Media russi e utenti dei social media sostengono che la Croce Rossa sia coinvolta nel traffico di organi di bambini. Non ci sono affatto prove a sostegno di queste accuse nei video utilizzati per tale discredito

Alla fine di maggio sono iniziati a comparire sui media russi e sulla piattaforma social di Telegram, rapporti secondo cui a Mariupol sono state trovate più di un migliaio di cartelle cliniche riportanti lo stato degli organi sani di bambini, non contenendo però alcuna informazione in merito alle malattie pediatriche dei soggetti. “I dipendenti della Croce Rossa non si sono preoccupati della salute dei bambini, ma li hanno esaminati per la verifica dello stato di salute dei loro organi”, affermano le narrazioni. L’edizione in lingua spagnola di RT suggerisce che gli organi dettagliati sui registri “potrebbero essere idonei per i trapianti.” Il Comitato Investigativo della Russia, principale autorità investigativa federale del paese, ha annunciato che sta “studiando questi rapporti e fornirà una valutazione penale legale.”

Per dimostrare una connessione tra la Croce Rossa di Mariupol e il crimine di traffico di organi, blogger pro-Cremlino e media russi ufficiali hanno pubblicato diversi rapporti sulla scena del presunto crimine. Il 29 maggio, il canale Telegram di Volodymyr Taranenko, capo della cosiddetta “Squadra del Popolo” dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, ha pubblicato un video girato nei locali dell’ufficio della Croce Rossa di Mariupol’. Registrato ad altezza della vita, il video sgranato mostra uomini armati vestiti in mimetica che rovistano in un ’ufficio semi-distrutto, controllando libri relativi a ordigni militari ed esaminando diversi registri. Una voce in particolare sostiene che nei locali è stata trovata una cassaforte contenente cartelle cliniche di bambini. I bambini erano sani, quindi perché la Croce Rossa avrebbe dovuto monitorare questi bambini? − chiede nel video una voce senza volto. Nel filmato non  viene mostrata nessuna cartella clinica, nessuna prova. Una cartella con documenti in fogli plastificati viene presentata come prova di un presunto virus o programma biologico. Questo video di 5:48 minuti è stato immediatamente ripreso dai canali pro-Cremlino di Telegram con grande seguito (Voyna Isoriya Oruzhize, Siloviki) ed è diventato la fonte per le pubblicazioni dei media russi che accusavano il comitato internazionale della Croce Rossa di essere coinvolto nel traffico illegale di organi. La Commissione investigativa della Russia, l’equivalente russo dell’FBI americano, ha annunciato che sta “studiando i crimini del regime di Kiev e fornirà una valutazione penale legale.” Lenta.ru, Izvestia, RT, RIA Novosti, NTV, Tsargrad e molti altri media russi, hanno  operosamente diffuso questa falsa storia.

Nessuna di queste storie fornisce però immagini o fotogrammi video a sostegno delle accuse di traffico di organi. Il canale televisivo del ministero della difesa russo Zvezda, indica nel suo rapporto che non vi è alcuna conferma che l’ufficio della Croce Rossa di Mariupol sia coinvolto nel traffico di organi di bambini. Questa tuttavia, non è l’unica insinuazione che i media pro-Cremlino rivolgono alla Croce Rossa, in quanto la accusano anche di essere coinvolti nei laboratori biologici illegali e nella pianificazione di attacchi chimici; Izvestia in particolare, batte su questa minaccia immaginaria.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha immediatamente reagito a queste accuse rivoltele dai media russi, ma questi ultimi hanno del tutto ignorato la loro risposta. In una dichiarazione pubblicata il 31 marzo sul sito ufficiale dell’organizzazione, il CICR ha affermato: “Un video girato nel nostro ufficio di Mariupol, e che ora circola su alcuni media, è pieno di calunnie e infondate supposizioni sul lavoro del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). Il video sostiene anche che il CICR ha un certo numero di cartelle cliniche di bambini. Il CICR non ha raccolto tali dati. Il video insinua anche che il CICR sia coinvolto nel traffico di organi. Questa è un’altra accusa palesemente falsa”.

“Gli obiettivi del CICR sono di natura puramente umanitaria. Affrontiamo sfide operando in aree colpite da conflitti armati, sì, ma il nostro lavoro è progettato per alleviare la sofferenza, nient’altro. Abbiamo fede che la maggior parte delle persone riconoscerà tali affermazioni come false e frettolose, quando le vedrà”, ha detto Jason Straziuso, portavoce del CICR.

I rappresentanti della Croce Rossa hanno anche definito le accuse russe, secondo cui la Croce Rossa stava creando laboratori biologici e preparando un attacco chimico, decisamente ridicole. Gli operatori della Croce Rossa hanno infatti lasciato l’ufficio di Mariupol il 15 marzo, e non sanno come i locali siano stati poi usati e da chi. Inoltre, alla fine di marzo il magazzino dell’ICRC a Mariupol è stato distrutto dai bombardamenti russi.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa è una delle più antiche e grandi organizzazioni umanitarie del mondo. Non è la prima volta che la Croce Rossa viene accusata ingiustamente di traffico di organi di bambini. Nell’ottobre 2021, l’odioso blogger no-vax Ostap Stakhiv, che fu poi accusato dalla SBU di voler rovesciare l’ordine costituzionale sotto la guida di agenti russi, ha dichiarato che i rappresentanti della Croce Rossa danese hanno raccolto dati medici personali sugli studenti della scuola di Lviv n. 91, presumibilmente, anche, con l’obiettivo di vendere i bambini per i loro organi. A quel tempo, la Croce Rossa Ucraina, in una dichiarazione resa a StopFake, ha dichiarato che i loro volontari non hanno mai raccolto dati sullo stato di salute dei bambini. Durante gli eventi con gli studenti delle scuole, si raccolgono solo dati quali il nome e il cognome del partecipante, la data di nascita e le informazioni di contatto (di seguito è riportato un esempio di un tipico questionario della Croce Rossa).

La propaganda russa attacca costantemente, con l’obiettivo di screditare, le organizzazioni internazionali che lavorano in Ucraina. Una tale campagna di discredito è stata anche diretta contro la missione di monitoraggio speciale ucraina dell’OSCE, coinvolta sin dal 2014 nel monitoraggio della guerra Russia-Ucraina. StopFake ha smentito tale disinformazione russa secondo cui l’OSCE ha fornito comunicazioni e intelligence ai militari ucraini ad Azovstal, aiutandoli inoltre a dirigere il fuoco ucraino sulle posizioni russe.