Questo video non ha nulla a che fare con l’Ucraina e circola online almeno dal 2018, ancora prima dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia. L’anziana donna nel video si lamenta del fatto che non le sono stati forniti i servizi che le erano stati promessi: la sostituzione di tutti i dispositivi internet e della TV. Lo scandalo è avvenuto molto probabilmente nell’ufficio dell’assistenza clienti di Vectra, un fornitore di servizi di telecomunicazione polacco.

In rete circola un video di 23 secondi in cui una donna anziana denuncia alle autorità polacche di essere stata “derubata” da profughi ucraini, che ha accolto nel suo appartamento. In rete si possono trovare anche altre varianti di questa “storia”, secondo la quale i figli della donna, o le autorità cittadine, avrebbero convinto la 73enne polacca a dare rifugio a una famiglia ucraina.

“Gli ucraini hanno derubato l’anziana signora, prendendo le cose di valore, hanno distrutto l’appartamento, non hanno pagato le spese per l’alloggio e sono fuggiti. La signora chiede un risarcimento alle autorità, ma a giudicare dal video, ai funzionari non interessano i suoi problemi”, scrivono i canali Telegram che hanno pubblicato questo video.

Screenshot – facebook.com

Utilizzando lo strumento InVID, siamo riusciti a scoprire che questo video è apparso per la prima volta in rete il 24 aprile 2018. Inoltre, su YouTube ne abbiamo trovato la versione integrale della durata di 2 minuti e 40 secondi intitolato “Babcia w salonie vectry ! NOWY HIT INTERNETU 2018” (“Nonna all’ufficio Vectra! NEW INTERNET HIT 2018”). Il video di 23 secondi che circola online corrisponde al segmento video 0:25 – 0:46.

Screenshot – youtube.com

Nel segmento di 23 secondi, si può sentire l’anziana donna urlare in polacco che è stata derubata e che il suo router è stato rubato. La donna che ascolta la denuncia esorta la prima ad abbandonare il locale, altrimenti chiama le forze dell’ordine. Al che l’anziana risponde: “E io chiamo la Vectra!”. Nella versione più lunga del video, la signora spiega che non le sono stati forniti i servizi promessi: la sostituzione di tutti i dispositivi Internet e della televisione.

Nello stesso video, al minuto 1:26 del video, si può vedere l’insegna “Vectra” sulla parete dell’ufficio. Una ricerca su Google ha mostrato che si tratta di una nota società che fornisce servizi di telecomunicazioni in Polonia. Pertanto, si può presumere che il conflitto si sia verificato nell’ufficio del servizio clienti di tale azienda.

Non è la prima volta che i propagandisti diffondono disinformazione nel tentativo di screditare i rifugiati ucraini. In precedenza, StopFake ha confutato false notizie secondo cui i rifugiati ucraini in Germania avrebbero “rivenduto cose che erano state fornite loro dalle autorità tedesche” e in Gran Bretagna avrebbero “ingannato una donna britannica vendendole un finto gatto Sphynx”.