Tutto ciò che per i turisti ucraini rappresenta nuove opportunità, Europa aperta, per un giornalista propagandista di TRC “Zvezda” viene letto come  “tolleranza d’Europa”, “allettamento per gli ucraini creduloni”, “finestra verso nulla”.

Stopfake ha analizzato il «reportage speciale di «Zvezda», dedicato all’attraversamento semplificato del confine con l’Unione Europea, ed ha rivelato, che il film «Il regime senza visti dell’Ucraina. Finestra verso nulla» è composto da esagerazioni, fakes e disinformazione.

 

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Mentre gli ucraini ricevono i nuovi passaporti biometrici e programmano nuovi viaggi, i giornalisti russi cercano di trovare i lati negativi del regime senza visti e dimostrare che il regime senza visti  è una «finestra verso nulla». Il film di propaganda che «Zvezda» ha definito «reportage speciale», è accompagnato da una musica inquietante che aumenta l’effetto dello speaker. «Gli esperti» «nel reportage» sono : ex annunciatore ucraino Yuriy Kot, fuggito a Mosca dopo  l’Euromaidan, un altro fuggitivo l’ex deputato del partito delle “Regioni” Vladimir Oleynik, lo scrittore russo Anatoliy Wasserman, il politologo Aleksandr Ohrimenko. 

 

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Una delle tesi principali, più spesso ripetuta nel film è che gli ucraini percepiscono (sbagliando) il regime senza visti come possibilità di lavorare nell’UE. Secondo «Zvezda», agli ucraini che decidono di andare a lavorare in Europa li aspetta «lavoro illegale, uno stipendio misero, l’insicurezza sociale, la privazione di ogni diritto e la minaccia della deportazione eterna» (al video da 08:36). Usando la stessa intervista con una donna per strada e una citazione strappata dall’intervista del politico ucraino Ghennadiy Balashov, gli autori del film affermano che «molti kievani erroneamente credono di poter lavorare con il visto turistico nell’UE» (al video da 5:50).

Si afferma nel film l’intenzione dell’Europa di poter realizzare quello che secondo uno degli «esperti» del film Vladimir Oleynik, «sognava Hitler» ovvero «Manodopera a basso costo. Mia madre è stata portata in Germania con la forza durante il periodo della guerra. Oggi, hanno creato queste condizioni in Ucraina per andare lì, approfittando del regime senza visti ed assumere illegalmente lavoratori», – dichiara l’ex deputato del partito delle “Regioni” Vladimir Oleynik (nel video da 10:45). E aggiunge che a causa del regime senza visti l’Ucraina perderà «4-5 milioni di operai, e queste persone che lasceranno il paese, lasceranno anche i suoi genitori e gli anziani» (al video da 11:42).

Nell’Unione Europea non hanno mai dichiarato che il regime senza visti con l’Ucraina concede il diritto al lavoro. Stopfake ha già negato una simile informazione diffusa dai media russi. Anche esagerano con l’informazione, secondo cui gli ucraini dopo l’inizio del regime senza visti lasceranno in massa l’Ucraina. Così, secondo il Servizio di frontiera dello Stato dell’Ucraina nel 2013 il numero di attraversamenti della frontiera è stato addirittura superiore ai dati relativi del 2014 e 2015. Secondo I dati di Eurostat, la quantità dei permessi di soggiorno rilasciati nell’UE nel 2014 era pari a 865 mila, nel 2015 – circa un milione.

 

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L’organizzazione pubblica «L’Europa senza barriere» ha valutato anche la migrazione non regolata e costretta in Ucraina alla vigilia del regime senza visti. Secondo i loro dati, «nel 2016 in UE erano scoperti circa 27 mila cittadini ucraini con lo status non regolato, notevolmente inferiore rispetto al numero di persone che usavano i modi di migrazione legale». Per quanto riguarda le possibili conseguenze, «L’Europa senza barriere» afferma che oltre a un possibile aumento del numero di uscite “ci si aspetta un certo aumento del numero di rifiuti d’ingresso alle frontiere esterne dei paesi dell’UЕ”, cosi’ come il numero dei migranti «arrestati nell’UE con lo status non regolare». Secondo i dati dell’agenzia Frontex l’Ucraina è al top 10 delle nazioni a cui piu’ spesso negano l’ingresso in UE e il numero dei rifiuti d’ingresso sta aumentando ogni anno.

 

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L’altra tesi di «Zvezda» è che  «tutti andranno via». Cosi’, secondo ex giornalista Yuriy Kot «piu’del 60% della gioventù ucraina, anzi il 62% vuole andare via dall’Ucraina» (al video 04:48). Questi dati come esposti da Kot, sono stati forniti dall’ «Istituto delle ricerche sociali di Kiev». In Ucraina c’è solo un Istituto delle ricerche sociali dell’Ucraina, ma negli ultimi tempi l’istituto non ha fatto simili indagini. Probabilmente, Yuriy Kot si riferisce ai dati della compagnia Research & Branding Group, che fornisce cifre simili. Il fondatore della compagnia e’ Evgheniy Kopatko, come Kot fuggito in Russia dopo l’Euromaidan. In aprile 2017 Kopatko ha ricevuto la cittadinanza russa dopo la firma del decreto dal Presidente Putin. In una lettera aperta l’ex presidente dell’Associazione della sociologia dell’Ucraina Vladimir Volovich scrive che Kopatko ha discreditato sociologia ucraina.

