Nove ucraini su dieci credono nella vittoria dell’Ucraina nella guerra contro la Russia. Il 98% degli ucraini supporta le Forze Armate ucraine nella loro lotta contro i russi invasori.

I media russi continuano a diffondere disinformazione sulla loro brutale guerra in Ucraina. L’ultima tortuosità nella mendace narrativa del Cremlino afferma che gli ucraini sostengono “l’operazione militare speciale” di Vladimir Putin – termine utilizzato dalla macchina di propaganda russa per descrivere la sanguinosa invasione russa dell’Ucraina e l’uccisione dei suoi civili. Discutendo sugli atteggiamenti degli ucraini nei confronti della Russia nel corso della guerra, gli “esperti” russi assicurano ai loro telespettatori che i cittadini ucraini non credono in “una guerra santa contro l’aggressore” e che stanno solo aspettando di essere salvati dalla Russia.

“Il cinque per cento delle persone in Ucraina sono nazionalisti ideologici. Gli altri stanno semplicemente seduti lì e pregano in silenzio che i russi vengano a liberarli, ponendo fine a questa terribile situazione che ha piegato le loro menti e distrutto i loro ricordi”, ha assicurato Marat Bashirov, un “esperto” russo nonché ex alto funzionario della autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. Bashirov è stato sanzionato nel 2014 dall’UE per il suo ruolo nella prima incursione Russia in Ucraina.

La Russia ha usato la sua narrativa contorta su nazisti e nazionalisti in Ucraina come pretesto per lanciare la sua invasione su vasta scala del 22 febbraio. L’Ucraina non ha bisogno di essere denazificata. I russofoni non sono oppressi o perseguitati in Ucraina, non c’è alcun genocidio della popolazione di lingua russa nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Un’analisi dettagliata di queste false narrazioni può essere letta in questi resoconti di StopFake.

È oltremodo oltraggioso affermare che il 95% della popolazione ucraina “sta pregando in silenzio attendendo l’arrivo dei russi” poiché tale maggioranza esiste solo nelle fantasie della Russia. Dopo lo sconsiderato bombardamento russo di pacifiche città, la distruzione di infrastrutture civili e il massacro di civili, il livello di consapevolezza e identificazione nazionale degli ucraini ha raggiunto un livello senza precedenti, il più alto di mai nei 30 anni di indipendenza dell’Ucraina. Secondo un sondaggio condotto il 18 marzo dalla società di ricerche sociologiche Rating, nove ucraini su dieci credono nella vittoria dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, vale a dire che ben il 93% degli ucraini condivide questa opinione.

L’aggressione armata della Russia contro l’Ucraina ha anche enormemente aumentato la fiducia degli ucraini nelle loro forze armate: il 98% ha affermato di avere fiducia nell’esercito ucraino e l’80% ha dichiarato di essere pronto a prendere le armi per difendere l’Ucraina. In termini di genere, il 90% degli uomini e il 70% delle donne si sono dichiarati pronti a combattere per l’Ucraina. E’ chiaro dunque che gli ucraini non stiano “aspettando l’arrivo dei russi”, ma che al contrario, la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne ucraini è pronta a difendere il proprio Paese e la propria libertà.

Inoltre, la maggioranza assoluta degli ucraini è ormai certa che la Russia (per il 98% degli intervistati) e la Bielorussia (per l’84%) siano paesi ostili. Gli atteggiamenti nei confronti di questi due paesi sono calati drasticamente dopo che la Russia, con la complicità bielorussa, ha scatenato la guerra su vasta scala contro l’Ucraina. Invece, a dicembre del 2021 il 72% degli ucraini considerava la Russia uno stato ostile e solo il 48% considerava ostile la Bielorussia.

Le pretese russe di “salvare” gli ucraini a casa loro sono profondamente ciniche e del tutto false. Dopo aver invaso l’Ucraina, la Russia è ora al secondo mese di decimazione di questo Paese per mezzo di razzi e missili, impegnata a commettere una sanguinosa carneficina e molte atrocità contro i civili. Questa situazione è stata confermata da diverse organizzazioni internazionali. Il 23 marzo il Dipartimento di Stato americano ha confermato che la Russia stava commettendo crimini di guerra in Ucraina, compresi tra le altre cose, attacchi indiscriminati ai civili. Inoltre, il 16 marzo la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che gli attacchi russi provocano vittime in massa tra i civili ucraini, distruggono le infrastrutture civili e provocano disastri umanitari (paragrafo 75). La Corte ha inoltre ordinato alla Russia di fermare l’invasione dell’Ucraina.

Al 28 marzo 2022 sono 42 i Paesi che hanno presentato ricorso alla Corte penale internazionale (comunemente nota come Tribunale dell’Aia), esortando la corte a indagare sui possibili crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina.