L’esercito ucraino non sta bombardando la temporaneamente occupata città di Kherson. Le notizie sulle presunte potenti esplosioni del 12 maggio nel centro della città non sono state confermate dai media locali, e non ne è stata fornita alcuna prova da giornalisti o autorità russe. L’esercito invasore russo continua a bombardare la regione di Kherson con proiettili al fosforo e a sparare contro i convogli di civili che cercano di lasciare i territori occupati.

I media del Cremlino affermano che dopo che le truppe russe hanno occupato la città meridionale di Kherson, le forze armate ucraine hanno iniziato a “bombardare ininterrottamente” la città dalla direzione di Mykolayiv e che le difese aeree russe stanno “proteggendo” i civili della città occupata .

Il sito propagandista Ukraina.ru scrive che le azioni ucraine sono un “punto di non ritorno” atto a intimidire una regione che è “pronta a collaborare con i russi”.

Nel fare tali affermazioni i media russi non forniscono nessun elemento di prova: nessun video o fotografia. Citano forti esplosioni a Kherson avvenute il 12 maggio, senza però fornire alcun elemento di prova. Anche le autorità locali non hanno confermato queste esplosioni, né qualcuno le ha menzionate sui social media.

Al contrario, il gruppo Telegram ucraino Khuyevyi Kherson ha pubblicato: “I lettori riferiscono di esplosioni nella regione che si stanno progressivamente avvicinando alla città. Molto probabilmente si tratta di un lancio di missili, ci sono già esplosioni a Odesa”. Potenti esplosioni sono state effettivamente segnalate nella regione, ma non in città.

Oleksandr Senkevich, sindaco di Odessa, ha riferito che quel giorno la città è stata effettivamente bombardata da missili russi, danneggiando anche il famoso palazzo Vorontsov. La sera del 12 maggio, l’esercito russo ha sparato sulla città portuale di Mykolayiv da diversi sistemi missilistici di lancio. Senkevich ha detto che il bombardamento è stato effettuato da Kherson, città occupata dai russi.

Il gruppo Telegram Khuyevyi Kherson ha reagito con scherno alle affermazioni russe secondo cui la città era stata bombardata dai nazionalisti ucraini.

In precedenza Vitaliy Kim, il capo dell’amministrazione statale regionale di Mykolayiv, aveva annunciato che nessuno avrebbe bombardato Kherson e che le dichiarazioni dei propagandisti russi secondo cui gli ucraini stavano bombardando le proprie città erano palesemente assurde.

“In primo luogo, la distanza non ci permette di raggiungere Kherson da qui. Secondo, i nostri militari non sparano mai contro le nostre città. Non c’è motivo di fare una cosa del genere: ci sono molti obiettivi in mezzo ai campi e sono obiettivi militari”, ha detto Kim in un’intervista alla BBC.

I precedenti tentativi degli occupanti russi di presentare le loro stesse attività sul centro della città come “il bombardamento di Kherson da parte delle forze armate ucraine”, non hanno avuto successo. Secondo i ricercatori del Digital Forensic Research Lab, il video propagandistico che avrebbe mostrato le conseguenze del bombardamento del 27 aprile è stato registrato in precedenza, ben prima dell’esplosione in città. Inoltre i media locali hanno dimostrato che le esplosioni sono state causate dai russi.

“Il missile lanciato dai russi non è esploso in alto nell’aria, ma in prossimità del suolo. I frammenti del missile russo Buk hanno distrutto le finestre e danneggiato le pareti degli edifici”, scrive la pubblicazione locale Mist. Il canale televisivo locale Kherson VTV ha anche mostrato le caratteristiche schegge di forma cubica tipiche del missile russo Buk.

L’esercito d’occupazione russo continua le sue azioni criminali contro la popolazione civile nella città di Kherson. Un convoglio di rifugiati è stato sottoposto al fuoco russo mentre stava cercando di lasciare la regione di Kherson. Nella notte del 12 maggio, l’esercito russo ha utilizzato bombe al fosforo, vietate a livello internazionale, per bombardare la comunità di Vorontsov, sempre nella regione di Kherson.