Come alcuni mesi fa gli sciacalli sono sempre pronti a sfruttare la tragedia del terremoto in Italia, una pratica disgustosa che però sembra essere apprezzata dagli italiani se ogni volta viene riproposta.

Avevamo già documentato in passato come le notizie apparse sempre sulle stesse testate si erano rivelate delle bufale clamorose, addirittura la Protezione civile Italiana e la Farnesina avevano smentito la TASS la quale riferiva che l’Italia aveva chiesto aiuto ufficiale alla Russia. I personaggi che avevano divulgato la bufala erano i soliti così come i giornali.

Il Giornale della famiglia Berlusconi questa volta supera se stesso ed in pratica costruisce una bufala basandosi sulla precedente bufala al tempo smentita dalle autorità italiane.

Il 29/08/2016 Il Giornale scriveva Si tratta quindi di un intervento di carattere ricognitivo che vedrà impiegati uomini e mezzi. Sia gli uomini dell’unità “Tsentrospas” che il complesso diagnostico “Struna” contribuiranno, con macchinari ed attrezzatura d’avanguardia, “alla valutazione dello stato degli edifici e delle costruzioni.” L’articolo era a firma Elena BARLOZZARI

terremoto italia

Il 19/01/2017 Il Giornale scrive “In quell’occasione la Federazione Russa aveva messo in campo gli uomini dell’unità “Tsentrospas” e quattro complessi diagnostici mobili “Struna” (impiegati per la prima volta in territorio italiano nell’ormai lontano 2009, in seguito al devastante terremoto de L’Aquila).” Indovinate da chi è firmato questo articolo ?? Elena BARLOZZARI

Putin terremoto italia

Ma andando a ritroso troviamo il 24/08/2016 anche un’altro articolo pubblicato dal Giornale che riprendeva in quei giorni un’altro famoso Fake, quello dei 10.000 russi inviati in Italia da Putin. provate ad indovinare chi scrisse quell’articolo ? Elena BARLOZZARI

Ora i casi sono due, o Elena BARLOZZARI non ha un granchè da scrivere e si accontenta di fare copia ed incolla o Elena BARLOZZARI lavora direttamente per il Governo Russo e quindi deve per forza pubblicare queste bufale anche se in fotocopia a distanza di pochi mesi. Anche le foto scelte per i sui articoli sono abbastanza monotematiche.