Il grano ucraino e il blocco della sua esportazione dai porti ucraini è stato uno dei temi centrali della propaganda russa sin dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina. L’ampia gamma di messaggi russi su questo argomento è impressionante: dalle affermazioni secondo cui la Russia “non è coinvolta” nel bombardamento dei granai e delle infrastrutture portuali ucraine, all’esistenza di una “cospirazione globale” per “impedire alla Russia di commercializzare” il grano rubato dai territori ucraini temporaneamente occupati. StopFake ha raccolto e recensito i principali fake russi sul tema.

Fake: dopo l’accordo sul grano sono cadute tutte le accuse contro la Russia, perché l’accordo dimostra che in realtà la Russia non ha mai impedito l’esportazione del grano ucraino. Sono invece i paesi occidentali a voler creare una carestia mondiale e accusarne la Russia.

Screenshot – ria.ru 

I fatti: La Russia nega la sua responsabilità nel blocco delle esportazioni di cereali ucraini dall’inizio dell’invasione. In realtà, è proprio la Russia che blocca i porti ucraini del Mar Nero e se ne serve come leva di pressione sui partner dell’Ucraina.

Tuttavia, la tesi della Russia è ampiamente e internazionalmente smentita: non solo dalla leadership ucraina che ha più volte affermato la necessità per l’Ucraina di avere un corridoio sicuro per far salpare le navi mercantili dai propri porti, ma anche dai dati presentati da altri paesi. Le principali organizzazioni internazionali hanno anche ripetutamente affermato che dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina, la Russia ha deliberatamente bloccato un centinaio di navi nel Mar Nero e nel Mar d’Azov.

I leader europei ritengono che la politica russa di bloccare il grano ucraino sia un espediente ricattatorio basato sull’uso del cibo come arma da brandire contro il mondo intero.

Il segretario di Stato Antony Blinken ha ripetutamente affermato che la Russia è responsabile della crisi alimentare globale. Secondo Blinken, l’incombente crisi alimentare è causata esclusivamente dalla Russia e dal suo blocco militare dei porti ucraini.

L’alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la sicurezza, Josep Borrell, ha definito il blocco russo del grano ucraino un “autentico crimine di guerra“, sottolineando poi come la Russia sia l’unica responsabile della crisi alimentare mondiale. 

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (FAO) per l’alimentazione e l’agricoltura , l’Ucraina è uno dei cinque maggiori esportatori mondiali di grano, fornendo ogni anno più di 45 milioni di tonnellate di grano sul mercato globale. A causa del blocco russo dei porti del Mar Nero, l’Ucraina ha ancora dai 18 ai 22 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi del raccolto dell’anno scorso in attesa di essere esportati. Alternativi percorsi ferroviari e fluviali non sono in grado di compensare la perdita delle esportazioni via mare e di risolvere quindi il problema, affermano gli esperti della FAO. 

Il Mar Nero è la principale rotta commerciale per il trasporto di cereali, petrolio greggio e prodotti petroliferi. Attraverso il Bosforo infatti, le navi mercantili accedono al Mar Mediterraneo e agli oceani del mondo. Questa rotta marittima è strategica per l’Ucraina, la Georgia, la Turchia e alcuni paesi europei e la Russia usa questa rotta come una leva contro i partner internazionali dell’Ucraina. 

Fake: l’attacco missilistico al porto di Odessa non influirà sull’esportazione del grano ucraino e il Cremlino non è coinvolto nell’attacco alle infrastrutture di Odessa

Screenshot – sputnik.ru 

I fatti: il 22 luglio sono stati firmati a Istanbul accordi tra Ucraina, Turchia e ONU, e tra Russia, Turchia e ONU per sbloccare i porti ucraini di Odessa, Chornomorske e Yuzhny, ma meno di un giorno dopo la Russia ha lanciato attacchi missilistici sull’infrastruttura portuale di Odessa. Da lì sarebbe dovuto partire il carico di grano verso altri paesi: due missili russi Kalibr hanno colpito il porto, mentre altri due sono stati abbattuti dalle forze contraeree. 