Gli altri dati della ricerca, condotta a settembre 2016, sono stati forniti dal gruppo sociologico “Raiting”. Solo il 30% degli ucraini intervistati vorrebbero andare all’estero per la residenza fissa (quasi 65% non vorrebbero), 40% vorrebbero lavorare all’estero.

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Chi ha intenzione di «fuggire» dall’Ucraina (secondo la versione di «Zvezda») si scontra di fronte ad un altro problema, l’impossibilità di fare il passaporto biometrico. «I primi giorni di lavoro del server su cui è stato possibile fare il prezioso libretto con il tridente sulla copertina, ha registrato 10 000 documenti al giorno, e poi si e’ bloccato. E’ ancora bloccato. IT tecnologie ucraine non hanno resistito all’aggiotaggio dei visti» (al video da 5:52), dichiarano i giornalisti russi.

In realtà, a causa di azioni investigative dei dipendenti del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina, la registrazione e il rilascio dei documenti biometrici sono stati sospesi all’inizio di aprile 2017. Il sito dell’azienda «Document» da alcuni giorni lavorava in modo intermittente. Attualmente il sito e il centro di fornimento dei servizi amministrativi lavorano in regime di normalità.

 

 

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E’ interessante anche che nel film il video che crea un certo effetto psicologico. Alla menzione delle folle che vogliono lasciare il paese con l’aiuto del regime senza visti, «Zvezda» mostra l’immagine di un enorme coda al confine tra l’Ucraina e la Polonia. Il video, che viene mostrato nel film tre volte, è apparso in internet già nel 2014, ed è stato filmato al punto del valico di frontiera «Sheghini Меdica». C’è anche un video con l’esperienza del passaggio dello stesso punto di controllo della frontiera, che osserva il passaggio del confine era di 20 minuti, c’era una piccola coda.

Altro video della rissa al punto di controllo della frontiera nel film è accompagnato dalle parole: “Fino a poco tempo fa il loro tentativo di andare a lavorare in Europa, per esempio in Polonia, si esprimeva in una lotta con le guardie di frontiera dell’UE (al video da 01:52). In realtà, nel video la rissa di chi faceva la fila al punto di controllo della frontiera «Sheghini» (punto di controllo ucraino) con i funzionari del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina, che conducevano gli atti istruttori lì.

 

 

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Nel «reportage» di «Zvezda» non si sono scordati di ricordare che l’Ucraina è un paese povero e corrotto. «L’introduzione di un regime senza visti stranamente coincide con il potere del Presidente dell’Ucraina. Il paese è al primo posto nella corruzione, ha superato anche Kosovo e l’Albania. 3 anni dopo Maidan GDP del paese è crollato del 60%. Le esportazioni sono diminuite a metà, e il livello di vita in Ucraina si avvicina alla Repubblica del Congo e del Laos» (al video da 07:05).

Stopefake ha già negato fake simili, che i giornalisti russi utilizzano per la propaganda riguardante i presunti svantaggi di cooperazione tra l’Ucraina e l’Unione europea, «le prove» dell’inefficacia dell’attuale governo nel paese. Tra le altre cose, nel film per esempio, si afferma che «l’eurointegrazione significa l’acquisto graduale dei terreni da parte degli stranieri e delle aziende fallite per pochi soldi ” (al video da 11:58). Cosi’ attualmente in Ucraina c’è la moratoria alla vendita del terreno. La riforma agraria è una delle condizioni delle successive tranche di aiuti a Kiev dal Fondo Monetario Internazionale, ma non la condizione dell’integrazione europea. Un’altra affermazione nel film che per il regime senza visti “L’Ucraina ha soddisfatto tutti i 144 requisiti dell’Unione Europea, tra cui un brusco aumento delle tariffe di utilità» (al video da 00:37), non e’ veritiera. La riforma dell’azienda municipale dei servizi residenziali è anche una delle condizioni delle successive tranche a Kiev da FMI e non è una delle condizioni per l’ottenimento del regime senza visti.

 

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«Il reportage» del regime senza visti di «Zvezda» è strapieno di esagerazioni infondate. Così, dopo “l’affluenza dei migranti ucraini i problemi dei profughi siriani sembreranno agli europei facilissimi“, “insieme ad un gran numero di ucraini si trasferisce lì anche la mafia ucraina“, “i ragazzi con le torce arrivati in Europa ovviamente inizieranno immediatamente a stabilire le proprie regole».

La fine del film dimostra veramente l’obiettivo finale di questo reportage. «Zvezda» cerca di spiegare «Perche’ l’Unione Europea ha bisogno dell’Ucraina» e spiega diversi motivi («il terreno fertile, di cui necessita l’Occidente. Il secondo è il costo basso di manodopera. Il terzo motivo è il potenziale scarico dei rifiuti chimici da industrie nocive, che intraprendenti europei preferiscono tenerli fuori» (al video da 19:00). In realtà il regime senza visti «è una parte del grande progetto  geopolitico dell’Occidente, invece di fratellanza con la Russia, l’alternativa del regime senza visto era semplicemente il profitto, il successivo anello della catena delle delusioni. Per i motivi di vicinanza ai confini con la Russia, l’Europa è pronta a fare tutto il possibile. “E giudicando dal film di «Zvezda», i giornalisti russi sono anche disposti a tutto.