanti fake provengano da quel blog, blog anche quest’anno si posiziona bene nella Top ten annuale delle fakenews tutte italiane.

 

Ma l’Antidiplomatico non pubblica solo fake e manipolazione sull’Ucraina, pubblica anche analisi del tutto strampalate costruite attorno alle keywords del momento della disinformazione russa.

Facciamo un esempio prendendo un articolo del 26 dicembre 2018. E’ interessante leggere a posteriori gli articoli, ci forniscono una unità di misura su cui valutare chi li scrive, risparmiandoci del tempo della lettura la prossima volta che ne incontriamo la firma in calce ad un articolo.   Leggete cosa prevedevano gli analisti del blog dove si informa Freccero (in grassetto abbiamo evidenziato le keywords delle narrative dell’IRA) :

“Al momento di scrivere, mancano poche ore allo scadere della legge marziale, introdotta un mese fa in dieci regioni dell’Ucraina, dopo la provocazione navale nello stretto di Kerch. Alle 13 ora italiana, sarà chiaro se Petro Poroshenko ne decreterà la fine, o invece la rinnoverà per un altro mese: la sua proposta iniziale era in effetti di due mesi, poi ridotti a uno, per metter d’accordo tutte le frazioni parlamentari.

I presupposti per il rinvio della scadenza, pare ci siano tutti: le agenzie di stampa russe non escludono un’altra provocazione nazista proprio nei prossimi due giorni. Questa volta, l’obiettivo sarebbero alcune città di quella parte del Donbass sotto controllo ucraino. Kiev starebbe allestendo lo scenario di un attacco chimico, del tipo di quelli che hanno spianato la strada ai bombardamenti yankee sulla Siria. Questa volta, le sostanze venefiche sarebbero però autentiche (fonti citate da news-front.info parlano di una variante, con l’avvelenamento delle condutture dell’acqua potabile): a farne le spese sarebbero civili ucraini e la colpa verrebbe ovviamente addossata alle milizie di DNR e LNR.

Uno degli obiettivi potrebbe essere la città di Schaste, una trentina di km a nord di Lugansk. A sud della città scorre il fiume Donets, che costituisce ora la linea del fronte e mappe con le condotte idriche della zona sarebbero state trovate dalla ricognizione delle milizie. Allo stesso tempo, sia a nord di Lugansk, sia a ovest, nell’area di Bakhmut, Kiev ha dispiegato negli ultimi giorni grandi quantità di mezzi bellici, in particolare carri armati e elicotteri.

Moskovskij komsomolets scriveva ieri dell’arrivo alla stazione di Krasnogorovka, una quindicina di km a ovest di Donetsk, sulla linea del fronte, di un convoglio ferroviario carico di bidoni di colore azzurro, contenenti presumibilmente sostanze tossiche, che i militari ucraini, dotati di speciali tute protettive, avrebbero immediatamente scaricato. Secondo il portavoce delle milizie della Repubblica popolare di Donetsk, Eduard Basurin, la ricognizione della DNR avrebbe individuato proprio in quell’area, anche elementi dei servizi speciali yankee e britannici.”

Non una delle previsioni di questo “analista” si è verificata, da quattro anni continuano a scrivere di un imminente attacco chimico che non c’è mai stato. Tutto l’articolo si snoda su tre main keywords.

La prima “Poroshenko“, è infatti in atto un’offensiva a tutto campo contro il Presidente per indebolirlo alle prossime presidenziali, unitamente all’onnipresente “nazisti“, keyword tornata molto in voga nelle ultime settimane dopo un periodo di quiete.

La seconda è “attacco chimico“, spesso usato insieme alla narrativa secondo cui l’ISIS combatte a fianco degli Ucraini. Ovviamente non c’è mai stato nessun attacco chimico ma Goebbles sosteneva che una balla bisogna ripeterla all’infinito e gli faceva eco Hitler sostenendo che più era grossa una balla e più avrebbe attecchito facilmente.

La terza keywords è la nota narrativa anti americana e anti europea, i quali schierati a fianco dell’Ucraina vogliono distruggere la Russia.

Pertanto Freccero sull’Ucraina sa che: Poroshenko non ha ritirato la legge marziale, sta preparando un attacco chimico contro il suo popolo ed in questo è spalleggiato da USA e GB.

Auguri a tutti gli italiani che si informeranno su RAI 2.