Per 24 ore la Russia ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco al porto di Odessa adducendo varie scuse, ma alla fine ha ammesso la responsabilità dell’attacco, sostenendo però di aver colpito solo “infrastrutture militari”. Questa affermazione è falsa

Ed è errata la narrazione secondo cui un attacco missilistico al porto di Odessa non avrebbe influito sull’esportazione di grano ucraino: una delle clausole degli “accordi sul grano” firmati il 22 luglio afferma chiaramente che gli attacchi ai porti da cui proviene il grano esportati sono vietati

L’attacco missilistico inflitto dalla Russia al porto commerciale di Odessa il giorno dopo che è stato firmato l’accordo sullo sblocco dei porti ucraini, “ha esposto molti paesi del mondo al reale rischio di morire di fame”, ha affermato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il politico ha sottolineato che gli attacchi russi al porto di Odessa sono un’ulteriore prova che “la Russia è la sola responsabile dell’attuale crisi alimentare e del pericolo alimentare nel mondo”.

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, “ha condannato inequivocabilmente” gli attacchi, ha affermato il suo portavoce, aggiungendo che tutte le parti si sono impegnate a rispettare l’accordo sull’esportazione del grano. 

L’ambasciatrice degli Stati Uniti a Kiev, Bridget Brink, ha definito l’attacco missilistico “oltraggioso”. Il diplomatico ha sottolineato che “il Cremlino continua a trasformare il cibo in arma. La Russia deve essere ritenuta responsabile”.

Fake: l’esportazione di grano dai porti dell’Ucraina è ostacolata solo dalle mine antinave ucraine.

Screenshot – FDB “Economia oggi” 

I Fatti: la minaccia alla navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d’Azov è rappresentata dalla Russia che sta bloccando la zona di mare con le sue navi e bombardando le navi civili straniere. Il ministero degli Esteri ucraino ha ripetutamente smentito il resoconto russo sulle mine ucraine. Il ministero degli Esteri ha sottolineato che attaccando l’Ucraina, la Russia ha assediato i porti ucraini e ha costantemente cercato di violare le difese di Odessa e di altre città costiere del Mar Nero.

Il governo ucraino ha anche ripetutamente sottolineato che le navi da guerra russe e il pericolo che rappresentano per la navigazione, sono i principali ostacoli alle esportazioni ucraine. 

Anche la tesi della Russia secondo cui è l’Ucraina a “trattenere” e “bloccare” dozzine di navi mercantili straniere nei suoi porti, si è rivelata disinformazione. 

Secondo l’Organizzazione marittima internazionale (ente in seno alle Nazioni Unite), all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina circa 2.000 marinai sono stati trattenuti nei porti ucraini a causa della guerra, con 94 navi bloccate. Separatamente, l’Organizzazione marittima internazionale ha affermato che era la Russia, e non l’Ucraina, ad attaccare navi mercantili e navi di ricerca e soccorso nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. L’ufficio del Dipartimento di Stato americano ha anche confermato che sono stati attacchi russi quelli condotti contro navi civili straniere nel Mar Nero.

Fake: l’Ucraina dà fuoco ai propri campi di grano e distrugge i silos granai.

Screenshot – ria.ru 

I fatti: le forze armate ucraine non prendono di mira i granai ucraini né distruggono le proprie riserve di grano; è la Russia che continua con la tattica della terra bruciata in Ucraina prendendo di mira le infrastrutture civili ucraine. La responsabilità dei numerosi granai, silos e campi di grano distrutti in tutta l’Ucraina spetta esclusivamente agli occupanti russi. 

Il Centro statunitense per gli studi strategici e internazionali (CSIS) ha pubblicato una serie di documenti che dimostrano che gli attacchi militari russi al settore agricolo ucraino, nonché il furto di grano ucraino, indicano il deliberato tentativo da parte della Russia di minare il potenziale agricolo ucraino

Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato che la Russia sta deliberatamente distruggendo le infrastrutture agricole dell’Ucraina e ha tracciato un parallelo tra le azioni degli invasori russi nell’Ucraina di oggi e quelle dei sovietici negli anni trenta, quando l’URSS organizzò il Holodomor (sterminio per fame – ndr) in Ucraina che ha causato diversi milioni di vittime tra i contadini ucraini. Le autorità russe perpetuano la sanguinosa eredità dell’URSS utilizzando le vecchie metodologie sovietiche per sterminare gli ucraini. 

