Ora c’è l’ufficialità di un team internazionale investigativo per ciò che si sapeva da tempo. Il peggior atto terroristico degli ultimi quindici anni è stato perpetrato dalla Federazione russa.

Abbiamo in questi anni scritto numerosi articoli e pubblicato numerose inchieste. Una delle ultime, forse la più clamorosa, rivelava la vera identità di CARLOS, colui che era stato definito da Mosca la gola profonda che aveva “rivelato al mondo che la colpa dell’abbattimento del volo MH17 era degli ucraini”.

Sarà interessante verificare ora con il nuovo governo italiano che si va formando, e che ha già fatto sapere di volersi battere per la cancellazione delle sanzioni alla Russia, se prevarranno gli interessi economici o se l’etica della politica ha ancora un senso. Non dovesse essere così in futuro si potrà comprare tranquillamente petrolio dall’ISIS o da altre formazioni terroristiche.

Leggiamo sul sito di RAInews24 :

Fu lanciato da forze russe il missile antiaereo Buk che nel 2014 nei cieli dell’Ucraina orientale abbattè il volo di linea MH17 della Malaysia Airlines diretto dall’Olanda a Kuala Lumpur con 298 persone a bordo: a questa conclusione è giunto il team di investigatori internazionali che da quasi quattro anni indaga su quel disastro sulla base di un dettagliato esame di immagini video.

La Russia ha sempre negato un suo coinvolgimento. La squadra di inquirenti “è arrivata alla conclusione che il (sistema missilistico) Buk-Telar che ha colpito l’MH17 proveniva dalla 53esima brigata di missili anti-aerei di stanza a Kursk in Russia”, ha riferito il responsabile, l’olandese Wilbert Paulissen. “La 53esima brigata fa parte delle forze armate russe”, ha aggiunto.

Già nel settembre 2016, la procura olandese aveva affermato che il missile era stato fornito dai russi mediante un sistema Buk da un’area all’epoca controllata dai ribelli filo-russi del Donbass.

L’aereo era partito da Amsterdam diretto a Kuala Lumpur, quando fu abbattuto su una zona di conflitto nella regione del Donbass, teatro degli scontri tra separatisti filo-russi e forze governative. Tutte le 298 persone a bordo rimasero uccise.

Nel 2016, gli inquirenti olandesi avevano annunciato di avere prove che il sistema Buk, coinvolto nell’incidente, aveva attraversato dalla Russia il confine con l’Ucraina, per poi tornare indietro dopo che l’aereo era stato abbattuto.

Le autorità, che hanno tenuto una conferenza stampa, sostengono di avere ora “prove legali e convincenti da portate davanti a un tribunale”, sul fatto che il sistema Buk in questione fosse in possesso dalla 53esima brigata missilistica anti-aerea di stanza a Kursk, nella Russia occidentale. “Tutti i veicoli nel convoglio che trasportava il missile erano parte delle forze armate russe”, ha detto Wilbert Paulissen della polizia nazionale olandese.

In precedenza, il sito investigativo Bellingcat aveva puntato il dito proprio sulla stessa brigata, usando informazioni open-source.  La Russia ha sempre negato un suo coinvolgimento e media di Stato hanno diffuso numerose teorie in questi quattro anni su come responsabile della tragedia aera fosse l’Ucraina. Mosca ha usato il suo diritto di veto in sede Onu per evitare la creazione di un tribunale internazionale che determinasse le responsabilita’ sull’accaduto; in questo modo, qualsiasi eventuale processo sara’ tenuto in Olanda, secondo la legge olandese, come stabilito da un accordo raggiunto con i Paesi che guidano le indagini congiunte.