I rappresentanti della Chiesa ortodossa ucraina hanno detto a StopFake che Stepan Bandera non è canonizzato e che il documento utilizzato per giustificare queste affermazioni nei media russi è un falso.

I media russi, i canali anonimi di Telegram e i social media stanno diffondendo dei fake sostenendo che la Chiesa ortodossa ucraina abbia canonizzato il leader nazionalista ucraino Stepan Bandera. A sostegno di questa affermazione i post e le storie fanno riferimento a un documento che afferma che il Consiglio Episcopale della Chiesa ortodossa ucraina ha preso questa decisione il 20 giugno.

Questo gesto, secondo EADaily dimostra ancora una volta che l’Ucraina è un paese nazista e gli obiettivi della operazione speciale russa in Ucraina sono pienamente giustificati.

“Stepan Bandera è stato canonizzato santo in Ucraina. Il caos nel paese ha raggiunto il picco. Dopo questo fatto, come si può negare che il nazismo sia vivo e vegeto?!” scrivono i propagandisti russi.

Rispondendo all’inchiesta di StopFake sulla presunta canonizzazione di Bandera, il servizio stampa della Chiesa ortodossa dell’Ucraina (OCU) ha detto che il leader nazionalista non è stato proclamato santo e che il documento utilizzato per suffragare questa falsa affermazione non è un documento autentico della Chiesa.

Il documento in circolazione online pretende di essere scritto su carta intestata della Chiesa ortodossa ucraina, è datato 20 giugno e sostiene che il Consiglio Episcopale ha deciso di includere Stepan Bandera come santo della chiesa. Tuttavia, sul sito web della Chiesa ortodossa ucraina non c’è tale provvedimento e il Consiglio Episcopale non si è tenuto il 20 giugno. L’ultimo Consiglio si è svolto il 24 maggio. Il sito della Chiesa ha una sezione documentale in cui vengono pubblicate tutte le decisioni del Consiglio: non c’è nessun decreto tra quei documenti che canonizzano Bandera.

La Chiesa ortodossa ucraina sottolinea anche che non può canonizzare Bandera in quanto non era un credente ortodosso, ma piuttosto un greco-cattolico.

Per quanto riguarda il “documento”, questo è chiaramente un falso. “Per creare questa immagine è stato utilizzato un montaggio grossolano, e il suo contenuto è assurdo e illetterato dal punto di vista del linguaggio canonico e delle tradizioni della chiesa. Il contenuto del documento e il suo stile di scrittura indicano inequivocabilmente che si tratta di un falso”, ha detto l’ufficio stampa OCU.

Il processo di canonizzazione è lungo e complesso. È altamente improbabile che la canonizzazione di qualcuno così noto come Stepan Bandera da parte di qualsiasi chiesa in Ucraina, sarebbe passata inosservata. In una recente intervista, padre Vitaliy Klos, membro della Commissione sinodale per la canonizzazione dei santi della Chiesa ortodossa ucraina, ha osservato che la canonizzazione è un’attività della chiesa comunitaria, in primo luogo la diocesi raccoglie informazioni su un potenziale candidato e tiene le prime discussioni sulla candidatura. La proposta viene poi passata alla Commissione Sinodale per la Canonizzazione della Chiesa, i cui atti sono pubblicati sul sito dell’OCU. La Commissione sinodale passa poi le loro raccomandazioni al Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, le cui riunioni sono presiedute dal responsabile dell’OCU. Infine, il Consiglio Episcopale approva la decisione.

Il sito web della Chiesa ortodossa ucraina mostra che le ultime due canonizzazioni emanate sono state quelle di Joseph Neliubovych Tukalsky, metropolita di Kiev, Galizia e Rus’ ed Elizaveta Halshka Hulevychivna, patrono delle arti e fondatrice del  Monastero di Kiev “Fraterna Epifania” e della Scuola della“Fratellanza” di Kiev.

Nel tentativo di rendere credibile la sua disinformazione, la macchina della propaganda russa ricorre spesso a dimostrare le sue mendaci affermazioni con documenti falsi, come quello usato in questa ridicola affermazione della santità di Bandera. In precedenza documenti falsi sono stati utilizzati nelle storie in cui si affermava che l’Ucraina ha chiesto alla Polonia di deportare tutti gli uomini ucraini in età militare, un fake sul Ministero dell’Istruzione ucraino che ha raccolto informazioni sui diplomati delle scuole militari o su circa 10.000 soldati lituani e polacchi in procinto di entrare in Ucraina. Queste e molte altre storie che utilizzano documenti falsi sono state sfatate dai fact checker di StopFake.