Nel territorio occupato dell’Ucraina, l’esercito del Cremlino sta confiscando scorte di grano e attrezzature. Ad alcuni, riporta alla mente ricordi di un passato oscuro: i giorni dei sequestri sovietici dei raccolti e la devastante carestia degli anni trenta. Oggi, l’artiglieria russa prende di mira i depositi di grano in Ucraina. E le navi da guerra russe nel Mar Nero stanno bloccando le navi ucraine cariche di grano“, ha detto Ursula von der Leyen.

Gli attacchi alle infrastrutture civili e il saccheggio dei territori temporaneamente occupati costituiscono una violazione del diritto internazionale. Questi fatti possono essere considerati crimini di guerra e le indagini della Corte penale internazionale sui misfatti della Russia in Ucraina sono iniziate già a marzo 2022

StopFake ha precedentemente confutato narrazioni simili sulla Russia, leggi di più nell’articolo “Fake: le forze armate ucraine hanno distrutto un granaio a Rubezh il 24 giugno” 

Fake: l’Occidente “mente” sulla Russia che ruba il grano ucraino.

Screenshot – life.ru 

I fatti: Le truppe di occupazione russe continuano a depredare illegalmente le fattorie ucraine, sequestrando cibo e attrezzature agricole. Dall’inizio dell’invasione su vasta scala, l’esercito russo si è impossessato di circa 400.000 tonnellate di grano prodotto nei territori ucraini temporaneamente occupati. Queste informazioni sono confermate dai partner dell’Ucraina. E nell’era delle immagini satellitari, è impossibile nasconderlo. Esiste un’ampia galleria di immagini satellitari che confermano il furto di grano ucraino da parte della Russia. 

Ad esempio, le immagini satellitari di giugno mostrano navi battenti bandiera russa che trasportano in Siria il grano ucraino rubato. E le riprese satellitari di maggio scattate dalla società Maxar Technologies e utilizzate per un’inchiesta della CNN, mostrano nel porto temporaneamente occupato di Sebastopoli due navi mercantili battenti bandiera russa e dirette a Beirut cariche di grano ucraino rubato. 

Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha affermato di disporre di prove credibili che dimostrano il furto di grano ucraino da parte della Russia. 

Fake: la Russia ha salvato la stagione della semina in Ucraina fornendo l’acqua agli agricoltori dell’Ucraina meridionale per la coltivazione campi.

Screenshot – life.ru 

I fatti: la tesi secondo cui la regione di Kherson “abbia avuto accesso all’acqua” solo dopo l’invasione russa è una continuazione della narrativa del Cremlino sulla “siccità” e il mitico “disastro ambientale” che si sarebbe verificato nella regione di Kherson a causa della la chiusura del Canale della Crimea Settentrionale (CCS) nel 2014. Tuttavia, l’amministrazione del canale ha ripetutamente negato la “siccità” e la “mancanza di acqua per gli agricoltori” nella regione di Kherson. 

Al contrario, la portata del canale nella regione di Kherson è costantemente monitorata dell’amministrazione del canale che periodicamente lo ispeziona e riparata al fine di garantire l’approvvigionamento idrico, compreso agli agricoltori locali. Ogni anno, alla vigilia della campagna di semina in queste sei regioni, il canale della Crimea settentrionale viene manutenuto dopo il periodo invernale. Anche all’inizio di febbraio 2022, poche settimane prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, è iniziata la pianificata preparazione annuale del Canale in vista della imminente stagione della semina: i dispositivi idraulici sono stati ripuliti dal fango invernale e sono state eseguite tutte le riparazioni programmate; gli invasori russi hanno quindi sequestrato il canale in condizioni perfettamente operative grazie ai dipendenti dell’amministrazione del canale e pronto per la stagione agricola: non si può di certo sostenere che sia “la Russia a fornire acqua alla regione”.